Quella notte

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TW: Si parla di droghe, violenze e suicidio. Se siete sensibili, saltate questo missing perché anche se non vado nello specifico il tema è quello. Grazie a tutt*



"Io non ci posso credere che quello stronzo pur di attirare l'attenzione si è mezzo impiccato!"

"Oddio Tomma' non credo l'abbia fatto per manie di egocentrismo."

"Tu non lo conosci come lo conosco io. Prima fa tanto la vittima e mi molla poi quando vede che nessuno è dalla sua parte, perché lo sanno tutti che è un pusillanime del cazzo, prova ad ammazzarsi. Se non è attirare l'attenzione questo..."

Andrea non è del tutto convinto del ragionamento di Tommaso ma il ragazzo ha i nervi talmente a fior di pelle che evita di contraddirlo troppo. In fondo non conosce davvero le ragioni dietro il gesto di Christian.

È probabile che sia come dice Tommaso, in fondo stanno – sono stati – insieme per anni, nonostante gli alti e bassi e i cambi d'umore di quest'ultimo ogni volta che tra loro le cose non andavano. Aveva provato a farlo ragionare durante quelle discussioni, ma non è mai riuscito ad imporsi troppo sull'amico. Anzi, per niente. Tommaso partiva per la tangente spesse volte, e non c'era verso di fargli vedere un punto di vista differente dal suo.

E questo è uno di quei momenti.

Andrea è andato da Tommaso dopo aver saputo che Christian era in ospedale dopo aver tentato il suicidio impiccandosi dentro casa. Fortunatamente la madre era rientrata prima dal lavoro e l'aveva trovato appena in tempo per salvarlo. Era stata proprio lei a chiamare Andrea per avvertirlo e lui si era sentito in dovere di farlo sapere a Tommaso, anche se questo l'aveva fatto solo infuriare di più.

"Forse è il caso di andare da lui a trovarlo"

"Stai scherzando? Assolutamente no! Per farmi sentire in colpa e darmi addosso come se l'avessi impiccato io, quando l'unica persona a stare male per tutta questa storia sono io? No grazie!"

Andrea rimane in silenzio mentre si versa un bicchiere di vino e beve un sorso per non dover controbattere.

"Sei dalla mia parte, spero. Tu sei mio amico, vero?"

"Certo! Altrimenti non sarei qui, ti pare?"

"Allora dai, brindiamo a noi due e alla nostra amicizia, l'unica cosa che conta davvero. Giusto?"

Tommaso prende un bicchiere e lo fissa negli occhi con una luce truce che fa vacillare Andrea.

"Certamente! A noi due!"

Bevono entrambi alla goccia e Tommaso si stravacca sul divano accanto ad Andrea. Rimangono in silenzio per qualche minuto finché il ragazzo si muove di nuovo, sembra non avere pace.

"Senti un po', ma tu come l'hai saputo di Christian?"

"Mi ha chiamato sua madre. E sono venuto subito qui da te, pensavo che lo sapessi."

"Ma quando mai, io vengo sempre tenuto all'oscuro di tutto... E perché la madre ha chiamato te invece che me?"

Andrea si volta verso Tommaso e nota come sia alterato da tutta quella situazione. Ci sta, pensa. Alla fine, ha appena saputo che il ragazzo con cui è stato per anni ha tentato il suicidio, chiunque sarebbe sconvolto e agirebbe in modo che potrebbe sembrare strano all'esterno.

"Non lo so, magari avrà pensato che non fosse il caso di chiamare l'ex fidanzato. E ti ricordo che qualche giorno fa m'hai chiesto di chiamarlo per convincerlo almeno a parlarti. Sarò stato l'ultimo numero in rubrica. Che ne so..."

Tommaso non pare così convinto ma lascia perdere. Ha ben altri piani per quella sera, anche se Andrea ancora non lo sa. Si alza e prende dalle mani dell'amico il bicchiere per poi avvicinarsi al tavolo dove ci sono almeno un paio di bottiglie, una piena e l'altra aperta, vuota per metà. Si volta verso Andrea e lo vede trafficare con il telefono. Ottimo! Senza che l'altro lo noti, tira fuori dalla tasca un sacchetto con una decina di compresse, ne prende un paio e le sbriciola con il bicchiere per poi buttarle nello stesso e riempirlo di vino.

Torna al suo posto sul divano e porge il bicchiere ad Andrea che ignaro, lo ringrazia e beve un generoso sorso. Tommaso sorride e beve anche lui, in attesa che il Rohypnol faccia effetto.

Andrea continua a bere e inizia a girargli la testa. Vede Tommaso alzarsi e accendere la tv su YouTube per mettere su un po' di musica.

"Ho voglia di divertirmi stasera. Mi devo sfogare!" Dice iniziando a ballare per la stanza a ritmi di musica techno.

