Capitolo 18

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Esco fuori dall'acqua in un balzo e corro via da lì. Roberto mi insegue, perciò mi tocca aumentare il passo e prendere vie traverse per seminarlo. Una volta sicura che non mi sia alle calcagna, vado nell'unico posto dove sono sicura non mi troverà. Lui o chiunque altro.

Nella spiaggia solita, sotto casa di nonna, c'è un posticino, pieno di scogli, lo stesso dove ci siamo spogliati io e Thalion. Da lì e possibile risalire la parete rocciosa fino ad arrivare a un punto panoramico, è difficile da raggiungere, motivo per cui è deserto. Mi siedo guardando il mare e il sole che sta tramontando all'orizzonte.

È una sensazione a tratti paradisiaca, rilassante che mi porta a essere in pace con me stessa. Ovviamente però, dura poco perché i pensieri invasivi tornano all'attacco.
Non so cosa pensare e come comportarmi. Thalion okay, si è rivelato uno stronzo, ma alla fine, la colpa è mia, sono io ad aver abbassato la guardia su di lui. Da Rob, non me lo aspettavo proprio. Possibile che io parli così tanto da dover essere zittita? Possibile che dalla mia bocca escano solo fesserie secondo loro?

Guardo sopra me il cielo, coperto di nuvole arrossite. Chissà se sopra essere Kira mi sta fissando. Non credo nella vita dopo la morte, però costringo la mia testa a crederci per avere una fottuta speranza di rivederla prima o poi. Anche perché ho deciso di rimanere in vita, solo per poterle raccontare come va avanti la mia esistenza.
"Un totale disastro" la definirei.

Diverse voci fanno da sfondo ai miei pensieri, ma tra di esse, una familiare si innalza: è Alis.
«Sei un idiota! Vedi che non è nemmeno qua? Chiamala, chiedile scusa e dille che sei un coglione, grazie» brontola suo cugino, che però non sembra interessato a eseguire le richieste. Da dove sono io è facile vederli, spero che nessuno dei due alzi lo sguardo, altrimenti potrebbero trovarmi e ancora non mi va di interagire col genere umano.

«Alis, non farò proprio niente» conferma, come già avevo intuito. «Ho detto la verità, se lei se la prende, non è colpa mia»
«Sì che lo è, se spari minchiate» tenta di nuovo la piccola, agitando i suoi capelli neri al vento. Sorrido per la dolcezza di questo momento. Mi sta difendendo a spada tratta, andando pure contro il suo amato eroe.
«Nonna Antonella è preoccupata» ammette ancora e qua, mi si stringe lo stomaco. Mi dispiace far preoccupare i nonni, ma non riesco a fronteggiare nessuno in questo momento. Sono ben consapevole di tenere un comportamento immaturo.

Vorrei avere le palle di scendere da qua e dire tutto ciò che mi passa per la testa; sostanzialmente, io ho questo grande difetto: parlo esageratamente, forse persino male, motivo per cui agli occhi degli altri ho sempre il piede di guerra avviato, ma quando si tratta di esprimere ciò che sento dentro, di raccontare i pensieri a voce alta, mi blocco e nessuna parola esce dalla mia bocca.

«Vedi che tornerà a casa, non è scema e tiene ai suoi nonni» la rassicura Thal e per quanto odi ammetterlo, alla fine, in qualche modo, mi comprende.

Come se non bastasse, per ironia della sorte, alle loro spalle vedo arrivare una figura tutta spedita, ci impiego pochi secondi a realizzare che si tratta di Roberto.

«Ragazzi, ciao, avete visto Susan poi? È ritornata a casa?» domanda allarmato. Un fremito mi scende sul corpo e ho paura di quello che succederà adesso.
Thalion si rende conto di un dettaglio, prima di Alis.

«Sapevi era uscita, vi siete visti?» indaga. Alis sembra capire ora e guarda l'italiano con diffidenza.
«Sì era con me al campeggio, poi...» si ferma, guarda il tatuato negli occhi e con un sorriso strano, finisce la frase: «Ci siamo baciati, ma credo di averla presa in contropiede e si è spaventata, ma stava avendo pensieri assurdi».

Nemmeno il tempo di pronunciare la i finale della frase, la faccia di Rob si distorce perché il moro alto gli ha appena sganciato un pugno. Lo guardo allibita dall'alto, cercando di comprendere la motivazione che l'ha spinto a farlo.
«Ma che cazzo ti salta in mente?» lo sgrida Thal, ma ancora una vola, non capisco.
Rob fa per reagire.
Finirà male se non scendo.

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