CAPITOLO 11

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Ormai i bicchierini avevano raggiunto l'obbiettivo desiderato e continuavo a ridere freneticamente accanto a qualche ragazzo sconosciuto. Li vedevo che si avvicinavano e cominciavano a parlare -per la maggior parte del tempo a ridere- cercando di esporre una frase di senso compiuto inutilmente.

Sospirai in seguito all'ormai decimo cicchettino di vodka. Fissai un punto imprecisato della pista da ballo, individuando una chioma bionda che conoscevo bene. Il ragazzo era seduto su un divanetto di pelle rossa circondato da moltissime ragazze sicuramente ubriache che strusciavano il seno sul suo braccio. Dal canto suo le guardava come se fossero dei cagnolini da compagnia e nient'altro, in ogni modo sia a me dava fastidio e avevo paura delle reazioni in quel momento di completa confusione.

Mi avvicinai al centro della gran palla colorata che girava e mandava puntini di luce in tutta la stanza. Nel mezzo della confusione adocchiai un ragazzo abbastanza carino che se ne stava solo appoggiato al muro, proprio accanto al divano di pelle cremisi. Mi feci spazio e con una mano in avanti, lo incitai a raggiungermi. I suoi occhi parvero illuminarsi e sorridendo annuì, prendendo la mia mano e cominciando a ballare -attaccandosi immediatamente al mio corpo- con vivacità sorprendente, ridendo. Possedeva una risata cristallina, nulla a che vedere con quella dannatamente sexy del ragazzo che adesso ci guardava con occhi di fuoco. Aveva scostato brutalmente le donne troppo vicine che gli impedivano la vista, non appena mi vide raggiungere il ragazzo corvino con un bel sorriso e il vestito alzato leggermente in più sulla coscia.

Era la reazione che mi aspettavo e ridendo, attaccata alla povera vittima dei miei piani, continuai a ballare noncurante del resto.

La musica mi percuoteva il petto, entrando dalle orecchie calde dall'alcool ancora presente. Vedevo le persone come un fascio di luce, che si disperdeva non appena voltavo lo sguardo. Mi sentivo la testa leggera, i piedi sembravano avere ali che mi avrebbero fatto volare alta, toccando il tetto bianco pieno di puntini colorati.

Non capii che il ragazzo che mi sembrava chiamarsi Logan era più ubriaco di me e stesse esagerando con la mano. Mi toccava ed io neanche lo notavo, troppo frastornata da quel rumore a palla.

Quando una mano mi afferrò la spalla, spingendomi indietro, riuscii a vedere la sua mano sul mio seno. Spalancai gli occhi, guardandolo. Lui, come per scusarsi, alzò le braccia continuando a ridere. Volsi lo sguardo in alto, individuando i suoi occhi azzurri e la sua mandibola cosparsa da una barbetta curata. Era visibilmente seccato, spostando con cattiveria Logan di lato e facendomi passare attraverso la folla. I miei piedi camminavano da soli, non avendo più la forza di reggere neanche le gambe. Svoltammo un angolo della casa dove non c'era nessuno e mi ritrovai appiccicata al muro con forza. Chris mi fissava, con gli occhi lucidi e il cipiglio sul viso. Non feci in tempo di parlare che la sua bocca si precipitò sulla mia, aprendola con forza prorompente e cercando avidamente la lingua. Cercai di spostarlo da me poggiando tutte e due le mani sul suo petto, ma la forza era minima e il suo potenziale troppo grande.

Boccheggiai in cerca d'aria e quasi mi sentii mancare.

Lui se n'accorse e con un unico movimento si spostò da me, sbattendo dall'altro lato del corridoio. Spalancò le labbra, cercando di parlare, ma ero troppo sconvolta perché aspettassi. Corsi nella direzione opposta, sbattendo contro la spalla di qualcuno. Massaggiai la testa che continuava a girare e guardai davanti a me. Logan era fermo, con le mani a sorreggermi dalle spalle. Le lacrime minacciavano di uscire e sentivo una gran voglia di andarmene da quel posto. Farfugliai qualcosa e incredibilmente lui parve capire. Mi prese la mano e mi trascinò -letteralmente- fuori dalla grossa villa. Quando si chiuse la porta alle spalle la musica cessò e ritornò la pace. Il mio corpo fremeva dai continui singhiozzi e le lacrime calde mi procuravano brividi lungo la schiena.

Sixth Month ~Chris Hemsworth~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora