Lost in the Fire - Toji Fushiguro

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La musica rimbombava nel locale a luci rosse più famoso di Tokyo, mentre una decina di donne bellissime erano intente a ballare in modo sensuale sulle note di quella canzone; chi su una sedia, chi su un palo, mentre alcune gironzolavano intorno agli spettatori inscenando una danza sensuale e provocatoria, incantando tutti quegli uomini e facendoli cadere ai propri piedi.

La canzone stava per terminare, e con essa anche il turno di quelle ballerine.
T/N si trovava nei camerini, intenta a prepararsi per entrare in scena nel prossimo turno. Indossava un completino che lasciava ben poco all'immaginazione, i capelli le ricadevano leggeri sulle spalle mentre le autoreggenti che aveva messo con i tacchi a spillo la rendevano più alta e slanciata, dandole un'aria sensuale ma non volgare.
La donna lavorava come ballerina in quel locale da un paio di anni, non era di certo il lavoro della sua vita ma le servivano i soldi per potersi permettere l'università e per poter pagare l'affitto del suo piccolo monolocale insieme a tutte le altre spese. Non era felice di ciò che faceva per vivere ma in cuor suo sapeva che sarebbe terminato tutto quando si sarebbe laureata da lì a pochi mesi.

Di solito non era mai agitata prima di un'esibizione, nonostante non le facesse piacere esibirsi quasi tutte le sere per quegli uomini viscidi che non avevano altro pensiero se non quello di immaginare quelle donne senza veli, non avrebbe mai permesso a nessuno di toccarla senza il suo consenso, e non concedeva incontri o spettacoli privati a nessuno. Quella sera però la donna era agitata, mentre osservava la sua immagine allo specchio prese a toccarsi i capelli in modo agitato mentre la sua gamba sinistra non la smetteva di muoversi all'impazzata.
La sua agitazione aveva un nome specifico: Toji Fushiguro.

Lo aveva intravisto di sfuggita al bancone del bar mentre entrava nei camerini per potersi cambiare e il cuore le si era fermato per un attimo. Quell'uomo era stato il suo pensiero fisso negli ultimi mesi, nonostante avesse fatto di tutto per toglierselo dalla testa.
Si erano conosciuti proprio in quel locale circa un anno prima, Toji era rimasto affascinato dalla donna ma, a differenza degli altri uomini presenti nel locale, non aveva cercato di corteggiarla in modo assillante e invasivo, anzi tutt'altro. Nonostante Toji avesse sempre avuto un caratteraccio e pretendeva nella vita che ogni cosa che desiderasse dovesse diventare sua, aveva approcciato T/N in maniera diversa. Aveva iniziato con offrile da bere senza impegno, solo se avesse voluto lei, poi dopo un po' di tempo quegli incontri dopo il turno di lavoro della donna erano diventati una routine; lui veniva a vederla e dopo passavano ore intere a chiacchierare come se si conoscessero da una vita, per lei era diventato anche meno pesante lavorare in quel posto perché sapeva che ci fosse lui tra il pubblico, che veniva per vedere solo lei. Con il tempo i due avevano iniziato a frequentarsi, fino a diventare una coppia. Lui non era il tipo di uomo che le regalava fiori o che la portava a cena fuori tutte le sere e lei non era il tipo di donna che adorava il suo uomo qualsiasi cosa facesse, erano unici a modo loro e andava bene così. 

T/N si innamorò ben presto di Toji, ma non ebbe mai l'occasione di dirglielo. Il lavoro pericoloso dell'uomo era il grande ostacolo nella loro relazione; la donna era a conoscenza che Toji uccidesse gli stregoni del Jujutsu per mestiere, di come era stato maltrattato ed esiliato dalla nobile famiglia degli Zen'in e del fatto che avesse avuto una moglie e un figlio prima di lei, ma non riusciva ad accettare che si esponesse così tanto e che si ostinasse a continuare a fare quella vita precaria e quel lavoro pericoloso.

L'ultima volta che si erano visti avevano litigato proprio per questo motivo; l'uomo sarebbe dovuto partire a breve per un incarico più pericoloso del solito, dove si sarebbe inevitabilmente scontrato con lo stregone possessore dei Sei Occhi, Satoru Gojo. T/N era tremendamente preoccupata per l'uomo che aveva intenzione di buttarsi a capofitto in quella missione suicida, mentre Toji non voleva in alcun modo sentire ragioni, così l'aveva allontanata. Quella sera del loro ultimo incontro le aveva detto delle cose bruttissime, di cui si era pentito subito dopo ma non aveva mai più avuto occasione di scusarsi. Le aveva detto che per lui T/N era stato solo un giocattolino con cui spassarsela, che la loro storia non significava nulla e che non sarebbero mai potuti essere una vera coppia. Le aveva spezzato il cuore, la donna aveva sofferto tanto a causa di quelle bruttissime parole. Da quel giorno non si erano più né visti né sentiti; l'uomo era partito per quella missione assurda che tra pedinamenti e ricerche su Gojo sarebbe durata qualche mese, mentre la donna continuava a vivere la sua vita precaria cercando di andare avanti e di dimenticarsi dell'uomo. Ma non ci era riuscita, non poteva riuscirci perché nonostante tutto continuava ad amare Toji, e il fatto che non sapesse neanche se fosse vivo la tormentava giorno e notte; ma doveva essere forte e provare, per quanto fosse possibile, ad andare avanti senza di lui.

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