Extra - Kira

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Avere gli occhi chiari, non è bellissimo come dicono, a maggior ragione con questo sole. Siamo a settembre, ma sembra luglio. Il cambiamento climatico inizia a diventare un problema serio, perché è insostenibile vivere così. L'università è iniziata da due settimane, e come tradizione da quando è cominciata, vado ad occupare il posto della quarta fila, aspettando che entri anche Susy. Lei è in ritardo, per il semplice fatto che ieri sera ha alzato il gomito e questa mattina ho passato una buona mezz'ora a cercare di buttarla giù dal letto.

«Kira, buongiorno», mi saluta una compagna di corso di cui mi sfugge il nome. Ricambio il saluto e mi trattengo in chiacchiere, finché la mia amica non mi raggiunge. Subito dietro di lei, i ragazzi vanno a sedersi più in alto, nell'altro blocco.

«Devo ancora riprendermi, ho mal di testa, spero mi passi in fretta. Mangiamo insieme a pranzo? O sei con altre persone?» domanda, accigliandosi un poco sull'ultima parte. «Sono con te Susy» la rassicuro scompigliandole i capelli neri. Si allontana scherzosamente, dopodiché torna seria per seguire la lezione. Mi concedo un secondo per guardare quei ragazzi con cui condivido molti ricordi, ma i miei occhi, non cercano Caleb purtroppo, ma quel rompicoglioni di Thalion.

In un attimo, anche i suoi occhi sono sui miei, sto per voltarmi e fingere di essermi girata accidentalmente, ma il sorriso che gli spunta sul volto me lo impedisce. Rimango a sfidarlo con lo sguardo e lui non desta sospetti di smettere o di sentirsi intimidito, anzi, ne appare molto compiaciuto. Riesco a tornare alla realtà solo quando a voltarsi verso me è Susan.

«Tutto bene?» mi chiede, ed annuisco, non voltandomi più indietro.

Quel pomeriggio, io e Susy studiamo in camera. La materia però non mi entra in testa, perché essa è occupata da occhi quasi neri per quanto sono scuri. L'idea di vederlo ogni giorno mi fa accaparrare la pelle.

«Mi ha scritto Josh stamani» mi confessa d'improvviso, rabbuiandosi.
«Tua madre vuole vederti?» tento di indovinare; sarà da quando è iniziata l'università che i suoi genitori vogliono parlarle dato che non risponde ai messaggi che loro mandano.

«Già, ma io dico, perché coinvolgere Joshua? Che venissero a parlarmi se ci tengono davvero. Anche se la cosa migliore sarebbe che restassero dove sono. Hanno avuto il loro tempo per rimediare, non hanno mai fatto niente» ripete ancora, buttandosi a capofitto sul letto e chiudendo il libro con un tonfo. Sbuffa sonoramente guardando il soffitto bianco della stanza e poi si volta verso di me, quasi con urgenza. Mi trova lì, al suo fianco a rassicurarla con un sorriso. Il massimo che posso donarle perché non ama gli abbracci. Però ho giurato al mondo intero che rimarrò per sempre con lei. Mi dispiace che le cose con Caleb siano andate male, mi dispiace che abbia dovuto vivere la nostra storia nell'ombra, ma io non posso ferire Susy. Inoltre, non è solo questo, ultimamente, sono un po' distratta...

Nell'esatto momento in cui prendo il telefono, intenta a mettere una canzone per tirare su l'umore a entrambe, mi arriva un messaggio:

Vagabondo: "Bionda, hai da fare?"

Mi piace tanto il soprannome che ho dato a Thalion, nonostante viaggi con sua madre, che la trovo una cosa bellissima, sembra sempre che vaghi senza meta per il mondo. Un desidero che custodisco nel profondo del mio animo è di riuscire a farlo anche io un giorno.

"Magari con lui come guida" suggerisce il mio subconscio. Incontrollatamente, mi trovo a ridere.

«Che hai visto?» domanda Susy facendo cenno al telefono. Chiudo la chat, apro Instagram, mostrandole il primo reel pseudo divertente che mi capita sotto tiro.
Ride anche lei, e togliendo i sospetti, torno nuovamente nella chat.

Blondy girl: "Sì, ho sempre da fare se sei tu a chiedermelo"

Vagabondo: "Disse colei che è stata colta il fragrante mentre mi guardava"

30 Challenges for youWhere stories live. Discover now