La scelta giusta

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Forse decidere di vedersi in centro per il Primo Maggio non è stata proprio l'idea migliore. C'è un traffico da paura e gente ovunque, nonostante siano quasi le dieci di sera. Ma si sa che il concertone porta quasi tutta Roma a riversarsi per strada fino a notte, tanto più che quest'anno il Primo Maggio è di sabato quindi non si ha necessità di alzarsi presto l'indomani.

Dopo almeno dieci giri e più di mezz'ora di traffico per trovare parcheggio, finalmente riescono a raggiungere il locale dove hanno appuntamento con gli altri.

"Forse dovevamo venire in moto." Si lamenta Manuel per l'ennesima volta.

"Ti prego dimmelo di nuovo perché le altre 20 volte non l'avevo capito."

"È che sto traffico me snerva."

"Potevi far guidare me allora."

Manuel non risponde e accelera il passo, lasciando Simone indietro che alza gli occhi al cielo e cerca di raggiungerlo. Arrivano davanti al locale e attendono gli altri, che sono chiaramente anche loro in ritardo per via del traffico.

"Comunque, ti faceva male aspettarmi?"

"Preferisco evitare di litigare in mezzo agli altri."

"Litigare? Addirittura, Manuel?"

"Sì, perché quando vedi che sono nervoso pare che te diverti a farmi incazzare ancora di più."

"Sai che c'è? Non mi rivolgere manco la parola stasera, se me devi tratta' così."

Rimangono ognuno per conto proprio mentre Chicca, Laura e Andrea arrivano e li salutano, sentendo subito la tensione tra i due.

Andrea si avvicina a Manuel e lo fissa per un attimo, quando Simone senza degnarlo di uno sguardo entra e prende posto insieme alle due ragazze.

"Che c'è?" Chiede frustrato il ragazzo.

"Avete litigato?"

"No, m'ha solo rotto i coglioni stasera tutto qua." Poi entra anche lui, mettendosi comunque vicino a Simone che gli fa spazio ma dà attenzione solo al menu dei cocktail.

Si prospetta una bella serata, è il pensiero di Andrea, prima di entrare nel locale.

"Se po' sape' che c'avete voi due? Pare che state in castigo come i bambini..." Interviene Chicca quando il silenzio al tavolo è fin troppo assordante, nonostante i rumori dei tavoli accanto e la quantità di gente che c'è nel locale.

Entrambi iniziano a parlarsi sopra, raccontando la loro versione dei fatti, finché Chicca li ferma con un mezzo urlo. "Intanto respirate e mantenete la calma prima che ve metto a dormi' dentro un letto de mogano. Poi se parlate insieme non se capisce un cazzo, quindi zitti."

Manuel alza la mano come a scuola per prendere la parola. "Se stamo zitti come te spieghiamo perché stamo incazzati?"

"Tu stai incazzato, io sono tranquillissimo."

"Manuel cerca il fuoco della serenità e fattece due arrosticini." Laura e Andrea dissimulano una risata, bevendo i loro drink. "Poi Simo' parla prima te che me pari più calmo."

"Sto cojone s'è innervosito per il traffico ripetendo come un disco rotto che dovevamo prende la moto e poi s'è fatto rode il culo quando gli ho fatto notare che potevo guidare io." "E meno male che eri più calmo, se eri agitato che me facevi un massaggio coi sampietrini?" Interviene Manuel.

"Se te che me fai perde la pazienza."

"Cioè è per sta cazzata che state così e ce state a rovina' la serata?"

Stropicciati da una storia vissuta | SimuelWhere stories live. Discover now