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LEONARDO

I ragazzi oggi sono più carichi del solito.
Si sta avvicinando il giorno della partita e se vincessimo, voleremo ai quarti di finale ed io non sono mai stato più felice di questo momento.

Ian passa la palla a Jasper che prontamente colpisce il tabellone e va a segno.
Devo ammetterlo, inizialmente non mi piaceva, mi dava fastidio averlo in squadra, ora devo ammettere che è grazie e soprattutto a lui se ci ritroviamo a questo punto, è un portento con il basket.

Sophia è seduta sugli spalti, si alza ed applaude, devo dedurre che è riuscito a fare anche un altro tipo di canestro.
Sposto lo sguardo in sua direzione vedendogli strizzare un occhiolino, sono contento per lui.
L'allenamento termina e con esso, torno a casa pronto per farmi una doccia e poi andrò a prendere Ary.
Ho iniziato una relazione con lei da circa due settimane, ancora è restia dal fidarsi, non ha torto, voglio fare l'impossibile per farla ricredere.
Cammino in direzione di casa.

Il cellulare vibra nella mia tasca, guardo il mittente e sorrido: «Ciao fratello.» «Allora?!
Sabato si gioca per i quarti di finale?!» Dorian.
«Sì, ormai siamo entrati perfettamente nello spirito di gioco, la squadra ha capito bene lo schema e finché funzionerà, metteremo in pratica quello.» «Ah... comincio a pensare di essere io l'anello debole.» silenzio tombale tra di noi.
«Dorian...» «Ma scherzavo!
Ho visto i video che mi ha mandato Step.. è fenomenale il ragazzino del sud... Martinez.» «Ariadne l'ha spinto ad entrare nella squadra.» «Nana ha fatto ciò?!
Sì certo, lei ci vede sempre lungo... allora, la stai controllando?» inghiotto in maniera sonora e nel mio cuore spero non mi abbia udito.
È il mio migliore amico, odio dovergli mentire.

«È tutto sotto controllo Dorian... sta studiando, gli esami finali sono sempre più vicini... ad aprile andrà a visitare la UCLA.» «Bene, sai... mi fido più di te che di qualunque altra persona in questo mondo, alla fine sei come un fratello, anzi, tu sei nostro fratello.» sbuffo, non abbiamo mai toccato questo genere di conversazione, dobbiamo iniziare proprio ora?!

«Grazie... insomma... vuoi che le venga data protezione ed io lo sto facendo.» «Sì, bravissimo così nessuno le si avvicina... sappiamo tutti com'è Ary, sotto stress, potrebbe cedere a tentazioni inutili di persone che probabilmente la stanno solamente prendendo in giro.» ebbene sì, sono lo stronzo dell'anno.

«Con me nei paraggi non succederà.» proprio perché sono io il suo ragazzo.
«Ecco... sai vestire bene i panni del fratello maggiore...» eh no.. ora basta.
«Dorian... come sta andando?» «Ma... sai... mi comincio un po' ad annoiare, mia mamma e il suo compagno sono via per lavoro, mia sorella Michelle è una piccola peste che frigna in ogni momento ed io... vorrei capire cosa farne della mia vita... purtroppo le cose con Christie stanno cominciando ad incrinarsi.» non voglio chiedere altri particolari, mi basta sapere che ha quarant'anni per capire che l'abisso tra di loro è immenso.
«Ti sta per mollare?» «Cazzo... spero di no amico!» oggi non riesco a dire la cosa giusta con lui, meno male che i pianti della sorella interrompono questa conversazione e siamo costretti a staccare.

Sono arrivato al viale di casa ed alzo gli occhi al cielo nel vedere l'auto di mio padre.
Oggi è già arrivato.

Apro la porta della cucina intenzionato a rubare una bottiglia d'acqua non avendo un frigo in mansarda, per fuggire di sopra senza essere avvistato.
«Proprio come i ladri, eh Leonardo?» sbuffo con la testa nel frigorifero ed opto per prendere le bottigliette che solitamente offriamo agli ospiti.
Chiudo lo sportello ed alzo l'acqua sopra alla testa, la inizio a scuotere per fargli vedere di volere solamente questo.

«Tua mamma ieri ha cucinato la torta di mele, ci teneva che l'assaggiassi.» mi ferma la sua voce una volta arrivato al ciglio della cucina.
«Sono in sessione di allenamenti, non posso mangiare dei dolci o qualcosa che possa appesantirmi.» rispondo secco, non ho voglia di perdere altro tempo con lui.
«Lei però ci tiene, il tuo è un giusto ragionamento, non vedo come però tu possa offenderla in questo modo, ci è stata dietro parecchio.» odio quando mi viene a fare la morale.
«Senti... sei il primo ad averle piantato una lama nelle spalle andandotene per anni, ed alla fine sei tornato con la tua espressione più stronza ed una pretesa di perdono, dimmi come ti permetti di venirmi a fare la morale per una fottuta fetta di dolce?» lo attacco.
Non lo capisco, non riesco a perdonarlo.
So che ci sono persone che vorrebbero essere nei miei panni ed avere un padre ma quando quest'uomo non ti ha visto crescere e non ti ha dato nulla, è difficile potersi fidare ancora.

Si pulisce la bocca venendomi vicino; «Ti ricordo che sono sempre tuo padre, per tanto, esigo da perte tua, un briciolo di rispetto.» «Non posso rispettare chi non mi ha rispettato.» lo chiudo voltandogli le spalle per intraprendere la scalinata che mi porterà al piano superiore, dove prenderò la mia scala a chiocciola per allontanarmi da lui il più possibile.

«Sei un maleducato ed un bugiardo.» urla ma le sue parole sono già troppo lontane per me.
Mi chiudo la porta alle spalle sapendo a cosa stava alludendo.
A Dorian, al fatto che non gli sto dicendo la verità... accendo la musica, qualcosa di forte non mi farà pensare.

Comincio a far scorrere l'acqua in bagno e dopo essermi spogliato, mi infilo sotto al getto gelato.
Non devo lasciare che le sue parole entrino nella mia mente e la facciano sua, non glielo devo permettere.
Mi sposto i capelli dagli occhi, l'acqua fredda sta cercando di portarmi alla realtà ma di reale c'è solo che le sue parole sono vere.
Sto mentendo al mio migliore amico.
Alzo il capo, il getto mi colpisce il collo, vorrei potesse soffocarmi ma non è così semplice.

Mi sento in colpa ma la amo... perché mio padre deve essere tanto bastardo?!
«Fanculo!» con la stessa cattiveria che mi caratterizza in questi attimi, colpisco la parete in mattoni dentro alla doccia e mi lacero le nocche.
Il sangue ora cola mischiandosi all'acqua, è allora che non mi trattengo, sono tornato alla realtà e mio padre mi ha ferito ancora.
Mi ha colpito nel punto più fragile che posseggo, il mio amore per Ariadne e la mia fratellanza con Dorian...
Mi accascio nella doccia, la mano sanguinante sopra al capo e sospiro... non voglio perdere Dorian ma dirglielo scatenerebbe un cataclisma e ancora peggio, perdere Ariadne, sarebbe la cosa che mi darebbe il colpo di grazia.

Those Eyes ▪️Leonardo DiCaprio ▪️Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora