10- pain kink

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"Louis?"

Louis aprì gli occhi quando sentì la voce di Megan chiamarlo "si?"

"Ho fame"

L'agente annuì, senza forze "si, anche io" rispose "ucciderei qualcuno per un sorso d'acqua"

"No, basta uccisioni"

Louis portò lo sguardo verso la porta della stanza, vide la figura sfocata di Harry entrare dalla porta ed avvicinarsi ai due "Megan, è vero o me lo sto immaginando?" Chiese alla ragazzina, strizzando gli occhi.

"Sono reale" rispose Harry.

Megan, invece, fece qualche passo indietro "non farmi del male" supplico lei, mettendosi le braccia a coprirgli il capo e gli occhi.

Harry sospirò e si accucciò di fronte alla bambina "Hai fame, no?" Lei spostò le braccia di qualche centimetro, così da poter vedere Harry, ed annuì timidamente "guarda che ti ho portato" Harry prese dalla tasca della felpa una barretta di cioccolato e la passò a lei.

Megan la prese e guardò Louis indecisa. Quest'ultimo annuì solamente, così Megan scartò la barretta ed iniziò a mangiarla. Harry si alzò in piedi e si avvicinò a Louis "che ci fai tu qui?"

"Vi faccio scappare, ovvio" rispose alzando le spalle e andando a prendere il martello del quale parlava prima Louis. "Non muoverti" Harry alzò il martello in aria ed iniziò a colpire, ripetitivamente, la parte del muro dove le catene erano attaccate. Quando lo colpì abbastanza volte da creare un buco, le catene caddero a terra, così come Louis, il quale restava in piedi solo grazie a quelle "Ok, ti tengo" Esclamò Harry, prendendo Louis da sotto un braccio, così da aiutarlo a sedersi a terra "aspetta un attimo" Harry andò poi da Megan ed iniziò a fare la stessa cosa con le sue catene, liberando pure lei.

Quando Harry tornò da Louis, questo lo guardò con le sopracciglia corrucciate "cosa sarebbe quello?" Indicò la borsa a tracolla che Harry aveva addosso.

Il riccio sorrise e la aprì, mostrando al maggiore il contenuto "il tuo computer" rispose richiudendo la borsa subito dopo.

"Che cosa vuoi fare?"

"Julian, lui- non so cosa gli sia preso, la persona che mi ha cresciuto non è la stessa che hai incontrato te, e-" sospirò, chiudendo gli occhi "sono stato così stupido a credergli, ma io mi fidavo veramente di lui, pensavo fosse uno dei buoni, te lo giuro Louis, ti prego-"

"Senti, perché non usciamo da qui, e poi fai tutto il discorsetto?" Lo interruppe Louis, ed Harry rise ed annuì, prendendo Louis di nuovo da sotto il braccio ed aiutandolo ad alzarsi.

Con il peso di Louis ad aggravare su di lui, Harry si avvicinò alla porta, Megan camminava insieme a loro, ma la porta venne in quel momento aperta e Sasha e Smith entrarono nella stanza, obbligando Harry e Megan ad indietreggiare. "Mh, non così in fretta, Harry caro" Esclamò l'agente Smith, avanzando sempre di più. Ogni suo passo in avanti equivaleva ad un passo indietro dei due. "Davvero credevi non avrei pensato alla possibilità che avresti provato a farli scappare? Mi reputi davvero così stupido?"

Harry lo guardò terrorizzato, una mano a tenere il braccio di Louis e l'altra sul suo fianco "Sei un mostro, Julian"

"Fidati, lo so benissimo" annuì lui, ridendo "e tu, mio caro figliolo..." fece un passo in avanti "sei troppo debole per fare quello che serve" un'altra risata insopportabile uscì dalla sua bocca "Sasha, perché non fai vedere cosa succede a chi disubbidisce?"

Sasha sorrise ed annuì, portando le mani a pugno, l'una incastrata nell'altra "con piacere" rispose avanzando verso Harry.

Quest'ultimo corse all'indietro, Louis ancora appoggiato a lui e Megan al suo fianco. Le mani della bambina tenevano tratte il lembo della felpa del riccio, impaurita.

CIA || LarryOnde as histórias ganham vida. Descobre agora