Capitolo 29: Ricerche

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Erano quasi le sei di sera quando Lilith passò davanti all'ufficio di Gojo per uscire dall'istituto e tornare a casa.

Credeva che avrebbe trovato la porta chiusa a chiave e invece, con sua sorpresa, era accostata.
Aprì leggermente per vedere se magari si era dimenticato di chiudere l'ufficio prima di tornare a casa ma alzò le sopracciglia in sorpresa quando vide un Gojo concentrato sul suo computer.

Aveva la benda alzata sopra i capelli, tipo quelle strane fasce per capelli che andavano di moda negli anni duemila, e la luce fredda del computer illuminava leggermente il suo volto facendo sembrare i suoi occhi cerulei ancora più brillanti.

"Che ci fai ancora qua?" Chiese Lilith tenendo la maniglia della porta con una mano, un leggero sorriso in volto.

Quando Satoru non le risposte piegò la testa di lato e si schiarì la voce in modo plateale così da attirare la sua attenzione.

Gojo sbatté le palpebre e la guardò come se fosse appena uscito da una specie di trance. "Mh?" Chiese poi osservandola.

"Credevo avessi finito con il lavoro. Che ci fai ancora qui?"

"Ah, si... Ho finito, sto solo facendo delle ricerche. Sai... Sul nostro... problema" disse volgendo nuovamente lo sguardo al monitor facendo scorrere il medio sulla rotella del mouse.

"Capisco... Posso?" Chiese Lilith entrando e socchiudendo la porta dietro di lei. "Trovato qualcosa di utile?"

"Nulla purtroppo... Ho già sguinzagliato Utahime e tutti gli assistenti d'istituto ma ancora nulla" rispose distratto, gli occhi fissi sulla pagina di internet aperta sul pc.

"Bhe, è passato solo un giorno. Non è grave che non si sia trovato ancora niente"

"Lo è. Solitamente Ijichi è efficiente in queste cose ma sembra che tutto porti a un vicolo cieco. Non ci sono indizi. Niente di niente"

Satoru sospirò grattandosi il retro del collo e appoggiandosi allo schienale della sua sedia chiudendo gli occhi per riposarli un po'.

"Sembri stanco. Perché non vai a casa? Possiamo continuare domani"

Un altro sospiro lasciò le labbra di Gojo attirando l'attenzione di Lilith su di esse. "Devo trovare qualcosa. Dev'esserci per forza qualcosa... Un indizio, un dettaglio...."

Lilith si fermò a pensare per un istante. "Senti Satoru... Hai detto che tu stesso hai ucciso Geto ma... Il corpo... Se non sbaglio tutti i corpi vengono cremati, giusto? Anche quello di Geto?" Chiese Lilith cercando di non essere indiscreta. " Voglio dire... Se quello che abbiamo davanti è il corpo di Geto ci sono due opzioni. O è il vero corpo oppure è una specie di clone...?"

"No... Non è stato cremato. Io non ho voluto..." Disse Gojo passa dosi una mano sulla fronte. "Idiota che non sei altro...." Borbottò poi a se stesso, incolpandosi ancora una volta di quanto accaduto, come se il fatto che "Suguru Geto" fosse in qualche modo vivo fosse a causa di un suo errore e delle sue emozioni.

"Capisco... Incolparsi non serve a nulla. E poi non vedo perché dovresti farlo. Quel che è fatto è fatto" rispose lei mettendole una mano sulla spalla. "Dunque ragioniamo... Usiamo il cervello... Se tu hai ucciso Suguru e il suo corpo non è stato cremato... C'è una possibilità che il suo corpo sia quello originale, è corretto?"

"Teoricamente si. Rimarrebbe da capire come cazzo sia possibile una cosa del genere. Tu ne sei sicura Lilith? Non che non ti creda, la descrizione che mi hai dato è praticamente lui... Però..." Esitò lui.

Il suo cervello si stava ancora rifiutando di metabolizzare quella notizia. Una persona morta un anno e mezzo prima, di punto in bianco ricompare come se nulla fosse.

"Ne sono sicura. È lui... Potrei provare a-"

"Non se ne parla. Tu con lui non ci resti da sola... E poi non sai mentire, capirebbe subito che hai parlato con me e sai la verità quindi Dio solo sa cosa potrebbe succedere"

"Un vincolo?" Chiese Lilith dal nulla. "Un vincolo potrebbe essere il nostro come?"

