8 - "Stanza 69"

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Avevo il cuore in gola ma cercai di calmarmi non potevo dirglielo, ero in vantaggio in questo momento potevo agire per prima.

L'unica cosa che potevo fare era non fare cazzate, devo stare alla larga dai giornalisti e fotocamere.

Avevo paura, paura della donna che chiamavo mamma.

Quella frase mi rimbombava nella testa, come la frase della donna dell'altro giorno.

Non potevo crederci ma riascoltai e riascoltai quella maledetta registrazione.

Erano le 5:17PM, dovevo andare a casa a prepararmi e togliermi di dosso questa giornata anche se domani sarebbe stata peggio.

Volevo solo non pesare al lavoro stasera.

Uscì dall'ufficio, Sam mi venne incontro per farmi vedere gli impegni di dopo domani, visto che domani era il mio compleanno mia madre decise di darmi il giorno libero, ma sarei venuta lo stesso probabilmente

<Casa?> chiese Drew seguendomi

Annuì ancora incredula di quello che avevo scoperto, come dovevo comportarmi?

Non volevo nemmeno pensare a Drew, era strano e non sapeva quello che voleva, da quello che so ha avuto un'adolescenza difficile e ho non voglio altri problemi.

Tornammo a casa, di mia madre non c'era traccia, grazie a dio.

Mi preparai, doccia, capelli, pelle liscia come quella di un bambino.

Mi misi un tubino bordeaux, stivali che mi arrivavano fino sotto al ginocchio e cappotto lungo bianchi.

Borsetta rossa, capelli sciolti, trucco molto semplice ma con rossetto rosso, ovviamente

Ero pronta.

Lo so era un po' troppo, ma volevo attenzioni stasera, cosa che Drew non si decide a darmi.

Uscì dalla stanza

<Dove vai cosi bella Mrs. Jones?> chiese William sbucando dal nulla

<Esco con delle amiche, aspetto la mezzanotte ma poi resto da una di loro> mentì

<Okay, ma cosa fai in realtà?> chiese mentre scesi le scale

Mi girai e lo guardai con occhi da cucciolo

<L'inglese?> domandò

Annuì <No vado da Sarah> ammisi sorridendo <L'autista è nel loft, non sa che esci> disse per poi andare in cucina

Volevo che non venisse, ma non potevo ora che so parte della storia e poteva capitare qualsiasi cosa.

Scesi le scale e andai al loft

Bussai, la porta scorrevole di legno si aprì e Drew era a petto nudo con solo un'asciugamano avvolto alla sua vita.

Lo squadrai <Mi dovresti accompagnare da una parte, se vuoi sennò vado da sola> ammisi

<No, dammi 5 minuti entra, è casa tua tanto> ammise ed era vero ma comuqnue era il suo spazio

Entrai e mi sedetti sul divano

Mi arrivò un messaggio da Ryan

"Stanza 69, 8:00PM, non vedo l'ora ;)" sorrisi

"Il mio passaggio si sta preparando" risposi

<Portati l'occorrente per dormire> ammisi alzandomi

Mi guardò confuso <Come?>

<Andiamo in hotel, ti prenoterò una stanza anche per te, io sono con il ragazzo di stamattina> spiegai mettendomi apposto il tubino e i capelli, cercai di non mostrarmi nervosa e spaventata dalla sua risposta

MY WAY OUT || Drew StarkeyWhere stories live. Discover now