La genetica dei semidei fa proprio schifo

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Draco's pov

Dovevo metabolizzare un bel pò di cose, ma al momento sembrava che non ne avessi il tempo.

Avevamo appena rimesso piede ad Hogwarts che la McGranitt aveva fatto chiamare Percy nel suo ufficio.
Era vero che non aveva chiesto di me ma mi ero stancato di restare allo scuro sulle cose che mi riguardavano.
Ero stanco, mi reggevo in piedi a malapena e il petto mi faceva malissimo, ma dovevo sapere.

Percy camminava al mio fianco con calma anche se voleva andare di corsa, letteralmente, sentivo la sua impazienza ad ondate.

Inoltre, quel vortice di energia che attirava e respingeva che sentivo intorno a lui stava aumentando e peggiorando. Mi sentivo letteralmente schiacciare dalla pressione.

Ovviamente il mio amico entrò senza troppi complimenti e...si bloccò, facendomi sbattere contro la sua schiena.
Feci giusto in tempo a spostarmi per vedere che cosa lo aveva bloccato che una specie di furia bionda gli saltò letteralmente al collo, aggrappandosi a lui anche con le gambe.
Percy scoppiò a ridere e le mise le mani sotto al sedere. All'improvviso l'oppressione scomparve, come se quella ragazza l'avesse fatta sparire con la sua sola presenza.
La bionda poi afferrò il viso del mio amico, che a proposito la guardava adorante, e gli stampò un bacio sulle labbra.

- Potevi anche avvisare - borbottò poi Percy mettendola giù.

- Non è così facile comunicare con te - gli rispose lei - E sapevi che stavamo arrivando -

Lei mi guardò per un attimo e poi si voltò verso la stanza dove, notai solo in quel momento, c'erano altre persone oltre alla McGranitt: un tipo dai capelli neri e lunghi fino alle spalle, aveva una maglia nera con un teschio disegnato e un giubbotto pesante sopra; al suo fianco un altro ragazzo riccio, dai capelli biondi e gli occhi azzurri, aveva una felpa e pantaloni corti pieni di tasche; poi c'era una ragazza dalla pelle un pò più scura degli altri, capelli ricci e neri e occhi...dorati?

Avevo l'impressione che fossero conoscenze di Percy...e non a caso, forse addirittura parenti vista...la bellezza sfacciata che emanavano. Persino quello moro con la pelle pallidissima e la faccia imbronciata era...più bello di tutti i ragazzi che erano ad Hogwarts.

Ma perché avevo quei pensieri ultimamente?
Non mi sentivo affatto fisicamente inferiore a quei tipi...no!

- Suppongo...siano tuoi amici - dissi guardando il mio amico.

Lui annuì e mise una mano dietro la schiena di quella che, vista la reazione, supponevo essere la ragazza, a quel punto.

- Lei è Annabeth, la mia ragazza - la presentò infatti - E loro sono Nico e Hazel, miei cugini, sono fratello e sorella se può interessarti, e Will Solace, il ragazzo di Nico -

Lo guardai a quella frase e Percy inarcò un sopracciglio. Non era scetticismo...mi sembrava molto della serie: non dire e fare cavolate.
Tenni per me i miei pensieri.

- Problemi? - chiese...Nico, da quello che avevo capito.

- Eh...no - dissi indietreggiando istintivamente.

- Nico...ricordi cosa ha detto Chirone di questi maghi? - lo bloccò il biondo.

- Io sono nato negli anni 70 e nemmeno Hazel ha nulla da dire. Non è colpa mia se sono rimasti all'età della pietra - rispose il moro.

- Ma nemmeno colpa loro però -

Nico sbuffò e poi guardò Percy.

- È questo tizio quello che dobbiamo proteggere? - gli chiese, piuttosto schifato anche.

- A quello penserò io. Ti ho fatto venire per un altro motivo. Questo posto pullula...di spettri - gli dissi - Dovresti occuparti di raccogliere prove e... -

- Sorvegliare...capito -

Guardai Percy confuso.
Che c'entravano i fantasmi della scuola?
Fortunatamente si degnò di darmi una spiegazione.

- Mh...Nico...dalle nostre parti è chiamato anche Ghost King - mi disse.

Re degli spettri?

- È il figlio del dio degli Inferi. Tra i suoi poteri c'è l'abilità di controllare i morti e i fantasmi a suo piacimento - continuò a spiegarmi - Loro...bè sono tutti semidei -

- E anche tu lo sei - disse Annabeth - E noi abbiamo la brutta abitudine di voler proteggere i nostri. È per questo che siamo qui -

Sinceramente non sapevo se sentirmi rassicurato da quell'affermazione o meno.
Anche dagli altri sentivo provenire una strana energia che non aveva nulla a che fare con quella dei maghi e...mi inquietava.

- Che c'è? - mi chiese Percy lasciando la sua ragazza.

- Scusa...è che... -

Non mi stavo sentendo affatto bene.
Barcollai e se non fosse stato per Percy mi sarei schiantato al suolo, invece lui mi accompagnò sul pavimento senza farmi sbattere.
Poi le cose si fecero molto confuse e persi sensi.

                               ***

Percy's pov

- Signor Malfoy! - esclamò la professoressa che fino a quel momento non aveva detto nulla.

- Percy cos'ha? - mi chiese Annabeth.

Draco era caduto a terra come una pera cotta e adesso era anche svenuto.

- La sua anima non è molto legata al corpo - decise di dire la sua Nico.

Avevo capito che Draco non gli stava affatto simpatico.
Intanto si era avvicinato anche Will...oh...

- La ferita! - esclamai - Solo ieri l'hanno pugnalato e...-

- In che senso? - sbottò Will.

- Gli hanno infilato un pugnale nel petto - precisai.

Will mi guardò scioccato poi prese a strappò tutto: giacca, maglia e camicia.
In effetti le bende erano totalmente macchiate di sangue.

- Ma che ti dice la testa? -

- Stava bene. Fino a poco fa - mi giustificai.

Evidentemente la ferita si era riaperta da poco e aveva deciso di perdere sangue tutto insieme.
Will strappò pure le bende.
Cacciò ago, filo, garze e boccette contenente liquidi di diversi colori.

- Aria grazie - mi disse.

Poi cominciò a cantare...




The Worst BodyguardWhere stories live. Discover now