5 - Risveglio ❈

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"𝑵𝒊𝒄𝒌, 𝒊𝒍 𝒄𝒐𝒍𝒍𝒂𝒔𝒔𝒐 𝒅𝒊 𝒄𝒖𝒊 𝒕𝒊 𝒉𝒐 𝒑𝒂𝒓𝒍𝒂𝒕𝒐 𝒆̀ 𝒊𝒏𝒊𝒛𝒊𝒂𝒕𝒐.
𝑺𝒐 𝒄𝒉𝒆 𝒗𝒖𝒐𝒊 𝒑𝒓𝒐𝒕𝒆𝒈𝒈𝒆𝒓𝒆 𝒍𝒂 𝒕𝒖𝒂 𝒇𝒂𝒎𝒊𝒈𝒍𝒊𝒂.
𝑳'𝒖𝒏𝒊𝒄𝒐 𝒎𝒐𝒅𝒐 𝒑𝒆𝒓 𝒇𝒂𝒓𝒍𝒐 𝒆̀ 𝒖𝒏𝒊𝒓𝒔𝒊 𝒂𝒍𝒍𝒂 𝒏𝒐𝒔𝒕𝒓𝒂 𝒇𝒂𝒎𝒊𝒈𝒍𝒊𝒂. 𝑰 𝒏𝒐𝒔𝒕𝒓𝒊 𝒃𝒖𝒏𝒌𝒆𝒓 𝒅𝒊𝒔𝒑𝒐𝒏𝒈𝒐𝒏𝒐 𝒅𝒊 𝒕𝒖𝒕𝒕𝒐 𝒄𝒊𝒐̀ 𝒄𝒉𝒆 𝒐𝒄𝒄𝒐𝒓𝒓𝒆 𝒂 𝒕𝒖𝒂 𝒎𝒐𝒈𝒍𝒊𝒆 𝒆 𝒂 𝒕𝒖𝒐 𝒇𝒊𝒈𝒍𝒊𝒐 𝒑𝒆𝒓 𝒔𝒐𝒑𝒓𝒂𝒗𝒗𝒊𝒗𝒆𝒓𝒆. 𝑸𝒖𝒆𝒔𝒕𝒐 𝒆̀ 𝒍'𝒖𝒍𝒕𝒊𝒎𝒐 𝒂𝒑𝒑𝒆𝒍𝒍𝒐.
𝑫𝒊' 𝒅𝒊 𝑺𝑰."
𝑱𝒐𝒉𝒏 𝑺𝒆𝒆𝒅

John

Buio.
Ecco cosa vedevo.
In quel momento non vedevo nulla.
Volevo aprire gli occhi, ma ero troppo stanco.

Nick Rye mi aveva attaccato all'improvviso e per proteggere la mia casa e i miei uomini, ero salito sul mio aereo per ammazzarlo.
Era da giorni che non faceva altro che lamentarsi di me. Soltanto perché mi serviva il suo hangar.
Volevo mettere degli aerei dei miei uomini prescelti. All'inizio ero stato gentile con lui e la sua famiglia, poi sono cambiato per il suo comportamento ostile.
Ci minacciava con la polizia. Poi ho preso io il controllo e lui aveva smesso di fare lo stupido.

O almeno era quello che speravo finché non mi ha attaccato. Durante il combattimento avevamo danneggiato i nostri aerei con le varie sparatorie. Perciò abbiamo dovuto usare i paracadute.

Il problema è che dopo essere atterrati, ci siamo presi a pugni come due animali. I miei uomini ci avevano ritrovato in una pozza di sangue.
I dottori mi avevano visitato e medicato le varie ferite che avevo. Tutto questo mentre io ero nel mio letto. Avevo sentito varie voci.
La prima che avevo riconosciuto era quella di mio fratello, l'altra invece era di Aurora. Un Angelo sceso in terra.

Pochi giorni prima del suo arrivo Joseph mi aveva parlato delle sue visioni. Mi vedeva sempre accanto ad una donna, me la descriveva nei minimi dettagli, a primo impatto pensavo stesse dicendo cose senza senso. Invece quel giorno quando la vidi arrivare ad Hope County rimasi spiazzato. Non avevo mai dubitato sulle visioni di mio fratello, ma quella volta pensai si stesse sbagliando, invece quello a sbagliarsi completamente ero io.

La guardavo di nascosto ogni volta, anche di notte. Potrei sembrare un maniaco si, ma ero innamorato perso. Non avevo mai provato un sentimento del genere. È successo così, all'improvviso, la notte in cui abbiamo parlato alla radio.

