💜Capitolo 4💜

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Arrivò l'alba di una nuova settimana, e la giornata pareva esser tranquilla. Se non fosse che la valigia che avevo messo vicino la porta era scomparsa! Chi l'aveva presa?

Ad un tratto sentii dei rumori fortissimi provenire dal salotto. <<MARGARET! COSA SONO QUESTE VALIGIE?!>>, e lei :<<Smettila! Io e Gregory siamo stufi di stare male a causa tua!>>. Subito dopo sentii un fortissimo tonfo.
Così, corsi in salotto e trovai la povera donna stesa sul pavimento priva di coscienza. L'uomo, il mostro, mi guardò e ordinò :<<Vai in camera tua e non muoverti!>>.
Finsi di andare in camera, ma appena si girò mi scagliai verso di lui. Non potevo perdonarlo, la mia rabbia divenne incontrollabile, così presi un pezzo di vetro affilato e trafissi il suo polmone. Giustiziato il mostro, mi ritrovai le mani piene di sangue. Gli occhi dell'uomo cominciarono a spegnersi e la donna lentamente cominciò a svegliarsi.
Margaret pietrificò alla vista di suo marito steso e le mie mani piene di sangue, ed esclamò :<<Gregory, cos'hai fatto. Vieni qui!>>. Ero sotto shock, non riuscivo a dire nulla tanto meno a muovermi. Ero diventato io il mostro!
Non ero più tanto lucido, però mi avvicinai alla donna e le bisbigliai :<<A-adesso n-non c-ci fa-rà p-più d-del male! Sei s-salva!>>, poi le accarezzai i capelli e le svenni tra le braccia.

Ripresi conoscienza in Ospedale, ero circondato da infermieri e poliziotti. Le prime parole che dissi furono :<<Vi prego! Non l'ho fatto di proposito, volevo solo fermarlo!>>. Cercavo di alzarmi dal lettino ma gli infermieri erano troppo forti nel trattenermi, uno di loro perse la pazienza e mi iniettò del sedativo.
Chiesi con gli occhi pieni di lacrime :<<D-dove mi trovo?>>, e uno dei poliziotti :<<Sei in Ospedale, nel reparto neurologico. Purtroppo la tua piccola testolina ha preso un brutto colpo.>>. Avrei voluto urlare, ma ero troppo stanco e non riuscivo a tenere gli occhi aperti.

Gli infermieri mi lasciarono legato al letto per circa una settimana. Durante quei giorni ricevetti la visita di un poliziotto ed una donna, la quale disse di essere un'assistente sociale. La donna mi guardò e disse :<<Ascolta Gregory, la tua mamma sta benissimo. Solo che... dopo quello che è successo non sarai più in sua custodia>>. Così chiesi innocente e sbigottito :<<E io? Cos... Dove andrò?>>, e lei :<<Quando sarai dimesso verrai con me all'orfanotrofio. Lì ci sono molti bambini della tua età, vedrai che non ti sentirai solo!>>.
La donna era molto gentile e stava cercando di farmi sentire meglio, ma che senso avevano i suoi tentativi dopo tutto quello che era successo?
Un giorno prima giocavo con i miei amici e quello dopo mi ritrovo orfano in un ospedale sperduto nel nulla. Cos'è la vita? Che senso ha la mia vita? - pensai.

L'assistente sociale mi slegò dal letto, mi prese la mano, si sedette sul mio letto e disse :<<Mi dispiace tanto! Ma permettimi di aiutarti. Io potrò procurarti una casa, il calore di una famiglia...>>. Io la interruppi e risposi :<<Mi sento stanco... Mi perdoni ma non voglio continuare questa conversazione>>. La donna prima di andarsene aggiunse :<<Questa mattina in ospedale è arrivata una bimba dai capelli arancioni ed occhi verdi. Si chiama Sally. Una settimana fa è caduta in un torrente nella Dark Forest. Ora purtroppo soffre di amnesia e non ricorda più nulla... >>.

Non potevo credere alle mie orecchie! Sally era la mia più cara amica, era anch'essa finita in Ospedale, e si era ammalata di amnesia.

Balzai dal letto ed esclamai :<<Sally? Dov'è? Ho bisogno di vederla!?>>. La donna si fermò sulla porta e mi chiese :<<La conosci?>>, e io :<<Si, la conosco. Per favore, portatemi da lei.>>. Inaspettatamente la gentil signora mi prese per mano e mi condusse da Sally.

 Inaspettatamente la gentil signora mi prese per mano e mi condusse da Sally

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