Dal 22 ottobre in libreria 🍒
Spin-off di Game of Gods & Game of Titans, #3 da leggere.
«Prima di te, era il caos. Vivevo in uno stato primordiale di vuoto. Ero un abisso buio e freddo. Quando sei arrivata tu hai riempito, illuminato e riscaldato o...
¡Ay! Esta imagen no sigue nuestras pautas de contenido. Para continuar la publicación, intente quitarla o subir otra.
(....è fatta con l'intelligenza artificiale ma..... smash😭)
"L'entanglement quantistico è un fenomeno della fisica quantistica che riguarda una connessione speciale tra particelle subatomiche. Quando due particelle sono entangled, lo stato quantistico di una particella è immediatamente correlato allo stato dell'altra, anche se sono separate da distanze enormi. Ne parlavano Einstein, Podolsky e Rosen nel loro famoso paradosso EPR."
— Baptise in your thighs 'til it hurts
🦊🔥 H E L L
Mi viene sempre l'ansia quando so che sto per incontrare mia madre. Una terribile sensazione allo stomaco, che pian piano si allarga e va a infettare ogni parte del mio corpo. Le mani mi sudano, non riesco a deglutire bene e sembra che abbia mangiato qualcosa di scaduto da anni.
Ho il terrore di mia madre, perché è quel tipo di persona che nota ogni minimo dettaglio fuori posto e deve metterti a disagio facendotelo notare a voce alta.
Non le sfugge mai una piccola macchia su un vestito, non le sfugge mai se la maglietta non è perfettamente stirata, e non le sfugge neanche il più piccolo grumo di mascara formatosi sulle ciglia.
Temo il suo giudizio, temo i suoi occhi su di me e non sopporto di averla al mio fianco per più di cinque secondi. Cersei Lancaster Fox è quel tipo di persona che non ha mai un capello fuori posto e deve continuamente puntare il dito sulle tue mancanze, facendoti sentire trasandata e mai all'altezza.
Per questo, quando arrivo all'entrata del Liberty Hotel, stringo le mani in una morsa nervosa, già preoccupata per quello che dirà sui miei capelli.
«Hazel... cosa diavolo è successo ai tuoi capelli?» esclama la sua voce, impregnata di sdegno, ribrezzo... e qualsiasi altra emozione negativa possa esistere al mondo.
Se ne sta in piedi, davanti alla porta a vetri, con un tubino nero e i tacchi a spillo. I capelli sono legati in uno chignon strettissimo, e dai lobi pendono orecchini di diamanti che costano più della retta a Yale di cui si lamentano tanto.
Mikael Harold Fox, invece, abbozza un sorrisetto divertito, ma non ha il coraggio di dire nulla.
La mano di mia madre, con le unghie lunghe e laccate di bianco, si insinua tra la mia chioma castana e mi artiglia i capelli. «Perché hai tagliato i capelli come un maschiaccio? Cosa hai fatto?»
Mi allontano con delicatezza e scrollo le spalle. D'altronde, a me non interessa, sono solo capelli. L'ho fatto per Hurricane, anche se in fin dei conti non se lo meritava. «Avevo voglia di cambiare.»
«Ti stanno malissimo», sentenzia, senza pietà. «Sono quasi tentata di farti tornare a Yale, stasera. È vergognoso.»
Affondo i denti nel labbro inferiore, scordandomi di avere il rossetto.