𝐂𝐀𝐏𝐈𝐓𝐎𝐋𝐎 𝐗𝐈

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Christian era stato rilasciato dall'ospedale la sera stessa del primo Novembre; nonostante le ferite, sentiva meno dolore —certo, l'avevano riempito di antidolorifici!— e ciò era stata una nota positiva per la decisione che il gruppo aveva preso.

Nessuno del gruppo aveva preparato delle valigie, solamente degli zainetti per non destare sospetti di una prolungata partenza.

Quella sera erano riusciti a trovare una scusa in comune ed avvertire tutti i membri non presenti; le loro parole erano state abbastanza convincenti ai genitori, persino al padre di Christian, che per diversi minuti era stato tentennante, vista la situazione del figlio.

C'era però Mia, che sarebbe venuta anche lei, ad aiutare il fratello a convincere il padre.

Erano appena le sette del mattino del secondo giorno di Novembre: il sole risplendeva a malapena, dietro al liceo —chiuso— era già parcheggiato il van di Aila.

La corvina era seduta sul sedile del conducente, lo sportello aperto in attesa dell'arrivo degli altri; i suoi lunghi capelli neri erano legati in un codino, mentre addosso aveva un largo maglione bordeaux e dei pantaloni jeans a palazzo, che seguivano perfettamente il suo stile "di strada".

𝙏𝙃𝙀 𝘼𝙍𝙏 𝙊𝙁 𝘿𝙄𝙎𝘼𝙋𝙋𝙀𝘼𝙍𝙄𝙉𝙂 - storia ad ocWhere stories live. Discover now