Suga sentì bussare alla porta dell'ufficio e alzò la testa.
- Avanti- disse; la porta si aprì e Asahi entrò nella stanza.
- Ciao Suga; immaginavo di trovarti già sveglio- commentò il castano, chiudendo la porta per avvicinarsi all'amico.
- Ieri mi sono addormentato quasi subito, così stamattina sono riuscito a svegliarmi prima di colazione- affermò Koushi con un piccolo sorriso.
Aveva pensato di faticare a dormire, ma alla fine non aveva potuto fare a meno di mettersi a piangere ed era crollato per la stanchezza.
Asahi lo fissò per un attimo.
- Hai gli occhi gonfi... Stai bene?- chiese.
Suga si portò la mano al volto: non pensava si vedesse ancora...
- Si, non preoccuparti- mormorò.
- Suga, ti conosco da anni; perché hai pianto?- chiese Asahi, portandosi di fianco alla sedia dell'amico.
Sapeva bene che Suga cercava di essere sempre sorridente e gentile, fingeva di non aver problemi in modo che gli altri si affidassero a lui, in modo da poter aiutare tutti.
Ma sapeva anche che era un ragazzo molto insicuro e anche un po' spaventato, quindi era consapevole che anche lui spesso non stesse bene, e che cercava sempre di nasconderlo.
Suga abbassò lo sguardo: ormai era inutile inventare bugie, e poi aveva promesso a Tanaka che ne avrebbe parlato con qualcuno...
- Daichi- mormorò Koushi.
Asahi osservò l'amico, confuso per un attimo; non capiva cosa centrasse il ragazzo... Che fosse preoccupato per lui?
Adesso che ci pensava, avevano passato molto tempo insieme... E Suga gli era sembrato parecchio triste quando il moro se n'era andato... Stava così male da piangere, nonostante lo conoscesse da poco...
Sbarró gli occhi.
- Voi due...- mormorò.
- Già. Però sai, ha detto che, una volta che saremo al sicuro oltre il confine, vuole sposarmi. Per cui... Aspetterò che arrivi quel giorno- dichiarò Koushi con un sorriso.
Asahi si chinò e strinse l'amico in un abbraccio.
- Sono davvero felice per te Suga... Hai trovato una persona fantastica- sussurró.
Sugawara ricambiò l'abbraccio, contento di essere riuscito a parlarne con l'amico.
Ma sapeva che se avesse continuato a pensarci si sarebbe intristito di nuovo, per cui decise di cambiare argomento.
- Già che siamo in tema... Cosa fate tu e Nishinoya tutti soli, nel bosco, tutte le notti?- commentò, un sorriso malizioso in volto.
Asahi sbarró gli occhi e si staccò di scatto da lui.
- Facciamo la guardia! Non voglio sapere cosa stai pensando- borbottó, facendo ridere l'amico.
- Andiamo, si vede bene che tieni parecchio a lui- commentò Koushi.
Asahi arrossì appena.
- Bè, è un ragazzo fantastico... È davvero forte e coraggioso, e ha un'allegria fuori dal comune- mormorò, ben sapendo che mentire a Suga era inutile.
- Ti piace eh?- chiese Koushi.
- Non so Suga... Come capisci se ti piace qualcuno?- mormorò il castano.
Sugawara scrollò le spalle.
- Non c'è un unico modo, lo capisci e basta- dichiarò - magari è solo un po' presto per accorgertene-.
KAMU SEDANG MEMBACA
HAIKYU: FARM OF LIBERTY
Fiksi Penggemar- Quando passi vent'anni in un posto simile, e più della metà del tempo sei talmente stanco e affamato che a malapena capisci cosa sta succedendo... Certe cose non puoi dirle con certezza-. XIV secolo. Un gruppo di ragazzi cresciuto in orfanotrofio...