15- Look after you

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"Il rischio nasce dal non sapere cosa stai facendo."
-Warren Buffett

"-Warren Buffett

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D e v a

Corro spedita verso una meta a me sconosciuta.

Qualunque cosa andrebbe bene, ad una sola condizione:

Che io sia lontana da Ares.

Piccole goccioline di sudore mi scorrono lungo la fronte, percorrendo le tempie e fermandosi solo quando arrivate al collo, ormai madido.

È mattina, ed il sole picchia bollente sulla mia pelle sudata.

Mi accosto ad un angolo ombreggiato, guardandomi attorno nello sforzo di rendere chiaro alla mia mente confusa il luogo in cui mi trovo.

Fallendo.

Un bambino mi passa di fianco, regalandomi un sorriso a trentadue denti.

Mi sembra il lume al fondo del tunnel.

Poi, un lampo di genio. Lo spiraglio di speranza che più mi ha salvata in questi anni.

Alex.

Devo correre da lui, farmi perdonare, abbracciarlo.

Ma non ho la più pallida idea del posto in cui io mi trovi.

Una grossa scritta di fianco ad un locale, però, mi fa ricredere.

Sono vicina a Skid Row.

Cammino, cercando di riprendere fiato, e guardandomi sempre le spalle con il terrore che da un momento all'altro Ares, o chiunque altro dei suoi tirapiedi, sbuchi fuori da qualche angolo.

A r e s

Spalanco la porta della stanza di Deva con un potente calcio che mi fa seriamente ricredere dell'effettiva resistenza del legno.

Peccato che, in questo momento, non me ne freghi un cazzo di niente.

Quella ragazzina imprevedibile è scappata.

Fuggita da me.

E se crede che non la riacchiapperò si sbaglia di grosso.

Sbatto violentemente il palmo della mano sullo stipite della porta, avanzando con grosse falcate verso la figura di J in lontananza.

THE PERFECT DUELDove le storie prendono vita. Scoprilo ora