32. Parole insensate.

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Robert

Sembra tutto così sbagliato, e allo stesso tempo così giusto. La mia vita è questa.

Le decisioni che avevo preso in passato erano tutte sbagliate, talmente tanto da segnare il mio futuro ormai scritto. Erano tremendamente sbagliate.

In generale un po' tutto lo è, a partire da mio padre, il quale non si prende certo il disturbo di chiamarmi e chiedere la mia presenza del suo studio. No, sono sempre gli altri a fare le sue veci e, questo, non cambierà mai, manco quando avrà quello che tanto vuole. Le mie quote e quelle di Ella una volta sposati.

Inizio a provare un po' di pena nei confronti di quest'ultima, così diversa agli occhi di terzi, ma così vipera da poter pianificare qualcosa alle mie spalle. Che ingenua deve essere se crede di poter architettare a mia insaputa, e no, non mento riguardo alla pena che provo verso Ella, perché lei non immagina neanche quanto io sappia dei suoi piani loschi. Devo ammetterlo, potrebbe fare coppia con mio padre, hanno una mente contorta da far paura a chiunque, anche alle persone più malate.

Certe volte mi soffermo a pensare a come sarebbe stato se la mia attuale fidanzata fosse stata anche solo un briciolo di quello che è Grace. Così neutra, bella da togliere il fiato e non solo per la parte esteriore, in quello sono brave tutte, ma per ciò che si cela dietro alla maschera della styles più richiesta di tutta Manhattan. Quando la guardo, quando osservo il suo modo di comportarsi verso tutti vorrei non dover smettere mai, soprattutto l'altro giorno, quando mi sono presentato con Megan e, con mia sorpresa, c'era anche Ella. La sua presenza è bastata per rovinare le mie intenzioni, ho lasciato l'albergo sotto custodia del mio braccio destro, Trevor, e ho accettato con troppo entusiasmo l'invito di mia cugina. Non l'ho fatto per lei, probabilmente l'ha capito, ma è troppo buona per rinfacciarmi la cosa, oltretutto vederla in bianco mi ha scaldato il cuore, notare quel luccichio nei suoi occhi, quella felicità nascosta per troppi mesi; no, non è andata così male dopotutto. Io e Megan siamo riusciti ad instaurare un rapporto di fiducia reciproca solo qualche anno fa con la scomparsa prematura di sua mamma, la sorella di mia mamma. Ad essere onesto prima di allora non avevo alcun rapporto con loro, li vedevo sì, erano presenti alle ricorrenze e alle feste della società, ma non c'era nessun filo ad unirci e poi, già allora, Megan aveva da ridire su Ella. Se solo avessi ascoltato i suoi rimproveri che lei chiamava consigli.

Sosteneva sempre che non fosse adatta a me, che anche se fosse piena di soldi e provenisse da una famiglia benestante, le importava solo il mio conto in banca, il nome che mi ero fatto insieme a mio padre e nient'altro. Caratterialmente siamo diversi, credo si veda anche da fuori: lei ha quell'aria da civetta, con i capelli sempre fatti dal parrucchiere per paura del giudizio, sostiene di dover essere sempre pronta perché nella vita non si sa mai, sorride -falsamente- a chiunque, anche a chi in realtà non sopporta solo per guadagnarsi un invito a qualche cena, assurdo come la sua mente elabori tutte queste cose ma lo fa sul serio. A volte quando siamo già sotto le lenzuola pronti per andare a dormire, lei si mette a pianificare i vestiti per cene a cui ancora non è stata invitata, oppure smanetta con quel telefono o cerca di attirare la mia attenzione in modo esplicito, ma senza ottenere nulla. Il mio corpo non reagisce più ai suoi movimenti, ma questo già da un po' di tempo, il suo tono troppo alto mi prova solo mal di testa e voglia di andare via, e l'ultima volta che l'ho baciata non la ricordo neanche più. Il sapore familiare di Ella è stato sostituito dal desiderio e dalla smania di possedere quelle di Grace. È sbagliato? Certo, nella mia testa esiste solo quel pensiero e non sembra neanche voler andare via, soprattutto perché la biondina che tiene occupati i miei pensieri teme di essere la terza incomodo, ma non sa minimamente ciò che realmente sta succedendo fuori e dentro la mia testa. Però lo saprà, deve saperlo perché voglio essere sincero almeno con lei, voglio conoscere le sfumature del suo carattere e non solo dentro quattro mura, New York è così bella che deve essere esplorata con lei, sono certo che assumerebbe un valore diverso.

Amore ProibitoOnde histórias criam vida. Descubra agora