12 / un cuore diroccato.

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"Sweet Pea fermati"
Mi chiamò lei con voce rotta dal pianto.
Quella voce.

Mi bloccai sul posto finché non presi un bel respiro e mi voltai.

Era mezza nuda con le gote macchiate dal trucco,e i suoi occhi spenti e affranti.

"Si può sapere che diavolo ti prende?" Con voce rotta dal pianto avanzò di qualche passo verso di me.

Feci per aprir bocca ma lei mi sovrastò.

"L'attimo prima fai il gentiluomo,mi offri di passare la notte con te,e poi mi eviti,poi mi proteggi e l'attimo dopo mi incolpi urlandomi contro e te ne vai senza nemmeno ringraziarmi!" Esclamò infine furiosa.

"Ma dimmi un po' che cosa vuoi veramente da me?" La sua voce tremolante insieme alle sue mani stese sulle sue gambe.. mi spiazzarono.

Rimasi accoltellato dalle sue parole. Mi lasciarono senza fiato.

Ciò che ero.. mi era appena stato detto. Non ero altro che un orgoglioso pezzo di merda che non sapeva nemmeno cosa volesse sul serio dalla vita.

Rimasi talmente spiazzato incapace di poter dir qualcosa,mentre lei si limitò a sospirare ed il silenzio ci avvolse.

Il fruscio del vento spostò le foglie dall'asfalto. Lei rabbrividì dal gelo che emanava qui fuori,ed io me ne stetti lì a fissarla come un'idiota.

"Ascolta piccola mocciosa." Iniziai avvicinandomi a lei fino a riuscire a sentire il suo respiro sfiorarmi il viso.

"Tu non mi interessi affatto..." un sorriso maligno nacque sulle mie labbra. "Solo perché sono stato gentile con te non vuol dire che io voglia sposarti domani stesso."
Continuai avvicinandomi sempre di più al suo viso.

Lei respirò affannata dalle mie parole ma soprattutto dalla vicinanza così stretta e calorosa.

"Non mi importa di ciò che fai,e potrai essere anche una Serpents adesso..- mi avvicinai al suo orecchio e sussurrai - ma l'unico torto che puoi farmi e non entrare dentro i miei pantaloni." Non appena feci per allontanarmi sentì la mia guancia cominciar a bruciare.

Judith mi tirò un bel schiaffone. Ma non mi importa,anzi me lo meritai.

L'unico che ne fu soddisfatto dalle mie parole era il mio ego orgoglioso e narcisista. Ma andava bene così,lo feci per il suo bene,così che potessi per una volta e per tutte dimenticarla è così dimenticare anche il suo bel viso. Non ero fatto per provare amore per qualcuno,sono cresciuto come un criminale che potrebbe anche uccidere.

Non avrebbe potuto dargli un bel futuro uno come me.

Lei mi rivolse un sguardo gelido.. ma così gelido che sentì il mio cuore sgretolarsi ma ci feci molto poco caso. Si voltò e la vidi sparire dentro al locale lentamente in assoluto silenzio.

Un carattere come il suo a quest'ora mi avrebbe riempito di calci e pugni dopo avergli dato quasi della "puttana." Ma le mie aspettative si seppellirono insieme al mio cuore annoiato dal mio orgoglio.

Ma fu la cosa migliore,ognuno per la propria strada.


Judith pov's

In lacrime mi cambiai togliendo quel ridicolo costume gettandolo in un angolo. Mi sedetti sulla sedia con una sigaretta tra le dita e mi specchiai.. osservandomi disgustata in due occhi da panda e le labbra mangiucchiate dalla rabbia.

'Ma cosa ti aspettavi?' Parlò la mia coscienza.

Credevo che dimostrasse almeno un minimo di interesse.. ero rimasta totalmente spiazzata dalle sue parole.

Sweet Pea non era altro che un viscido schifoso senza cuore. Ed io non potevo permettermi di provare dei sentimenti così forti per un elemento così disgustoso per l'umanità.

'Hai imparato la lezione' si intromise nuovamente la mia coscienza.

Già,ho imparato a non dare il cuore in mano a chiunque.

"Toc toc!"

"Entra" ero sicura fosse Toni.

Ed infatti si presentò davanti ai miei occhi dispiaciuta in viso e mi abbracciò in silenzio.

"Non serve dire niente Jud,ho ascoltato tutto...- sospirò -Ti avevo avvertita.." continuò e le mie lacrime silenziose di abbandonarono sulle sue braccia.

Perché è così difficile dover lasciar andare una persona...


Tra i banchi a stento seguì la lezione,ero talmente persa tra i miei pensieri che non mi accorsi di qualcuno che chiamava ripetutamente il mio cognome.

"Davis! è attesa nell'ufficio della preside,si muova!" Esclamò la Briget indicandomi la porta.

Preso il mio zaino lasciando l'aula é camminai per il corridoio fin quando non intravidi una testolina nera con un cappellino di lana. "Jughead!" Esclamai con un sorriso.

Ma quest'ultimo non appena mi vide girò i tacchi dirigendosi nella parte opposta.

Sapevo c'è l'avesse ancora con me,ma non addirittura da non parlarmi più.

E se prima ero tanto demoralizzata per ciò che è successo ieri notte.. adesso sto peggio. Tutti mi stavano voltando le spalle.

Una volta dentro l'ufficio della preside trovai quest'ultima con un espressione molto severa.

"Si accomodi Davis." Mi indicò la sedia dove mi sedetti a ruota perplessa.

Sicuramente mi farà la sfuriata per ciò che combinai dentro l'istituto del Southside.

Mi squadrò la giacca che portavo e i suoi occhi si incupirono e le sue labbra presero una forma di disprezzo. "Spero che lei non abbia dimenticato il suo atto complice compiuto verso i studenti della Southside high.." incrociò le braccia con un sorriso falso.

In risposta sospirai esausta,gettai gli occhi al cielo e abbandonai le braccia sulla poltrona.

I problemi si moltiplicano a quanto pare..

"Lei è sospesa dall'istituto e dalle lezioni per una settimana." Mi sorrise falsamente giocando la sua penna blu.

Di male in peggio.

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Rieccomi tornata dopo una lunga attesa di ben tre anni. (;

Premessa: vi consiglio di rileggere la storia da capo dato che ho modificato molte cose dall'ultima volta che pubblicai. Che ai miei occhi era pietosa.

Spero vi piaccia,ilyyy <3

Continuo?

𝐌𝐲 𝐁𝐚𝐝 𝐁𝐨𝐲 | 𝐒𝐰𝐞𝐞𝐭 𝐏𝐞𝐚 (in corso)Where stories live. Discover now