12- Black out days

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Era questo la vita: un sorso amaro.
  -Umberto Saba

   -Umberto Saba

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D e v a

Non può essere lui.

Non ho il coraggio di voltarmi, spero con tutta me stessa di essermi solo immaginata quella voce che per mesi ha tormentato la mia mente.

Sento i brividi percorrermi la spina dorsale ed infilzo le unghie nel palmo della mano in una mossa che temo seriamente possa farmela sanguinare da un momento all'altro.

«Sei ancora più bella di come ti ricordavo, sai?»La sua voce torna alle mie orecchie ancora più forte e dolorosa.

Giro il busto, trovandomi di fronte alla figura di Nick.

Nicolas Collins, il sogno erotico di ogni ragazza di Los Angeles.

Il giocatore più promettente della squadra di football del college, un fisico capace di mozzare il fiato a qualunque essere femminile gli si avvicini, e soprattutto, un maledettissimo stronzo di serie A.

È poggiato con una spalla allo stipite della grande porta e mi fissa da capo a piedi come se non avesse tentato di perseguitarmi per mesi.

Non ho il coraggio di dire niente, vorrei sputargli addosso tutto il male che mi ha causato ma per qualche ragione ogni suo sguardo mi provoca una fitta allo stomaco.

Come una pugnalata al petto.

Ma appena il suo minimo passo si avvicina al mio corpo, scatto come una molla, indietreggiando.

«Vattene.»

Lui non accenna a farlo. Si muove verso di me e d'improvviso mi sento come fatta di pietra, completamente immobile di fronte a quella fottuta faccia d'angelo.

Intreccia tra un dito una ciocca dei miei capelli mentre mi guarda come se niente quel giorno fosse successo.

«Sei un cazzo di psicopatico, Nick.» Dico mentre lo spingo lontano da me.

Lui arriccia l'angolo della bocca in un sorriso orgoglioso.

«Stammi lontano.»

Mi volto iniziando a camminare verso la sua direzione opposta, cercando disperatamente con lo sguardo il volto di Abby.

«Non puoi resistermi, piccola mia

A quel nomignolo sento il respiro mancarmi.

Non so cosa io stia facendo, non so cosa abbia scosso in me quella frase ma a passi svelti torno di fronte a lui, serrando in un pugno duro una mano e dirigendola verso il suo volto.

THE PERFECT DUELWhere stories live. Discover now