CAPITOLO 51: aprirsi

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E io sceglierei te; in cento vite, in cento mondi, in qualsiasi versione della realtà, ti troverei e ti sceglierei.

<<Siamo sicuri che non vuoi portarmi in un posto e uccidermi?>> eravamo in viaggio da 15 minuti, Ciro non aveva voluto dirmi niente perché non voleva rovinare la sorpresa.

<<Ciùciù sta tranquil, ti piacerà un sacco>> appoggiai il gomito sul finestrino e guardai fuori con l'aria che mi muoveva i capelli. Poi mi girai per osservarlo, aveva la mano destra sul volante e metà braccio fuori con una sigaretta tra le dita.

Per tutto il viaggio Ciro si era subito i miei: "ma quanto manca? Siamo arrivati? Ma quanto ci mettiamo?" ma finalmente dopo mezz'ora eravamo arrivati a destinazione.

Uscimmo, feci per prendere le mie cose ma lui mi fermò dicendo:<<Amò faccio io>>

Mi prese poi per mano e mi portò davanti ad un Hotel, vidi dal cartello che era a 5 stelle.

<<Ciro ma noi dobbiamo entrare qui?>>
<<Eccert ciùciù, arò vuoi cuccà sennò?>> mi fece strada e io lo seguì stupita. Entrammo e wow! Era davvero grande e aggiungerei lussuoso.

Ci avvicinammo alla reception in cui c'era una bionda che appena aveva visto Ciro aveva spalancato la bocca, ok Elisa cerchiamo di contenerci.

<<Salve! Avete prenotato?>>
<<Si, mi da la chiave della nostra stanza?>>
<<Scusi mi può dire il suo nome?>>
<<Ciro Ricci>> rispose prontamente il mio fidanzato, nel sentire il suo cognome la bionda trasalì e gliela porse subito.

Prendemmo l'ascensore per poi arrivare alla nostra stanza, Ciro aprì la porta e.. accidenti! Era davvero bellissima, davanti al letto vi si trovava un piccolo tavolino poi verso destra c'era un bellissimo terrazzo che dava la vista sul mare.

<<Ciro ma è bellissima!>> <<Sono contento che ti piace, ma ora mettiti il costume>> lo guardai alzando un sopracciglio <<Ma dove andiamo?>><<Nun fa domande, è ancora presto, preparati e lo vedrai>> decisi di non dilungarmi oltre e di mettermelo

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<<Ciro ma è bellissima!>>
<<Sono contento che ti piace, ma ora mettiti il costume>> lo guardai alzando un sopracciglio
<<Ma dove andiamo?>>
<<Nun fa domande, è ancora presto, preparati e lo vedrai>> decisi di non dilungarmi oltre e di mettermelo.

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Inutile dire che ci trovavamo fra le onde del mare, Ciro mi aveva ricordato che mi ci voleva portare e così aveva fatto.

<<Non so che dire, sono stupita dal tuo gesto>> mi avvicinai a lui nuotando
<<E ccrè dubitavi di me?>> negai con la testa sorridendo e lo baciai, lui mi prese per i fianchi e approfondì leggermente.

<<Ja vie cà nuotiamo un po'>> il moro andò più in là, io lo raggiunsi andando anche sott'acqua ma poi dopo 2 minuti dissi:<<Ci piano però io qua non ci tocco!>>

Lui fece una risatina e mi prese la mano, io avvolsi le gambe intorno alla sua vita e continuammo, o meglio, continuò a nuotare.

Usciti dall'acqua ci mettemmo proprio davanti alla riva seduti sui nostri asciugamani.

<<Da piccolo venivo sempre qui>> iniziò a parlare dopo che ci eravamo un po' asciugati, io lo guardai e lo ascoltai
<<Ancora ero un bambino come gli altri, quando feci 8 anni però la mia vita cambiò, mio padre iniziò a spiegarmi quali fossero le regole del sistema>> mi stava parlando del suo passato, si stava aprendo con me e la cosa non mi poteva far più piacere.

<<A 9 anni non avevo in mano giocattoli normali come qualsiasi bambino della mia età aveva, no. Mi avevano dato per la prima volta una pistola>> abbassò la testa per poi continuare

<<Mio padre si è sempre concentrato solo su quello, non gliene fregava della nostra vita da bambini, della nostra tranquillità, ogni volta che non lo ascoltavo o robe simili mi dava come minimo 3 schiaffi e mi diceva che non contavo nulla>> gli appoggiai una mano sulla schiena

<<Mia mamma era diversa, ogni volta mi appoggiava sempre, mi aiutava e mi asciugava le lacrime che versavo, fino a quando me l'hanno portata via per colpa di uno stupido affare andato male>> vidi i suoi occhi farsi un po' lucidi

<<Se non te la senti non devi>> gli sussurai dolcemente avvicinandomi

<<Ogni volta che guardo il mare penso a lei, mi portava sempre per non farmi pensare più ai pensieri negativi che per la maggior parte me li metteva in testa mio padre>>

<<Anche se non è qui lei resterà sempre nel tuo cuore, quello è l'importante, sono sicura che vorrebbe vederti forte e soprattutto felice>>

<<Sai le saresti piaciuta tanto>> lo capì, Ciro per tutti era il boss stronzo, violento, senza emozioni ma in realtà, dentro di sè aveva bisogno di qualcuno che lo capiva, che riusciva a capire il suo dolore e tutto ciò che aveva passato.

<<Sicuramente le assomigliavi molto>> lui sorrise
<<Si, anche lei aveva i capelli e gli occhi neri, ma aveva un cuore d'oro a differenza di me>> gli presi le mani

<<Ehy, ascoltami, tu hai un cuore, solo che con quello che hai passato hai lasciato che il dolore lo schiacciasse, ma ce l'hai>>
<<Forse sei l'unica persona che l'ha notato in 17 anni della mia vita>>
<<Meglio tardi che mai no?>> sorridemmo insieme e lui mi attirò a se facendomi appoggiare la testa al suo petto

<<Sono proprio fortunato ad averti>> alzai il mento per guardarlo
<<Posso dire la stessa cosa anche io>>

SPAZIO AUTRICE
Ciao ragazzi, scusate l'attesa ma godetevi questo capitolo perché è uno dei miei preferiti!! Volevo ringraziarvi per il supporto inoltre manca sempre meno al 1 Febbraio, siete pronti?😍

M'ARREVOUT' O CORE // Ciro Ricci Where stories live. Discover now