Andrea sorride e gli dà corda, finendo il suo bicchiere e posandolo sul tavolo per ballare anche lui. E Tommaso non gli toglie gli occhi di dosso, riempie nuovamente il bicchiere e aggiunge un'altra compressa sbriciolata, passandolo al ragazzo. Al terzo bicchiere di vino, la stanza inizia a girare, la sua vista è totalmente sfocata le immagini che restituisce sono distorte, la testa sembra una bicicletta in corsa e l'unica cosa che sente giusta è chiudere gli occhi e dormire. Quando lo fa, diventa tutto nero e la sensazione di cadere lo lascia completamente tramortito.

Riapre gli occhi e non ha idea di dove sia, di certo non nel salotto di Tommaso, forse la camera da letto. Ma come ci è finito lì? Sente delle mani toccarlo ovunque e togliergli i pantaloni.

"N-no, cosa?" Biascica, tentando di muoversi, ma è tutto confuso, è paralizzato come se il corpo non reagisse a nessuno stimolo, non capisce cosa sia reale e cosa no. Vede solo gli occhi di Tommaso scuri e bramosi.

"Rilassati, non ti farò male."

Rilassarsi per cosa? È l'ultimo pensiero. Poi l'oblio.

Quando si risveglia, lo stomaco non resiste per molto e si alza di scatto, barcollando, per andare in bagno e vomitare tutto l'alcool che ha ingerito la notte precedente. Torna in camera e solo in quel momento si rende conto. Lui è nudo. Tommaso è nudo. E sente il basso ventre bruciare. Si mette seduto al bordo del letto e si prende la testa tra le mani.

"Oh Dio!"

"Beh che dire, ti ringrazio ma non sei il primo, sono già stato paragonato a Dio in camera da letto." Tommaso apre gli occhi e lo guarda con un sorriso malizioso.

"Non è divertente. Che è successo?"

"Dici stanotte?"

Andrea annuisce, sconvolto. Tommaso sospira e alza le spalle con fare noncurante. "Ti sei ubriacato e mi hai detto che volevi provare, io mi sono solo lasciato andare per accontentarti."

"Abbiamo scopato?"

"Lo dici come se fosse una cosa brutta. Ti faccio schifo?"

"Tommaso io non sono gay. Ti voglio bene, ma non mi attrai in quel senso."

"Guarda che può capitare tra amici. E tu eri completamente ubriaco."

Andrea si alza, scuote la testa e si riveste in fretta e furia. "Appunto. Magari ti saresti dovuto accorgere che non ero in me in quel momento. Avresti dovuto fermarmi, non assecondarmi!"

"E precludermi una scopata? Perché avrei dovuto? E poi anche io sono sconvolto per quello che è successo con Christian. Pensavo volessi farmi dimenticare di lui. E si sa che in vino veritas."

"Io non mi ricordo nulla di stanotte."

"Non fa niente. Me lo ricordo io. Ed è stato bello, fidati. Sei stato una gran bella scopata."

"Non dire così, ti prego."

"Senti tra amici può succedere. Se vuoi non lo dico a nessuno, ma io due domande me le farei e se volessi replicare, come amico, io ci sto. Ci conosciamo da una vita, lo sapevo che avresti ceduto prima o poi." Risponde ridacchiando. Eppure, alle orecchie di Andrea suona sinistro e viscido.

"Non devi dirlo a nessuno, perché non ho idea di cosa sia successo né come, ma te lo devi tenere per te."

"Come ti pare." La voce diventa improvvisamente dura. "Sei un ingrato comunque. Sei anche venuto, e tutto grazie a me."

"Tommaso non me ne frega un cazzo in questo momento. Okay? Mi fa male ovunque, ho la testa che scoppia, sento le vertigini e fatico a camminare quindi ti prego, stai zitto. Mi viene da vomitare."

Andrea scappa via da quella casa e si ferma solo quando raggiunge la sua macchina. Entra dentro e poggia la testa sul volante. Scoppia a piangere e sfoga tutta l'angoscia che sente dentro di sé. Attende di calmarsi, si guarda dallo specchietto retrovisore. Prende una decisione che non credeva possibile prima di quella sera: deve staccarsi da Tommaso e fingere che quella notte non ci sia mai stata.

E così fa. 

Il rapporto con Tommaso viene ripristinato sei mesi più tardi.

Quella notte invece, rimane nei meandri della sua mente per altri 5 lunghi anni.




Note:

So che non è un missing riguardante i Simuel ma Andrea è un personaggio che mi è rimasto nel cuore per la sua storia e avevo bisogno di raccontarla... Non è finita e tornerà ma ci tenevo che avesse anche lui il suo spazio.
Spero vi sia piaciuta
A presto
Babykit 

Stropicciati da una storia vissuta | SimuelDove le storie prendono vita. Scoprilo ora