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20 novembre

Griffin

<<Tesoro, sono tornata!>>.
Io e Monica ci guardammo entrambi con occhi sbarrati.

Io letteralmente sopra di lei, con le mani che le cingevano la vita e sua madre ad appena 275 centimetri sotto di noi.
Panico

Mi staccai immediatamente da lei.

<<Tesoro, dove sei?>> chiese sua mamma.
<<Mamma sono di sopra>> rispose Monica.

Udimmo dei passi farsi sempre più vicini e all'improvviso la porta si aprì.

La signora Sullivan apparve davanti a noi e per un attimo restò immobile con aria confusa per metabolizzare la scena.

<<Oh...Ehm ciao Griffin...>> mi salutò sfregandosi la testa con le unghie. E io feci lo stesso con un cenno della mano.

<<Mamma... Ehm, stavamo passeggiando, sentivo freddo, Griffin mi ha riportata a casa, ho misurato la febbre, ne avevo un po', ho riposato e... Ora eccoci qui>> riprese fiato.
Aveva detto quella cosa tutta d'un fiato.

La madre di Monica si girò verso di me e disse: <<Oh, caro. Non dovevi dispiacerti, potevi benissimo chiamarmi>>.

<<No, signora, non si preoccupi>> dissi accennando un sorriso.

<<Tesoro, misurati la febbre>> disse rivolgendosi a Monica e porgendole il termometro che infilò sotto l'ascella.

<<Oh, ehm... Signora, le ho dato una Tachipirina>> affermai, un po' imbarazzato.

<<Chiamami Luna, caro, e dammi del tu>>.

Il mio telefono squillò e vibrò nella tasca dei miei jeane così lo presi.

Era mia madre.

Cliccai il pulsante verde per rispondere e avvicinai il cellulare all'orecchio.

<<Mamma, dimmi>>

<<Griffin, dove sei? Io sto tornando a casa, ho appena finito il turno>>

<<Ehm... Sono da Monica, arrivo subito>>

<<Sì, ti aspetto davanti il locale>>

E riattaccai.

Mi guardai intorno prima di aprire bocca.

Luna che accudiva Monica e il ricordo di ciò che era successo pochi minuti prima... Dio mio.

<<Uhm... Devo andare, mia madre ha finito il turno. Monica, riprenditi>> annunciai.

<<Okay, grazie Griffin>> mi salutò con un cenno della mano e sua madre fece lo stesso.

Scesi le scale e uscii dall'appartamento.

Attraversai il cortile ed entrai nel bar dalla porta sul retro.

Trovai mia mamma ancora dentro a parlare con Mark.

<<Sì, confermo... Oh ecco Griffin>> sibilò mamma mentre io mi avvicinavo verso di loro.

<<Ciao Mark, a domani>>

<<Ciao Hazel, ciao Griffin>> ci salutò Mark. E mia madre fece un sorriso raggiante scuotendo la testa.

Non l'avevo mai vista così felice.

<<Mamma...>> dissi.
<<Sì, tesoro?>>
<<Mark ti fa stare bene>> non suonava tanto come una domanda, in realtà.

Lei sussultò.

<<Che intendi, Griffin?>>
<<Sei così felice quando sei con lui.
<<A me va bene se vuoi rifarti una vita dopo papà>> la rassicurai.

Mi diede un bacio sulla tempia e avanzammo verso la sua macchina.

Appena mia mamma mise in moto e partì, annegai nel paesaggio.

Pensai a lei, a Monica.

E a quanto sia stata importante per me, ad oggi e alle nostre labbra che si toccavano, che si completavano.

Non so che effetto mi avesse fatto quella ragazza. Sapevo solo che non era come tutte le altre, aveva quel qualcosa di così puro.

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⏰ Last updated: Jul 15, 2023 ⏰

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