"Secondo il principio della sovrapposizione, quando due onde si sovrappongono generano un'onda risultante pari alla somma vettoriale delle due onde originarie."— The w a t e r filled my lungs,
I screamed so loud
But no one heard a thing🍒
A R E S '
P O VMia madre non ha mai voluto un figlio. Era una tossicodipendente senza soldi, che per racimolare qualche grammo si è scopata il suo spacciatore e non ha avuto l'accortezza di usare delle precauzioni.
Mia madre non ha mai voluto me. Ero un incidente, un marmocchio che le faceva sprecare soldi per dargli un po' di cibo. Per fortuna potevo dissetarmi con l'acqua del rubinetto. Per fortuna, nella mia cameretta c'era una finestra enorme, che permetteva di far passare tutta la luce di cui avevo bisogno. Così, non dovevo accendere la luce e le risparmiavo i soldi della bolletta. E quando calava la notte, i miei occhi imparavano ad abituarsi alla poca luce della luna per riuscire a finire i compiti di scuola.
Mia madre non ha mai avuto una parola di conforto, per me. Ero uno stronzetto ingrato, un incidente, uno stupido moccioso che le stava fra i piedi.
Le parole sono diventate tutto ciò che più odiavo. Mi ferivano. Perché lei mi rigettava addosso le peggiori. Ma i numeri... I numeri non mi facevano male. Non poteva ferirmi con i numeri. Per questo mi sono innamorato di loro.
Quando lei mi urlava contro, ubriaca e fatta, io mi chiudevo in camera e scrivevo successioni di numeri. Partendo dallo zero, continuavo ad oltranza. Uno accanto all'altro, sui fogli di un quaderno a quadretti.
Arrivato al 2479, avevo un livido in faccia.
Arrivato al 4999, la forma della sua mano stampata sulla schiena.
Arrivato al 5001, la serie è rimasta ferma per due giorni, perché mi aveva sbattuto contro il muro e l'urto della nuca con il cartongesso mi ha lasciato stordito per ore.Arrivato a 6233, non ero più sicuro che il mio nome fosse Cayden. Cominciavo a credere di chiamarmi "stupido moccioso".
Arrivato a 6780, ho imparato il significato della frase: «Sei un aborto mancato, purtroppo.»Mia madre non mi ha mai insegnato a nuotare.
Arrivato a 7015, la mia successione si è interrotta. Mamma mi ha portato in spiaggia, una mattina. Avevo undici anni. Ha passeggiato con me in riva al mare, poi mi ha chiesto se volessi giocare con lei in acqua.
Ero un bambino, come potevo sapere che voleva uccidermi? Ero un bambino che non aveva mai visto il mare, come potevo sapere che se non sai nuotare, rischi di annegare?Quando l'acqua salata mi è arrivata fin sotto la gola, la mano di mia madre mi ha afferrato la nuca e mi ha spinto sott'acqua. Ripeteva che sarebbe finito presto. Mi raccomandava, in tono amorevole, che non dovevo oppormi. Se mi fossi opposto, avrei sofferto di più. Dovevo lasciarmi andare. Dovevo smetterla di agitare quelle stupide braccia che mi ritrovavo. Smetterla di lottare per la vita.
Poi è diventato tutto buio. Quando mi sono risvegliato, in un letto d'ospedale, la prima cosa che ho detto è stata: «Dov'è mamma?»
Non perché cercassi la figura di mia madre. Non perché fossi preoccupato, senza di lei. Il contrario. L'ho chiesto perché avevo paura che lei fosse, effettivamente, lì.Non avevo bisogno di sentirmi dire: «È qui, non preoccuparti», bensì: «Non è qui, non preoccuparti».
A 7402, avevo paura a chiamare Teia "mamma". Avevo paura che anche lei, un giorno avrebbe provato il desiderio di uccidermi.
Sono stato in coma farmacologico per tre mesi. I dottori pensavano che non ce l'avrei fatta. Avevo ingerito tanta acqua. Nessuno mi aveva mai insegnato che, con la testa sott'acqua, devi tenere la bocca chiusa e non respirare. Io avevo cercato di berla, l'acqua. Speravo che, se l'avessi ingerita, sarebbe finita e avrei ripreso a respirare. Speravo di poter bere tutta l'acqua del mare.

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Game of Chaos. Redenzione
RomanceDal 22 ottobre in libreria 🍒 Spin-off di Game of Gods & Game of Titans, #3 da leggere. «Prima di te, era il caos. Vivevo in uno stato primordiale di vuoto. Ero un abisso buio e freddo. Quando sei arrivata tu hai riempito, illuminato e riscaldato o...