Prologo.

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ATTENZIONE: I contenuti di questo libro sono frutto della mia immaginazione, i personaggi descritti non corrispondo caratterialmente(e in certi aspetti fisici) a quelli reali.Con questo mio scritto pubblicato non intendo offendere nessuno.Saranno presenti scene di bullismo e (non molti) insulti verso delle religioni e culture, quindi a chi da molto fastidio non legga.Saranno presenti scene di sesso(anche se so che le leggerete lo stesso, ma avverto comunque).Non accetto insulti verso le religioni indicate nella storia, chi comincerà ad insultarle verrà segnalato e bloccato.Buona lettura.



"Priya" mi richiama mio padre, lo guardo attentamente aspettando che continui "hai preparato tutto per domani?" mi domanda con voce seria.

Annuisco"sì, padre".

"Stai attenta e non fare brutte amicizie" mi avverte, annuisco di nuovo.

Me lo dice ogni volta, ogni volta che devo cominciare la scuola.Siamo andati a New York per un anno a causa del lavoro di mio padre, ma ora siamo tornati qui, a Stratford.

Sono contenta, perché lì non ho fatto molte amicizie -diciamo per niente- qui ho Emily, la mia migliore amica ed i miei genitori la approvano, non vedo l'ora di rivederla.

"Ho finito" dico "vado a dormire".

"Buonanotte" dice mia madre mentre mio padre mi rivolge un piccolo sorriso.

Mi alzo dalla mia sedia che fa un rumore stridolo quando la sposto.Attraverso il corridoio e arrivo in camera mia per poi chiudermi la porta alle spalle.

Mi spoglio dei miei vestiti lentamente osservando la mia figura allo specchio: le mie cosce sono leggermente più grosse, la mia pancia comincia a farsi vedere e un rotolo di grasso quando mi chino di lato si nota.Sono ingrassata, bene, ma cosa mi aspettavo stando a casa non facendo nulla e mangiando soltanto? Anche se non mi importa più di tanto, nessuno mi guarda in quel modo e nessuno mi vuole -anche se mi volesse, non potrò mai ricambiare- prendo il mio pigiama e lo indosso dopo essermi tolta il reggipetto.

Mi sdraio sul mio letto spegnendo la luce e mi guardo intorno, la mia camera è spoglia, nessun poster anche se vorrei metterne qualcuno o almeno qualche foto di famiglia e nessuna decorazione.

Mi giro su un fianco ripensando per la millionesima volta alla mia vita: estremamente noiosa e dovrei dire soffocante, loro mi soffocano, ho sedici anni eppure non li sento nemmeno.Mi fanno studiare quasi tutto il giorno "È per il tuo futuro" dicono "lascia stare quei adolescenti, si rovineranno e si ritroveranno con nulla in mano" imito la loro voce nella mia mente.

A volte mi viene voglia di scappare via, prendere i quattro stracci che ho e andare via, da loro e vivere la mia vita al meglio....ma mi hanno educato per sedici anni, non potrei mai farlo, avrei paura e non riesco a mentirgli o disobbedirli.

Domani devo tornare a scuola e sinceramente non ne ho molta voglia, molti/e mi prendono in giro a causa della mia religione o per la mia carnagione -poco più scura della loro-solamente per farsi due risate, il punto è che lo fanno per poi ridere e dirmi "scherzo" ed io non posso fare altro che alzare le spalle e rivolgere un sorriso.Poi ci sono quelli che non lo fanno per scherzare, ma per farmi del male, vedermi soffrire..li diverte questa cosa, li diverte ferirmi.

Sbuffo e chiudo gli occhi rifugiandomi in un mondo mio, senza i miei genitori e senza quei ragazzi troppo cresciuti fisicamente e poco sviluppati mentalmente.


Pov's Justin.

"Smettila Justin Drew" mi rimprovera di nuovo la donna che mi ha messo al mondo, faccio una smorfia sentendo il mio secondo nome "L'unica cosa che ti abbiamo chiesto è di andare bene a scuola, ti lasciamo fare tutto! persino questi sgradevoli ed indecenti aggeggi" tiro il mio piercing al labbro per non scoppiarle a ridere in faccia "e farti tatuare questi disegni" indica i miei tatuaggi, alzo gli occhi al cielo.

È qui davanti a me avvolta nel suo lungo abito da sera blu notte pronta ad andare ad una cena di lavoro con mio padre."Se non ti impegni di più e non la smetti di fare il bulletto, ti metterò in punizione" so cosa intende per punizione, mi radrizzo sulla sedia facendo sparire il mio sorrisetto divertito.

"Cosa? nono" scuoto la testa "non potete tagliarmi i ponti".

"E ti scordi la macchina" aggiunge, che ancora non mi fanno usare -aggiungo io-.

"Ho ricevuto il messaggio" distolgo lo sguardo per incontrare quello di mia sorella ferma sullo stipite della porta con le braccia incrociate e uno sguardo di delusione dipinto sul suo volto.Abbasso la mano alzandole il medio per non far vedere a mia madre ciò che stavo facendo, do un ultima occhiata e lei scuote la testa andandosene.

"Posso andare ora?" chiedo.

"Vai, domani hai scuola e vedi di far pensare ai tuoi professori che hai cambiato atteggiamento quest'estate" mi alzo dalla sedia in cui mi ha fatto sedere per quasi un'ora e le do le spalle andando verso le scale.

"Rompipalle" borbotto salendo.

"Che hai detto?" grida.

"Niente!" urlai a mia volta raggiungendo la mia camera entrandoci per poi chiuderla alle mie spalle.Chiudo gli occhi sospirando, è così fastidiosa.

"Perché ci hai messo tanto?" mi chiede la rossa venendo verso di me, la guardo con indosso solo dei leggins e una maglietta molto scollata che mette in risalto il suo seno prosperoso.Mi mordo il labbro mentre lei fa passare le sue mani sul mio petto.

"Mia madre" dico "e la scuola".

"Capisco" ride "menomale che ho finito" sussurra sulle mie labbra e posso sentire l'odore di alcool uscire dalla sua bocca.

Mi spinge lentamente fino a far aderire la mia schiena al muro.È più grande di me, ha finito il liceo-mentre io sono ancora al terzo anno- ma non è andata all'università.

Fa scorrere le sue mani sotto la mia maglietta mentre io continuo ad osservare il suo seno e poi le sue labbra su cui fa passare lentamente la lingua per bagnarle, dio se è sexy.
"Mi eccitano così tanto questi piercing"sussura avvicinando le sue labbra alle mie mentre prendo il suo sedere tra la mani stringendolo.

"C'è mia sorella in camera sua, quindi non urlare" sussurro prima di riattaccare le mie labbra alle sue e camminare verso il letto.

S/A.

Ehy,questa non è la mia prima storiaa.È la terza dopo Sei la mia droga un vero disastro dato che è stata la prima.E I love your mysterious di cui sono molto soddisfatta :).
Parlando della storia,il capitolo è corto perché ho solo voluto introdurvi la vita dei personaggi e il loro carattere più o meno.Questa storia voglio farla diversa dalle altre di questo genere.Beh dalla trama avrete capito che a lui succederà qualcosa...ma lei?.
Come possono due mondi così diversi provare qualcosa l'un l'altra?.
Sarà una specie di Romeo e Giulietta solo che non ci sarà nessuna Giulietta per il nostro Romeo.
Hahahah non so se mi sono spiegata.
Ditemi cosa ne pensate :)

United.Where stories live. Discover now