@_viola1993_ - Alessio (Drammatico)

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Avvertenza: ciò che segue è il mio personalissimo parere (la mia sensazione, ciò che mi è rimasto dentro della storia) senza alcuna pretesa di giudizio.


ALESSIO di  _viola1993_ Genere: Drammatico

Parole chiave autrice: 

disagio psichico, vissuto drammatico, disturbi della personalità


Mi è subito saltato all'occhio il titolo, composto da una sola parola, non presa a caso: è il nome del protagonista, attraverso il quale egli riconosce se stesso, ed è riconosciuto dagli altri, come entità fisica e psichica, con la sua biografia e le sue relazioni interpersonali.

Il primo impatto con lui è quello visivo, attraverso la copertina: seduto a terra, le gambe tenute strette al corpo dalle mani e dita incrociate, la testa tra le ginocchia, sembra essere ritratto in un atteggiamento di chiusura, forse, o di protezione.

Nella descrizione, l'autrice ci avverte che non si tratta di una storia dalle tinte pastello: troveremo violenza, autolesionismo, abuso d'alcool, disturbi di personalità... In sintesi: sofferenza.


Questi tre elementi mi hanno portata a chiedermi cosa ci fosse dietro a tanto malessere, perché esso ha quasi sempre una radice e conoscerne i semi, ma anche le spine, può far comprendere dove possiamo, nel nostro piccolo, mettere le mani, affinché riescano a sbocciare i fiori. Ho desiderato incontrare Alessio, conoscerlo, per comprenderlo.

Durante la lettura, mi si è delineata l'immagine di un diciottenne affascinante e intelligente quanto indisciplinato, con i suoi sogni e i suoi incubi, e l'obiettivo di diplomarsi con il massimo dei voti, perché un punto più basso non se lo può permettere.

Manipolatore e seducente, nasconde un bambino ferito, cresciuto in un contesto sociale e familiare inadeguato in cui gli adulti, quando è andata bene, hanno ignorato le sue richieste di aiuto.

La sua vita è iniziata con un abbandono, il primo di tanti. Sono poche le persone su cui Alessio sente di poter contare veramente, che non lo usano e non hanno con lui un atteggiamento ambivalente.


Tra i personaggi spicca Manuel, il suo migliore amico, un ragazzo dolce, buono, con cui è in relazione quasi fraterna; più volte, insieme ad Alessio, mi sono chiesta se veramente gli sarebbe rimasto sempre accanto, o se, invece, non lo avrebbe abbandonato anche lui, stanco della sua instabilità emotiva. Il suo è un ruolo ben definito e fondamentale nello svolgersi dei fatti; avrà anche lui i sui momenti di confusione e da essi dipenderà una nuova percezione del loro legame.

Molto presenti, persino ingombranti, sono la mamma di Alessio, Marta, e il suo compagno Tommaso: le figure di riferimento più prossime, ma anche i suoi primi nemici, dalle personalità complesse e ben tratteggiate; sono emerse piano piano, fino a sconvolgermi: entrambi vittime deboli di relazioni familiari disfunzionali, traggono forza nel trasformarsi in carnefici.

Alessio non ha armi per difendersi; ha la rabbia, talmente tanta da non riuscire a controllarla, finendo per sfogarla in situazioni e con persone che non c'entrano niente; ha la sua forza di volontà vacillante; ha i suoi tagli, che lo tengono in contatto con il presente e lo fanno sentire vivo; perché, anche se sembra cercare la morte, vuole vivere e vuole farlo stando bene.

Cos'ha di sbagliato, Alessio? Qual è la sua colpa? Perché quando sembra che le cose stiano per andare meglio... vanno peggio? Queste sono domande che lui stesso si pone e non possono che riecheggiare anche nel lettore, insieme a un senso di impotenza e desiderio di riscatto.


La trama è tessuta intorno al rapporto che Alessio ha con il suo corpo e con i suoi mostri interni ed esterni, con i suoi desideri che si scontrano con la realtà, il suo andare a fondo e tornare a galla, fino all'epilogo che, credo, nessuno potrebbe mai immaginare. Mi vengono ancora i brividi a pensarci.


Nonostante i temi affatto leggeri, la scrittura è snella, con descrizioni crude e realistiche, ma mai ridondanti o esagerate. Mi ha sorpreso il modo in cui l'autrice si è destreggiata con emozioni forti, tra il nero della paura e il rosso del sangue, scandagliando a fondo l'animo di adolescenti contornati da un contesto disattento, che non sa cogliere i segnali di disagio. Anche grazie all'escamotage delle pagine di diario, mi ha permesso di intravedere i tratti frammentati della mente di Alessio e di averne una visione d'insieme, portandomi a sperare, insieme a lui, di vederlo uscire dal vortice di nebbia in cui la sua integrità psichica è annientata.


Commento finale: Alessio potrebbe essere un nostro vicino di casa, un nostro parente, un nostro amico; prova a chiedere aiuto, ma non lo fa con le parole. Questa storia potrebbe aiutarci ad aiutarlo, mettendoci in grado di riconoscere i segnali e intervenire... prima che sia troppo tardi.


Parole chiave lettrice: sofferenza, amicizia, aiuto

Andate a scoprire perché :-)

(Nel primo commento troverete il link alla storia)

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