1

131 11 5
                                    

-Centro protezione Omega, mi chiamo Annabeth, come posso aiutarla?

-Pronto? Agente Sheen, del dipartimento investigativo.

-Buongiorno agente, avete necessità per un intervento?

-Sì, ma non è per una segnalazione privata. Abbiamo appena portato a termine con successo un sopralluogo nel covo di uno spacciatore su cui stavamo indagando da un po' e... come dire...

-Mi faccia indovinare. Avete scoperto che era anche un pappone?

-Precisamente. Abbiamo prelevato tre Omega, maschi, con tratti asiatici, in stato di shock e probabile malnutrizione.

-Età?

-Sembrano essere poco più che ventenni.

-Dove si trovano ora?

-Li abbiamo portati... cosa... accidenti...

-Agente?

-Chiedo scusa, non... li abbiamo portati all'ospedale per assicurarci che non abbiamo... cosa diavolo sta succedendo?

-Agente? C'è qualcosa che non va?

-Accidenti... mandate qualcuno alla svelta, sta succedendo un casino qua... ah! Parlano a stento l'inglese! Serve qualcuno che possa tradurre!

-E che lingua parlano?

Agente?

Pronto?

Scarlett grugnì.

Serrando gli occhi, contò fino a dieci, perché se il signore anziano davanti a lei non avesse smesso di tirarle gomitate mentre si lamentava ad alta voce con la cassiera per non aver accettato la sua carta fedeltà scaduta, avrebbe abbandonato ogni suo buon principio umanitario.

Pazienza.

Calma e pazienza.

Doveva pensare a unicorni e pumpkin spice latte, o a quella torta al caramello salato che amava tanto e che si sarebbe potuta concedere una volta uscita di lì.

Inspirando a fondo, si concentrò sul picco di dolcezza che avrebbe colpito il suo palato, seguito dal retrogusto sapido. Immaginò la salsa accarezzarle la lingua, sciogliendosi lentamente mentre la crosta le dava un accenno di texture.

All I wanna do
Is see you turn into
A giant woman
A giant woman

Scarlett spalancò le palpebre. Alla velocità della luce, ficcò la mano nella grande, eccessivamente grande, borsa che portava appesa alla spalla. Aprì la tasca davanti. E la tasca dietro. E la tasca interna. E la tasca dello scomparto dove teneva gli assorbenti.

All I wanna do
Is help you turn into
A giant woman
A giant woman

Degli sguardi innervositi iniziavano lentamente a posarsi su di lei mentre ricominciava il giro delle tasche della borsa. Fu solo allora che si accorse della vibrazione che stava agitando la sua chiappa destra, perciò sfilò con rapidità il telefono che vi aveva inserito, per chissà quale motivo, e strisciò immediatamente il dito verso l'alto.

-Pronto?

-Scar? Ti disturbo?

Ah, non aveva neppure guardato il mittente. Lanciando uno sguardo attorno a sé, sull'uomo anziano che ancora si rifiutava di pagare perché la cassiera insisteva a non dargli lo sconto che gli spettava, sulla donna intenta a schiaffeggiare la mano del suo bambino in lacrime perché aveva tentato di infilarsi in tasca una barretta di cioccolato e sulla signora con il carrello carico fino al bordo che fissava la fila davanti a sé come se avesse potuto sparare raggi laser dagli occhi e incenerire ognuno dei presenti in un batter di ciglia, deglutì.

Vaniglia e caramello Where stories live. Discover now