Capitolo 43

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April' s Pov

Esco fuori come una furia con le lacrime agl'occhi e vengo travolta da qualcuno, cadendo.

"Dio scusa." Sento questa voce familiare ma non riesco a ricordarmi chi sia fino a quando non incrocio il suo sguardo. "April, sei tu." Sorride.

"Nate." M'irrigidisco quando lui si alza e allunga la mano per aiutarmi ad alzare; mano che rifiuto gentilmente alzandomi da sola.

"Da quanto tempo, come va?" Mi guarda mordendosi il labbro.

"Già, bene." Rispondo fredda, non è proprio il momento.

"Non sembrerebbe." Sorride ancora di più. "Problemi in paradiso?"

"No. Paige?" Domando cercando di cambiare ma lui si spegne e s'irrigidisce. "Che succede?"

"Nulla, devo andare." Fa per andarsene ma lo blocco prendendogli la mano.

"Vogliamo prenderci un caffè? Ti va?" Gli accarezzo il dorso della mano con il pollice.  Lui sembra rilassarsi un po' e poi annuisce.

"Va bene, andiamo." E ci avviamo verso il bar fuori l'ospedale. Parliamo del più e del meno senza mai nominare né Paige né Kendall, che nel frattempo ha provato a chiamarmi.

Non è molto maturo da parte tua ignorarla quando letteralmente non ha fatto nulla. Commenta la mia coscienza.

"Caffè?" Mi chiede il signore dietro il bancone risvegliandomi e io annuisco.

"Kendall come sta? State ancora insieme?" Chiede chiudendo con un occhiolino e un sorrisino.

"Per quanto si può stare bene sta bene e si stiamo ancora insieme." Lo guardo un po' male.

"Comunque mi dispiace che ci siamo persi di vista." Sorride debole.

Persi di vista? Ma chi ti ha mai visto, questo è peggio della sorella.

"Beh non è che ci siamo visti tanto in fin dei conti. Soprattutto adesso che Paige ha turni di chemio diversi." Faccio le spallucce.

"Cosa?" Domanda un po' ferito. Io corrugo la fronte non capendo.

"Paige, ha turni diversi di chemio. Me l'ha detto Kendall, mi disse che non ci sarebbe stata con lei perché aveva turni diversi."

"Non è vero." Afferma freddo sottovoce con gli occhi lucidi. "Mia sorella sta morendo."

"C...cosa?" Balbetto incredula, lui contrae la mascella e chiude le mani in pugni uscendo fuori. Lo seguo e lo vedo camminare veloce verso l'ospedale.

"Nate, fermo aspettami." Lo rincorro con il cuore a mille. Adesso si spiega perché è venuta a casa mia a Pasqua e il perché Kendall quando parla di Paige è sempre triste. Sta morendo. Ho il cuore in gola.

"Nate ti prego fermati." Urlo con le lacrime agli occhi quando siamo praticamente nell'ospedale. Lui si ferma di colpo, si gira piano con il viso pieno di lacrime.

"Sta morendo... e io con lei... perché...perché deve andarsene?" Sussurra piangendo. Lo raggiungo a passo spedito e lo abbraccio. Lui scoppia in un pianto disperato continuando a chiedersi perché.

"Sono qui, respira." Gli accarezzo i capelli e lui mi stringe più forte. Comincia a calmarsi e ad allentare la stretta sul mio corpo.

"Devo andare ora, scusa per lo sfogo." Si allontana massaggiandosi il viso e respirando profondamente.

"Non ti devi scusare veramente." Gli prendo le mani sorridendogli e lui ricambia con un sorriso debole.

"Scusa per la bomba che ho sganciato."

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⏰ Ultimo aggiornamento: 6 days ago ⏰

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