PTSD awareness childhood - libro I

💜Capitolo 5💜

Sally stava dormendo in un bianco letto d'ospedale, la sua candida carnagione era pallida quasi color latte, e aveva un quarto di testa in fasce; le sue guance erano rosse come rose, il suo gracile corpicino era tenuto ben caldo da una coperta azzurra.

Non so il perché, ma in quel momento sentì uno strano calore nel petto, per la prima volta la vidi sotto una luce diversa... Forse era il colpo in testa che mi son preso - pensai.
Mi resi conto che non la vedevo più come un'amica.

Ma lei si ricorda ancora di me? - pensai osservandola in un silenzio religioso.

Sally lentamente aprì i suoi magnifici occhi verdi smeraldo e chiese :<<Chi sei? Ci conosciamo?>>, e io :<<Sì, sono il tuo migliore amico Gregory!>>, ma lei un pò smarrita rispose :<<Scusami, non ricordo...>>.

<<Mi dispiace tanto, non ricorda neanche te.>> disse l'assistente sociale e aggiunse :<<Avanti Gregory, torniamo in stanza.>>. Non volevo lasciare Sally, non riuscivo ad accettare ciò che le stava succedendo, così mi lanciai ai piedi del letto ed esclamai :<<Sally, sono io, Gregory! Tempo fa mi dissi che io ti piacevo... Abbiamo passato insieme dei bellissimi momenti. Ricordi almeno Silvia, Jeff, Gelika e Bonnie?>>. Lei mi fissò spaventata e rispose :<<Bonnie... Questo nome mi è familiare. Ma per il resto... non ricordo nulla>>.
Bonnie era stata la migliore amica di Sally fino all'ultimo anno d'asilo.

Quella notte pensai e ripensai a tutti gli avvenimenti... Ripensai a tutte le cose successe durante quelle settimane, ma alcune cose non tornavano.

La mattina seguente non riuscii neanche a toccare cibo. Ero fresco di patricidio, e non percepivo nenche più il mio stesso stomaco.
Nel bel mezzo della mia tempesta di riflessioni, entrò l'assistente sociale del giorno prima. La donna si sedette ai piedi del mio letto e chiese :<<Come stai? Vedo che non hai toccato la colazione... Mi dispiace, ma perchè non provi a mandar giù almeno un boccone?>> e io le chiesi, a mia volta, con la testa china :<<Perchè nei giorni scorsi gli infermieri mi hanno tenuto legato al letto?>>. La donna mi accarezzò il capo e rispose :<<Non sono tenuta a darti questa informazione>>, poi aggiunse :<<Tra non molto, quando tornerai in forze, sarai trasferito in Orfanotrofio. Lo so... fa male, ma trova un modo per andare avanti.>>.

Quando l'assistente sociale andò via ripensai a quel fatidico giorno. Dopo aver commesso quell'atto orribile ero svenuto. E dopo, cos'era successo? Dove presi il colpo in testa? I conti non tornavano.

Ad una certa smisi di riflettere, ed è proprio in quel momento che Bonnie si affacciò alla mia stanza. Mi alzai dal letto, la presi per un braccio e chiesi se lei sapesse qualcosa di tutta questa assurda storia. Bonnie allora mi ordinò di fare silenzio e mi condusse nella stanza della mia adorata Sally.

Sally dormiva come un'angelo, ma Bonnie decise di svegliarla... Quando il mio angelo aprì gli occhi la nostra amica le sussurrò con delicatezza :<<Buongiorno Sally. Come vedi, ho portato qui il tuo amico. Ho bisogno di parlare ad entrambi. >>, e cominciò con il racconto.
<<Non avrei voluto raccontarvi questa terribile storia...>> cominciò, e poi proseguì :<<Qualche settimana fa sentì delle urla provenire dalla casa di Sally, il suo Pater Mostrum stava cercando di porre fine alla sua vita quando miracolosamente riuscì a saltar dalla finestra! Dopo cinque minuti vidi Gregory dirigersi a casa di Sally con le sporche di sangue, ma dopo aver compreso che lei non era in casa si è diretto nella Dark Forest. A quel punto Gregory, sentendo in lontananza i lamenti di Sally, corse a cercarla.>>.
Mentre raccontava, Bonnie si girò verso Sally e continuò :<<Ti cercò a lungo, ma alla fine riuscì a trovarti. Eri seduta sul bordo del ponte, che tagliava il tragitto del torrente, ed eri pronta a buttarti ma Gregory cercò di farti ragionare. Ma inspiegabilmente alla fine hai scelto di buttarti, anche Gregory cadde nel tentativo di salvarti. Siete precipitati da 5 metri d'altezza. Siete stati ritrovati dopo 4 ore dalla polizia.>>.