CAPITOLO XXII.

209 21 103
                                    

- Non mi piace il mercato- borbottó Kenjiro, guardandosi intorno: tutte quelle persone che sorridevano e chiacchieravano amabilmente tra loro come se non ci fosse alcun problema nel mondo... Gli davano sui nervi.

- Cerca di resistere, siamo qui in missione- sussurró Eita.

Shirabu sospirò, ma in fondo era stato lui a volerlo accompagnare: è vero che ufficialmente era lì solo per fare compere, ma dato che Atsumu Miya li teneva d'occhio non si fidava, soprattutto dopo che il biondo era andato tranquillamente a dirgli che avevano fatto un controllo improvviso in territori a cui di solito pensavano loro...

Ovviamente lo sapevano già, ma Ushijima aveva dovuto mostrarsi impassibile e rispondere tranquillamente.

Shirabu ammirava davvero tanto quel ragazzo: in fondo era grazie a lui e alla sua forza che lui e Semi non solo si erano conosciuti... Ma potevano anche stare insieme.

- Vorresti tenere Tendou in squadra?!- esclamò Tsutomu, sorpreso.

- Pensavo venisse da uno di quegli orfanotrofi- fece notare Taichi.

- È così. Ma ho parlato un po' con lui e... Ho scoperto tante cose. Se vorrà sarà lui a raccontarvi i dettagli, ma credetemi quando dico che il trattamento che riservano loro è completamente sbagliato- dichiarò Wakatoshi.

- Anche a tenere Tendou con noi, non puoi certo denunciarli- fece notare Eita.

- No, hai ragione. Ma vorrei provare a mettermi in contatto con i ragazzi che sono riusciti a scappare da quei luoghi- affermò Wakatoshi.

- Con dei fuorilegge?- chiese Kenjiro, sorpreso.

- Se essere fuorilegge significa semplicemente amare, allora si- dichiarò Wakatoshi. Tutti i ragazzi presenti nella stanza si lanciarono un'occhiata confusa.

- Cosa intendi?- gli chiese Eita.

- Pensavo che ci fosse un motivo per cui persone come Oikawa e Iwaizumi venissero viste in malo modo; ma pensandoci bene, anche grazie ai racconti di Tendou... Ho capito che non c'è nulla di diverso tra loro e chiunque altro qui. Un mondo dove le persone vengono maltrattate solo perché amano, non è il mondo che voglio proteggere- Wakatoshi si alzò.

- Voi siete la mia squadra, ma ciò che ho in mente è pericoloso e va contro molto di ciò che vi hanno insegnato fin'ora. Non vi obbligherò a seguirmi: scegliete voi cosa fare- affermò.

- Io ti seguirò, Wakatoshi-kun!- esclamò Tsutomu. In fondo, l'ammirazione che provava per quel ragazzo e la sua forza andava oltre qualsiasi paura.

Shirabu era ancora leggermente bloccato, più che altro sorpreso da quel cambio improvviso: però... Era andato lì perché aveva riconosciuto in Ushijima un grande capo, e se aveva preso quella decisione un motivo c'era. Anche perché, nelle due settimane che Ushijima aveva passato con Tendou, Shirabu si era trovato come mentore qualcuno che aveva scoperto saper essere più dispettoso di quanto sembrasse... E gli sarebbe piaciuto poter approfondire ciò che sentiva.

- Penso di parlare a nome di tutti quando dico che noi ti seguiremo, Ushijima- Eita si avvicinò al ragazzo - sei sempre stato un grande capo, e ci fidiamo delle tue decisioni. Dicci pure tutto: siamo dalla tua parte- affermò. Quello era il momento giusto... Poteva essere anche la sua occasione di mostrare chi fosse veramente.

Quella fu l'unica volta, esclusi i momenti in cui Ushijima era con Tendou, in cui lo videro sorridere.

- Grazie, ragazzi. Se ne siete sicuri, allora vi racconterò tutto-.

HAIKYU: FARM OF LIBERTYWhere stories live. Discover now