13. FALSO

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pov federico:
ci prova ancora.
credevo che dopo essere stato denunciato per molestie i suoi animi si fossero placati ma evidentemente pare di no spero solo non si accanisca ancora di piu ora.
rimaniamo solo in tre senza compagno, io, nicola e una ragazza, sono sicuro che nicola non voglia lavorare con me anche perché sinceramente dopo quello che ho visto ieri sera sono ancora un po scioccato e spaventato.
"- siete dispari quindi rimane uno fuori che può farlo con me se gli va-" dice guardandomi insistentemente, vuole farlo con me così da poter stare a contatto con me.
"- lo fai con me federico?-" mi domanda il prof avvicinandosi molto, quasi facendo sfiorare i nostri corpi, non voglio che riaccada di nuovo.
"- no lui sta con me-" dice nicola nel silezio tombale della classe, tutti si girano compreso io, sono sorpreso dalla sua presa di posizione e con lo sguardo lo ringrazio andando accanto a lui.
il professore guarda male prima me e poi lui,
"- va bene-" dice secco tornando alla cattedra,
"- non dovevamo farlo assieme?-" domanda la ragazza rimasta da sola a lui.
"- no fallo da sola, non sei in grado? devo metterti insufficiente?-" domanda lui brusco, voleva solamente farlo con me ma lo avevo intuito, non gli è andata giù la denuncia e ora vorrà vendicarsi.
mi volto verso giorgio che subito mi conforta con il auo sguardo dolce ma ci leggo anche la sua rabbia, so bene che se ci riprovasse lui non farebbe nessun tipo di sconto.
mi volto verso nicola che mi sta osservando dall alto, "- grazie-" sussurro a corto di voce, lui non dice nulla ma continua ad osservarmi.
"- passeró fra i banchi a vedere come procedete-" dice lui, non si arrende, iniziamo a lavorare e noto come nicola molte volte si guardi in giro come per vedere dove si trovi il professore.
dobbiamo semplicemente riscrivere le formule sul quaderno e creare un miscuglio eterogeneo, non parliamo tra di noi ma seguiamo solo il procedimento quando lo vedo avvicinarsi a noi.
"- come va ragazzi?-" ci domanda con un falso sorriso quando lo sento venire da dietro e aderire completamente al mio corpo.
sento la sua voglia spingere contro il mio sedere e subito un conato mi risale in bocca ma a fermarlo sono le parole di nicola.
"- tutto bene, se non le dispiace dobbiamo finire quindi se può staccarsi da federico e se lo può lasciare andare-" dice lui e subito appena capisce che l ha sgamato si stacca da me facendo il finto tonto.
"- attento a come parli novellino-" dice guardando nicola in cagnesco, so bene che non vuole che nessuno si intrometta tra i suoi piani malvagi ma nicola non sembra farsi intimorire.
"- parlo a seconda di ciò che vedo-" dice lui, il prof non controbatte notando che tutta la classe ci sta osservando e continuiamo a lavorare.
"- che intenzioni hai?-" mi domanda nicola, mi volto verso di lui non capendo a cosa si stia riferendo,
"- in che senso?-" domando.
"- ti stava praticamente per scopare cinque minuti fa credo sia ovvio a cosa mi riferisca-" dice lui, lo guardo, sembra non so quasi proeccupato ma mi fa incazzare il fatto che parli e giudichi senza sapere nulla.
"- ma tu che ne sai di quello che ho fatto e che faccio? non ti impicciare-" dico io, "- non ci sarò sempre io o qualcun altro a tirarti fuori dai guai e vedi che se non li risolvi ti ci trovi fino al collo-" mi dice lui.
non rispondo e perfortuna dopo una mezzoretta finisce l ora, "- ma che è successo nell ore di biologia prima?-" domanda anna mettendosi di fianco a me mentre ci avviamo verso la sala da pranzo.
"- nulla di che tranquilla-" dico sorridente io mascherando la mia paura e stanchezza, mi volto e trovo giorgio e nicola fissarmi.
"- sembrava starti infastidendo-" mi dice, "- nono tutto apposto grazie-" dico sorridendole, lei ricambia per poi superarmi per andare a prendere i posti per il pranzo e mi supera anche nicola "- falso-" mi sussurra per poi seguire anna.
ci siamo seduti ad un tavolo e abbiamo preso il pranzo, la mia mente però continua a pensare a ciò che nicola mi ha detto prima; "falso".
quando però nicco cattura l attenzione di tutti,
"- che ne dite se ci andiamo a fare un giro oggi pomeriggio visto che ha finito di piovere?-" ci domanda, subito sto per dire che non posso siccome devo studiare ma giorgio mi precede.
"- fede non ci provare, per un pomeriggio non studi tanto rimani sempre bravo-" mi dice lui, guardo miki che mette le mani giunte per supplicarmi.
"- eddai vieni-" dice anche alex ricevendo occhiate da nicola, "- e va bene ma non torniamo troppo tardi-" dico io alzandomi.
"- dove vai?-" mi domanda ettore, "- vado a recuperare le cose nel laboratorio e torno, ci vediamo al cancello?-" domando, "- sisi-" mi dice nicco e cosi mi avvio.
arrivo e pare non esserci nessuno così raccatto le mie cose il più in fretta possibile quando sento delle mani stringermi i fianchi fino ad intrappolarmi al muro.
"- ti sei comportato male oggi-" mi sussura una voce, quella del professore, "- sai che non mi piace quando ti comporti male-" sussurra accarezzandomi la mandibola.
"- ancora non mi è andato giù il fatto che mi hai denunciato e guarda però ho vinto lo stesso io-" dice lui malignamente, ha sempre vinto lui e di colpo mi torna in mente quella sera.
dovevo ripulire la classe visto che tempo fa c era i turni di lavoro, erano le nove e avevo finito quando il professore di cui mi fidavo ciecamente mi ha incastrato.
con varie scuse è riuscito a mettermi a spalle al muro e ha potuto abusare di un ragazzino di 14 anni, mi ricordo tutto purtroppo di quelle ore di inferno e da quel giorno credo di non aver più sperato ne creduto nell amore.
"- sei cambiato e il tuo corpo con te, ora è più.. come dire.. da grande-" dice posandomi una mano sul sedere, subito sento le lacrime minacciare di uscire.
"- basta perfavore-" sussurro rimanendo immobile senza riuscirmi a muovere, "- devo fartela pagare in qualche modo per quello che mi hai fatto, stavi per farmi perdere il lavoro-" mi dice lui.
"- hai raccontato qualcosa a quel nuovo compagno?-" mi domanda lui, " -no-" sussurro stremato, "- meglio così, se dovessi farlo sai bene quello che faró con te e con questo amabile corpicino-" dice sorridendomi maliziosamente, sta per baciarmi quando qualcuno spalanca l aula della classe.

SPAZIO AUTRICE:
ragazsi la situazione si fa molto critica e come sempre mi trovo ad essere triste per il mio piccolo stre😭💜
spero vi piaccia, buonanotte🫶🏼🫶🏼

LA VITA NON È UNA SOLATempat cerita menjadi hidup. Temukan sekarang