"Un vincolo? Non credo che i morti possano stringere vincoli"

Lilith guardò fuori dalla finestra pensierosa. Il dito indice picchiettava ritmicamente sul suo labbro e la luce del sole iniziava a diventare dorata, da lì a non molto sarebbe calato il sole.

Gojo la osservò un istante distraendosi fissando le sue labbra e perdendosi nei suoi occhi grigi che sembravano quasi color ambra con la luce del sole riflessa su di loro.

"Una possessione?" Chiese lei sempre guardando fuori dalla finestra. "È l'unica cosa che mi viene in mente. I morti non tornano in vita a meno che..."

"Stai pensando alla necromanzia?" Chiese lui sgranando gli occhi e rabbrividendo al solo pensiero.

"Già... Sarebbe una possibilità. Una delle tre, non escluderei nulla per il momento"

"Ma chi avrebbe interesse a fare tornare in vita Suguru?"

Satoru ruotò la sedia girevole della sua scrivania per poi intrecciare le dita delle sue mani sotto al mento fissando il computer.

Ripensò alla descrizione di Lilith poi decide di andare su internet e cercare immagini di Suguru Geto. Sicuramente in seguito all'incidente erano circolate delle foto.

"Lilith, guarda. È lui?" Chiese mostrandole una foto.

Lilith si spostò dalla finestra per andare verso la scrivania di legno di Gojo.
Si appoggiò con gli avambracci allo schienale della sua sedia osservando attentamente l'immagine sullo schermo.

Socchiuse gli occhi. Era lui, si... Però era diverso... Mancava qualcosa.

"Si è lui. I capelli, gli occhi... Anche gli orecchini e il ciuffo sono gli stessi" disse guardando prima la foto, poi Satoru. "Però manca qualcosa"

Chiuse gli occhi come per riportare alla mente le sue conversazioni con il suo fantomatico fratello, alias Suguru Geto.

Cosa le sfuggiva? Un dettaglio. Un piccolo dettaglio che però non c'era in quella foto...

"Ci sono! Stampami la foto, presto!" Disse Lilith battendosi il pugno sul palmo della mano aprendo gli occhi di scatto.

Gojo annuì piano e cliccò il pulsante di stampa. Il foglio uscì dalla stampante e Lilith lo prese subito posandolo sulla scrivania.
Afferrò un pennarello nero e disegnò sulla fronte di Geto una linea orizzontale intervallata da tratti verticali. Una sutura, quello che suo fratello le aveva detto essere un tatuaggio.

"Ecco cosa mancava" disse lei posando il pennarello di fianco al foglio.

"... Una cicatrice..."

"Lui mi ha detto essere un tatuaggio.... Credi che sia... Il segno o il residuo di una maledizione?"

"O di un vincolo, come dicevi tu"

Lilith corrucciò la fronte "Non credevo che i vincoli lasciassero dei segni visibili"

"Potrebbe essere, non ne ho idea sinceramente. Magari un vincolo non rispettato... Proverò a parlare con Yaga. Probabilmente Bakuganji ne saprà di più ma non ho alcuna intenzione di chiedere a quella vecchia tartaruga decrepita. Preferirei dover uccidere Suguru di nuovo" sbuffò lui prendendosi nuovamente il viso tra le mani.

La situazione si faceva piuttosto complicata. Non aveva nessun indizio lasciato da Geto. Nessun particolare che potesse fare scattare la scintilla per accendere la miccia.

Era praticamente ad un punto morto. Nulla del suo passato, nulla della sua vera famiglia, nulla sui suoi operati se non lo scandalo suscitato dallo sterminio di massa e la marcia demoniaca.

Cosa stava dimenticando? Come poteva fare a fermare qualcuno o qualcosa di cui non conosceva nemmeno l'entità?

Era un fantasma? Una maledizione? Una reincarnazione? Una specie di zombie in versione 2.0? O forse una specie di burattino...?

Le domande sembravano accumularsi sempre di più e le risposte erano ben lontane dall'essere trovate. Quantomeno per il momento.

E se ci fosse andato di sua iniziativa? Avrebbe potuto cercarlo e vedere con i suoi occhi.
Magari avrebbe anche potuto risolvere la cosa senza troppi fronzoli....

Era una possibilità.

Cursed love      [Satoru Gojo X Main Character]Where stories live. Discover now