Da quando è arrivata le spedivo lettere sotto un altro nome, "Il cavaliere nero".
Volevo vedere se lei era la persona giusta. Però avrei dovuto aspettare, volevo che lei mi conoscesse bene. Avevo avuto un passato travagliato, pieno di dolore, non volevo che lei conoscesse quella parte di me che mi ero lasciato alle spalle.

Dopo qualche ora aprì gli occhi. Non sapevo che ore erano. Probabilmente era sera o notte fonda. Vidi Aurora seduta sulla sedia, si era addormentata. Sembrava una bambina. Dopo qualche minuto si svegliò e mi vide spalancando gli occhi.

Aurora:"John! Grazie a Dio sei sveglio... Come ti senti?" chiede lei con le lacrime agli occhi e sedendosi sul letto.

John:"Sto bene, solo qualche livido. Non preoccuparti." dice lui dolcemente accarezzandole il viso.

Aurora:"No, mi hai fatto preoccupare. Posso capire cosa è successo esattamente?"

John:"Ti ricordi Nick Rye? Il pilota di aerei che ha l'hangar qui vicino?" chiede lui dolcemente.

Aurora:"Si, ho capito chi è."

John:"Quel bastardo, mentre ero qui a casa, ha iniziato a sparare con il suo aereo. Quindi ho preso il mio aereo e ci siamo affrontati in cielo. Poi però siamo dovuti scendere con i paracadute e ci siamo presi a pugni." dice lui guardandola negli occhi.

Aurora:"Ma sei impazzito?! Stavo per morire di paura quando Joseph mi ha detto che avevi avuto un incidente. Non farlo mai più ti prego." dice lei sospirando

John:"Perdonami se ti ho spaventato. Le mie ferite non sono gravi. Tra pochi giorni guariranno."

Lei annuisce e lo guarda.
Aurora:"Vuoi qualcosa? Hai fame o sete?" chiede dolcemente.

John:"No, sto bene così non preoccuparti. Tu piuttosto, hai mangiato?"

Aurora:"No, al momento non mi va. Joseph se n'è andato da poco."

John:"È venuto qualcun'altro mentre dormivo?"

Aurora:"No, solo io, sono rimasta qui tutto il tempo." dice lei dolcemente.

John:"Bene, mettiti qui. Dormi un po'. Quella sedia è scomoda." dice lui dolcemente.

Aurora:"Sei sicuro? Non voglio che stai scomodo"

John:"Non preoccuparti, vieni qui vicino a me" dice lui dolcemente.

Lei annuisce e si sdraia accanto a lui.

Aurora:"Riposati, non ti sforzare" dice lei dolcemente girandosi verso di lui.

John:"Stai tranquilla, non preoccuparti per me. Tu dormi un po'." dice lui dolcemente accarezzandole il viso e baciandole la fronte.

Aurora:"Va bene, buonanotte John" dice lei addormentandosi poco dopo.

Lui sorride dolcemente e le bacia I capelli.
John:"Buonanotte Angelo mio" dice lui dolcemente accarezzandole I capelli. Poi, dopo qualche minuto, si addormenta anche lui.

Aurora

Dopo qualche giorno, John si era ripreso perfettamente. Era ritornato a lavorare. Io in quei giorni ero rimasta con lui ad aiutarlo. Per fortuna le ferite che aveva erano passate, aveva soltanto qualche livido.

Era domenica e John per fortuna era riuscito a venire alla messa di Joseph. Quel giorno il sermone di era sulla fede. Aveva spiegato come era riuscito ad avere fede in Dio. E poi ci aveva spiegato principalmente in cosa consisteva la fede. Dopo la messa I fedeli uscirono e in chiesa rimanemmo io, Faith e i tre fratelli.

Joseph:"Mia cara, dato che hai deciso di unirti a noi. Inizierai il tuo cammino verso la purificazione, anche se da quello che ho visto sei già un anima buona." dice lui dolcemente.

Aurora:"Cosa dovrò fare esattamente?"

Joseph:"Per prima cosa dovrai battezzarti, poi ti confesserai e infine farai il pellegrinaggio di Faith."

Aurora:"Allora quando inizierò?" chiede lei dolcemente.

Joseph:"Inizierai direttamente domani... Ora vai a riposare" dice lui dolcemente.

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Scusate l'assenza recupererò tutto

My Angel ❈ John Seed x OcNơi câu chuyện tồn tại. Hãy khám phá bây giờ