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Sgrano gli occhi vedendolo davanti a me.
La sua divisa vecchia e sporca di quello che deve essere sangue finto, i suoi occhi sono enormi, le pupille dilatate, è rosso di rabbia in volto.

Non ci parliamo da due mesi e proprio stasera deve venire a rivolgermi la parola?!

«Ti sembra il caso di presentarti vestita così?» mi sento inebetita, certo, ho fatto fatica a cacciarlo dai miei pensieri in quel senso, la sua amicizia invece mi è mancata come l'ossigeno nei polmoni.

Il fatto che si avvicini con questo fare fraterno, mi risulta strano.

Sarah si intromette, lo spinge appoggiandogli le mani al torace, fa in modo che mi lasci andare, piazzandosi davanti a me, «Guarda che è il mio vestito!
Lo indossa lei perché altrimenti mio padre non mi avrebbe mai fatta uscire di casa.» Leonardo muove lo sguardo su di me, squadrandomi da capo a piedi.

«Ora si capisce il perché dello stile.» le mostra un sorriso compiaciuto e Sarah fa altrettanto, «Simpaticone... sei qui solo per rompere?
Bene... ora che lo hai fatto, buon Halloween Leonardo, ciao!» mi afferra per un polso portandomi in bagno.

Finalmente possiamo cambiarci e posso rimettermi il mio comodo abito, questo mi stava togliendo la facoltà di respirare.
«È incredibile.» la voce fuoricampo di Sarah attira la mia attenzione.
Mi continuo a spogliare passandogli il vestito da sopra i divisori delle cabine del bagno.

«Leonardo... due mesi si silenzio ed ora si comporta come se fosse... Dorian.» allora se ne è accorta anche lei!
«Tu però stagli lontano... voi da soli nella stessa stanza... è come innescare una bomba... sai quando esploderà e che danni ne scaturiranno.» mi passa il mio abito e lo indosso senza proferire parola.

Dopo qualche istante, fa irruzione dove mi sto cambiando mostrandomi la sua espressione più truce: «Niente sesso stasera.» abbasso lo sguardo, mi si avvicina e mi appoggia entrambe le mani sulle spalle: «Niente sesso con lui, promettimelo!» annuisco.

«Ti ho promesso che sarei stata tutta la serata con te... non potrei allontanarmi con lui neanche se lo volessi e comunque non alzerebbe un dito, c'è la squadra quasi al completo.» alza le sopracciglia, «I gorilla.. se Ian mi si avvicina ancora una volta, gli cavo gli occhi con un cucchiaino.» si torce le dita e le sorrido, «Povero... ti trova carina.» sgrana gli occhi, «Ma lo hai visto?!
È un gorilla vestito da uomo!
Dai... andiamo a ballare... non vedo l'ora di scatenarmi sulla pista.» onestamente?
Anche io.
Ho la testa piena di pensieri, ed ora che Leonardo è qui, mi ronzano ancora più velocemente.

Ci mescoliamo alle altre persone e Jasper alza il suo bicchiere, facendoci cenno di avvicinarci.
Muoviamo qualche passo notandolo seduto ai tavoli con i Wolves al completo meno mio fratello.

Guardo Sarah, mi intima di non volerci andare.
«No... dai.. Jasper la prenderà male.» la trascino contro sua volontà.
Giungiamo da loro, ora che indosso il mio vestito mi sento meglio.

Il problema è lo sguardo di Leonardo.
Non riesco a capire che cosa pensa... questa festa, si trasformerà in un altro attimo di completo imbarazzo.

***

LEONARDO

Jasper ha avuto l'idea peggiore del mondo ad invitare le ragazze a questo tavolo, personalmente, non parlo con Ariadne da due mesi, mi sono spinto troppo oltre comportandomi come un fratello maggiore quando è stata ben più di una volta tra le mie lenzuola.

Mi limito a sorseggiare il mio aperitivo, Ary all'altro capo del tavolo fa la stessa cosa, la sua amica Sarah è indignata come al solito per la nostra presenza ed i miei amici... beh... loro fanno e dicono cosa vogliono.

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