seven

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Lunedì è il giorno che più odio in tutta la settimana, penso che sarebbe da abolire.
In questo fine settimana sono andata a fare shopping con Aurora e abbiamo prese diverse cose molto carine come ad esempio vestiti corti per fare serata, felpe larghe e qualche paio di jeans.

Arrivo a scuola e vado diretta in classe, ma appena arrivo sul banco vedo un biglietto sopra esso.
"Finita scuola vieni da me? un po' di netflix non fa male" era Matteo, solo che avevo promesso a Samuele che avremmo studiato insieme oggi.

Finite le prime tre ore arriva la ricreazione e vado diretta in classe dei miei migliori amici.
"Oi non posso oggi" dico al rosso "Perché no? dai studierai un altro giorno, ti meriti un po' di relax" guardo Samuele e capisco che ci sta ascoltando "Davvero non posso, ho promesso a Samuele che avrei studiato con lui oggi e ho bisogno di lezioni di matematica che a breve ho un compito" "Ma posso aiutarti anche io a matematica, non per forza lui" "Scusa, ma ormai è una nostra routine, ci vedremo netflix un'altra volta."

Non gli lascio il tempo di rispondere e vado dritta dal mio migliore amico "Ah allora ti ricordi della mia esistenza"
"Smettila Samu, non vengo solo per Matteo in classe, ci sono sempre venuta per stare con te"
"Mi sento onorato"
"Scemo"
"Senti, ma quindi oggi vengo da te per studiare?" "Certo che vieni, mantengo sempre le promesse".

Poco dopo suona la campanella e sono costretta ad uscire dalla loro classe lasciando un bacio sulla guancia a Samuele e uno sulle labbra a Matteo che sembra si sia ripreso dalla sua incazzatura.

- - -
ore 15:31

Finite le lezioni sono arrivata a casa, ho ordinato il mc e ho sistemato la camera per l'arrivo di Samuele, sono molto pignola in questo: tutto deve essere perfetto quando arriva qualsiasi persona in casa, anche se Samuele mi dice sempre che non ce n'è bisogno.

Poco dopo che ho sistemato la camera sento il campanello suonare, vado ad aprire la porta e mi ritrovo Samuele davanti a me: ha una camicia bianca, dei jeans e le scarpe della nike bianche.
"Mi fai entrare o vuoi stare a guardami per ore?" non mi ero accorta che lo stavo fissando e con aria imbarazzata gli apro la porta per farlo entrare in casa.
"Cos'è tutta questa eleganza?" gli chiedo curiosa, non è da lui vestirsi così elegante soprattutto per studiare "È illegale vestirsi eleganti?"
"No, semplicemente mi fa strano vederti vestito elegante e soprattutto per studiare"
"Lo so, ma dovevo farmi delle foto sul mare e volevo farle fatte bene"
"Vero, tu devi essere sempre perfetto mentre ti fai le foto"
"Parla quella che sistema la camera ogni volta che viene il suo migliore amico"
"Senti vogliamo andare a studiare o no?"
"Mmh"
"Samuele."
"E va bene andiamo a studiare, sono venuto qua per questo".

Entriamo in camera mia e ci mettiamo sulla mia scrivania con tutti i libri aperti e pronti per fare il nostro dovere anche se nessuno dei due aveva voglia.
"È inutile non ci capisco niente in matematica Samu!"
"Dai facciamo un po' di pausa che ti fa bene"
"Va bene".
Dopo la mia risposta lui si buttò sul letto come se nulla fosse e mi fece segno di sedermi accanto a lui e così feci.

Passarono 10 minuti e nessuno dei due disse niente, ma non era un silenzio imbarazzante, era uno di quei silenzi che dicono tutto senza aver bisogno delle parole, infondo io e lui siamo sempre stati così, non parliamo tanto, ma ci capiamo con un solo sguardo.

I miei pensieri si stropparono quando Samuele aprì bocca
"Mi mancava tutto questo" "Anche a me" gli risposi guardandolo in quegli occhi color verde smeraldo che mi piacciono così tanto che li guarderei per ore.
"E comunque non ci credo che non hai una ragazza, è impossibile" ammisi
"Guarda che è vero, non sono più quello di una volta, mi sono stancato di andare dietro a mille ragazze, sto solo aspettando quella giusta e spero che prima o poi arrivi" mi rispose mettendomi una mano sulla coscia e a quel tocco mi vennero brividi ovunque anche se non so il motivo.
"Arriverà" gli risposi
"Come fai a saperlo?"
"Non lo so, so solo che te lo meriteresti e così facciamo un uscita a quattro noi due, Matteo e la tua futura ragazza"
Girò la testa dopo quella frase e non capii il motivo, vidi la sua mascella e i suoi pugni stretti, probabilmente ho detto qualcosa che non voleva, ma cosa?.

it's you - samuele segreto.Donde viven las historias. Descúbrelo ahora