Nuovo record...dalla preside dopo tre ore nella nuova scuola

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Percy's pov

- Ma...non dovevi passare inosservato? -

- Non è mia la colpa se i suoi insegnati hanno le rotelle fuori posto - risposi.

- Fuori...perché lo pensi? Cosa ti avranno mai... - la professoressa sospirò - La Cooman ha detto che vuoi buttare giù la scuola - 

Mi strinsi nelle spalle.
Non avevo detto che...io avevo detto che se mi cacciavano buttavo giù la scuola, era diverso.

- Perché devo seguire le lezioni? - chiesi - Non mi interessano e non so fare magie quindi è una perdita di tempo -

- E come pensa di star dietro al signor Malfoy se non segue le lezioni? -

Questa...era una buona domanda.
Certo, dubitavo fortemente che qualcuno avrebbe fatto del male a Draco Malfoy all'interno della scuola e durante le lezioni, quindi non vedevo l'utilità della cosa però bho...la cosa continuava a non avere senso.

- O comunque a stare nella scuola senza rivelare chi siete e perché siete qui? Farvi passare per uno studente è il modo migliore per non far sospettare nulla - mi disse - Non potrebbe...sforzarsi un pò -

Sospirai. Avevo perso il conto delle volte che avevo sospirato per mantenere la calma in quel posto.

- Non sono mai stato bravo a scuola. I professori mi hanno sempre considerato un caso perso e a buon rendere insomma. Non è che cambierò proprio adesso perché questa è una scuola di magia - dissi - La mia concentrazione fa schifo, sono stanco e divento intrattabile. Se i suoi professori mi guardando come se fossi stupido la cosa mi irrita e la prima cosa che faccio è rispondere ironicamente pur di non mandarli al Tartaro. Se poi se la prendono la colpa non è mia -

La professoressa si portò le dita alle tempie, chiudendo gli occhi.

- E comunque... - feci - Mi auguro fortemente che il pericolo che hanno percepito chi mi ha mandato qui non provenga da professori e studenti. In quel caso, non sarò responsabile delle mie azioni, sono qui per un motivo e ho intenzione di portare avanti la missione che mi è stata affidata-

- In che senso? - mi chiese confusa.

Mi poggiai con la schiena alla sedia e incrociai le braccia al petto.

- Perché non mi parla del problema di Malfoy? - chiesi - Perché è chiaro che in questa scuola ce l'hanno quasi tutti con lui. E sarò sincero, non voglio ritrovarmi a dover prendere a calci dei ragazzini arroganti e viziati. Potrei far loro molto male -

                                ***

Uscii dall'ufficio e mi incamminai verso la classe in cui ero prima che mi spedissero dalla preside.
Da quello che mi aveva raccontato la McGranitt la situazione era piuttosto chiara, ma non spiegava il motivo per cui ero lì.

"- Alcuni potrebbero avercela con lui perché non è mai stato simpaticissimo come compagno ma il motivo principale è... - si era fermata e si era alzata dalla sedia, evidentemente nervosa - L'anno scorso c'è stata una guerra causata da dei maghi oscuri al servizio di Voldemort. Volevano schiavizzare i babbani e...lascia stare è una storia che non mi metto a raccontarti. Fatto sta che il signor Malfoy era...come si suol dire: dalla parte sbagliata della barricata. È stato nemico della scuola e del Ministero -

- Quindi è un criminale in breve...e allora perché è qui? - avevo chiesto.

- Prima dell'inizio delle lezioni lo avevano arrestato ma ho preso personalmente le sue difese, convincento la giuria e il Ministro che Malfoy era solo un ragazzino che era stato obbligato e condizionato dalla famiglia. Alla fine dell'ultima battaglia è stato dalla nostra parte e si è pentito. Non potevo davvero permettere che lo arrestassero - mi raccontò.

- Ma ancora non capisco, se è stato così perché tutti sembrano volerlo far fuori? Perché se non è del tutto nel torto non reagisce? - chiesi.

- Perché lo hanno lasciato andare con la condizione che avrebbe finito la scuola, preso il diploma e che, durante l'anno scolastico, non avrebbe causato nessun tipo di problema - mi rivelò - È vero che il comportamento di studenti e professori non è corretto ma non posso biasimarli. E non posso far niente se si limitano alle sole frecciatine -

- Bè, allora è una fortuna che ci sia io, no? -"

- Non ti hanno espulso vedo -

Alzai la testa e mi trovai Draco davanti. Era poggiato al muro con i libri in mano e mi stava, evidentemente, aspettando.

- Che ci fai qui? - chiesi.

- La lezione è finita e abbiamo un'ora di buco prima del pranzo - mi disse staccandosi dalla parete - Ti mostro la tua stanza e ti faccio fare un giro della scuola, ti va? -

Mi guardai intorno, il corridoio era deserto ma sentivo che qualcuno ci stava guardando. 

- Solo se mi stai appiccicato come colla però - dissi - Questo posto è enorme e penso mi perderò spesso -

Forse si, forse no. Ma la cosa che mi importava era che quel ragazzo non si separasse da me. Tutti ce l'avevano con lui e continuavo a non capire qual'era il pericolo che Artemide e la madre di Draco temevano.
La Preside non era in grado di aiutarmi in nessun modo, non sapeva nemmeno che lui poteva essere in qualche modo in pericolo.

- Ook - fece - Non è che ho molto altro da fare qui. Oltre a seguire le lezioni si intende e tu sei l'unico che non vuole buttarmi da qualcuna delle torri del castello -

Si avviò e lo seguii.

- Senti un pò...quanto è sicuro questo posto? - chiesi ad un tratto.

- La leggenda narra che è il posto più sicuro dopo la Gringott, la banca dei maghi, ma...diciamo che negli ultimi anni le peggio cose sono capitate qua dentro - mi disse ridacchiando.

Di bene in meglio insomma.

- E...qualcuno dall'esterno può entrare? -

Se il pericolo non era all'interno della scuola, doveva venire da fuori. Dovevo capire quanto dovevo stare all'erta.

Si bloccò e guardò davanti a sè. Rimase a fissare il vuoto per un pò ma alla fine si girò a guardarmi.

- Con un aiuto dall'interno si - disse.

Sbuffai. In un modo o nell'altro il pericolo poteva essere sia dentro che fuori.

Mi portai le mani nei capelli e li scompigliai.

- Fammi vedere questa scuola va! - sbottai.

Lui mi sorrise e mi fece strada.

The Worst BodyguardWhere stories live. Discover now