9 -"Ciao"

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DREW'S POV

Stavo impazzendo in quella stanza.

Hotel di lusso, letto enorme, finestre giganti, servizio in camera è assurdo.

Layla è assurda.

Aprì il telefono e collegai la cimice al mio telefono.

Si, l'ho messa sotto il letto ma andiamo non mi fido di quel Ryan.

Sono scopamici, si.

Sono dannatamente geloso, cazzo si.

Strinsi le mani attorno alla mia testa.

Non volevo nemmeno ascoltare, non volevo sentire i suoi gemiti che non erano causati da me.

Dio, sto impazzendo.

Volevo spaccare qualcosa, andare di la aprire la porta e portarla via.

La volevo, ma non potevo.

Non potevo per la sua posizione, non volevo che si vergognasse di me e che sapesse del mio passato.

Spensi il Bluetooth e mi sdraiai sul letto.

Ordinai una pizza e accesi la tv.

Li sentivo anche senza cimice, volevo andarmene.

Aprì la porta e andai nel balcone dell'atrio del piano.

Accesi una sigaretta e guardai la vista su Atlanta.

Per un attimo ero calmo ma poi mi innervosì, mi preoccupai e ritornai dentro.

Mi avvicinai alla loro porta, c'era silenzio, un silenzio tombale e assordante.

Bussai impulsivamente e me ne pentì subito dopo.

Sentì dei movimenti e poi la porta si aprì

<Drew> sussurrò sistemandosi i capelli

<Layla, tutto okay?> chiesi e la voce mi tremava

<Si> ammise e Ryan arrivò da dietro

Che sfacciataggine, volevo appenderlo al muro <Non dovresti chiamarla Mrs. Jones?>

<Scusa?!> imprecai

<Ryan> disse e lo guardò, lui le sorrise e gli lasciò un baciò sulla fronte <Hai mangiato?> chiese preoccupata

<Mangerò una pizza più tardi> dissi grattandomi la nuca

Indossava una sua maglietta, gli arrivava sotto il sedere, i capelli arruffati e il trucco andato.

Era bellissima

E minorenne.

Il mio subconscio entrò in azione, come fa sempre e mi tortura.

<Okay, allora ci vediamo domani> disse per poi chiudere appena la porta, facendomi capire che dovevo andarmene.

Il testa di cazzo era in bagno quindi mi avvicinai a lei <Io so cosa voglio, voglio te> ammisi guardandola negli occhi, quei suoi occhi marrone chiaro da cerbiatto e i suoi occhiali che le cadevano sempre sul naso.

Ricambiò lo sguardo, io le guardai le labbra che ho già assaggiato e che vorrei rifarlo in questo momento.

<Ci vediamo domani mattina> sussurrò liquidando per poi chiudermi la porta in faccia

Rientrai nella mia con un nervoso addosso inimmaginabile, sono sempre stato troppo impulsivo è questo il mio fottuto problema.

<Merda> imprecai lanciando la sedia per terra.

MY WAY OUT || Drew StarkeyWhere stories live. Discover now