05- The past will kill you

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"Combatti e vinci."

Deva, undici anni prima

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Deva, undici anni prima

Deva aveva otto anni la prima volta che vide un ring dal vivo.
Suo padre le aveva insegnato come tirare i primi pugni, come difendersi dalla mira avversaria e le principali tecniche di vittoria.
Ma prima di allora, non l'aveva mai portata ad un vero combattimento.
Le abbaglianti luci rosse e blu che contornavano quel momento le offuscavano gli occhi, mentre forti urla accompagnati da sonori fischi la fecero sobbalzare.
Era emozionata.
Il padre le cinse la vita con un braccio.
Deva sollevò lo sguardo, trovando quello del dolce uomo che la affiancava.
"Un giorno sarai tu a salire su quel ring, piccola mia."
Le disse con tono deciso ma affettuoso al tempo stesso.
Lei annuì freneticamente.
"Primo round, boxe!"
Deva conosceva bene quelle tre parole, ma sentirle dal vivo era un'emozione che difficilmente si sarebbe dimenticata.
"Combatti, e vinci."

A r e s

«La mafia russa ci sta col fiato sul collo, Ares.»

Espiro il fumo dalle narici mentre Vincent mi parla dei prossimi affari di droga di cui dovremo occuparci.

Anni fa, la mafia statunitense e quella messicana firmarono un accordo, il quale avrebbe stabilito la spartizione del traffico di eroina nel mondo.

Da allora, la bratva dichiarò dissidio ad entrambi gli schieramenti, generando una vera e propria guerra alla droga.

«Di cosa hai bisogno, Vincent?» Gli chiedo infastidito, riportando la sigaretta alla bocca e chiudendo la portiera della BMW nera.

Quella testa pelata del cazzo, si limita a sogghignare e accendersi una sigaretta, divertito dal mio nervosismo.

Sposto gli occhi su qualsiasi altro punto del luogo in cui mi trovo, perché più lo guardo e più mi sale la malsana voglia di frantumargli la faccia contro il primo fottuto muro che mi capita sottocchio.

Vincent afferra dalla tasca della giacca un foglio ripiegato e me lo porge.

«Stasera alle dieci al capannone. Ci sarai?»

Apro il volantino, leggendo la scritta in rosso a caratteri cubitali.

Vincent mi guarda attentamente, probabilmente sapendo già la risposta alla sua domanda.

«Certo che ci sarò.»

Sorride soddisfatto.

Ares, dodici anni prima

THE PERFECT DUELWhere stories live. Discover now