2- secret room

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Louis chiuse la stanza dietro di sé e si guardò attorno, le mani unite dietro la schiena "quindi" Esclamò Harry guardando l'altro "ora che siamo dentro? Che facciamo?"

"Scopriamo come ha fatto l'assassino a scappare" rispose Louis ovvio, "allora" si posizionò vicino alla scrivania "Il corpo di Fletch è stato ritrovato seduto sulla sedia, la parte superiore del corpo sulla scrivania era pistola a terra, proprio sotto la sua mano destra penzolonante..." iniziò a ricrearsi la scena nella sua mente "in questo ufficio c'è solo una finestra e una porta, ma entrambe erano chiuse dall'interno, quindi l'assassino non è uscito da quelle" aggiunse poi "magari c'è una specie di stanza segreta?"

"Stanza segreta" ripetè Harry poco convinto.

"Si, possibile, no?" Louis si avvicinò alla libreria, iniziando a tirare fuori tutti i libri, alla ricerca di uno di loro particolare, sperando che quello aprisse magicamente un portale segreto per un'altra stanza. Forse aveva visto troppi film. "Niente!" Esclamò sconfitto dopo aver levato dagli scaffali ogni libro "ci deve essere qualcosa, so che c'è qualcosa"

Louis sospirò e si mise le mani sui fianchi, quando "Louis?" Lo chiamò Harry.

"Cosa?" Chiese lui, girandosi verso il riccio.

"Prima di diventare ministro, che lavoro faceva Fletch?"

"Mi pare il fisico, ma non ne sono sicuro"

Quest'ultimo indicò il soffitto "guarda agli angoli del soffitto" gli indicò in alto, "c'è scritto qualcosa su ogni angolo"

Louis alzò lo sguardo e fece come indicato. Effettivamente, ad ogni angolo vi era scritta una lettera con, certe volte, anche un numero vicino "erre uguale otto" lesse uno di quelli, poi passò ad un altro "ti uguale due" guardò il terzo angolo "Vu" questa volta non vi era nessun numero, solo quella lettera "Kappa emme acca" come prima, anche questa era solo una lettera "credi significhi qualcosa?"

Harry alzò le spalle, scuotendo la testa mentre le sopracciglia erano corrucciate, mentre pensava ad una spiegazione. Rimase a pensare per minuti interi, quando "Kappa emme acca, come chilometri su ore" quasi sussurrò "erre come raggio, ti come periodo e vu come velocità!"

Louis alzò un labbro "carino, cosa c'entra?"

Harry sbuffò "è la formula della velocità in un moto circolare uniforme" Louis scosse la testa, come ad indicare di non capire di cosa l'altro stesse parlando "velocità uguale due pi greco erre fratto ti?" Di nuovo, scosse la testa "ma hai fatto fisica al liceo, tu?"

"Si, ma andavo molto male"

"O mio Dio" alzò gli occhi al cielo "se il raggio è otto e il periodo è due, allora è cinquanta virgola ventiquattro fratto due, quindi venticinque virgola dodici chilometri all'ora" si guardò attorno, come irrequieto. Notò in un angolo sul pavimento un trenino giocattolo, posizionato su dei binari altrettanto finti. Quello che catturò la sua attenzione, però, fu la loro disposizione. "Cerchio" borbottò, accovacciandosi a terra, vicino ai giocattoli. Provò a spostare i binari, ma erano come attaccati a terra, solo il trenino si poteva muovere, ma solamente sui quei binari posti a cerchio "Louis, hai ancora quella specie di autovelox che hanno i poliziotti nelle macchine che hai rubato qualche giorno fa a quei poliziotti?"

"Certo, sta in macchina, perché?"

"Vallo a prendere un attimo"

Louis annuì confuso ma uscì comunque dall'ufficio. Avevano parcheggiato la macchina proprio sotto il palazzo, quindi ci mise solo pochi minuti a recuperare quell'oggetto e ritornare da Harry "eccolo" gli disse nostrandogielo "e ora?"

"Ora usi quello per vedere la velocità di questo trenino" rispose Harry, iniziando a muovere il gioco. Louis avvicinò l'oggetto a quello e lesse cosa vi era scritto sopra "a quanto va quindi?"

CIA || LarryWhere stories live. Discover now