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Holden P.O.V.

Ho passato tutta la mattinata a lezione, preparando i brani della puntata. Sono anche tornato a casa per mangiare, sono ritornato in studio e ora che sono le sette e mezza finalmente capisco cosa mi sta turbando da stamattina.

Non ho proprio visto Alice e mi fa così strano non battibeccare con lei per le cose più stupide. Proprio con l'intenzione di andarle a dare fastidio, la vado a cercare. Trovo però la sua camera chiusa a chiave e la cosa mi fa preoccupare all'istante.

"Non ha fatto entrare nessuno, non ha nemmeno mangiato a pranzo"

Mi avvisa Chiara, ma è così ovvio che stessi cercando lei?

"Come mai?"

Al momento questo brutto presentimento mi angoscia così tanto lo stomaco che non mi importa di essere stato sgamato così facilmente.

"Deve stare a riposo almeno due o tre giorni. Ha preso una brutta caduta nel passo a due con Nicholas"

Mi si sbarrano gli occhi al racconto. So quanto in questo momento stia male, sapendo quanto ci tenga a lavorare e a ed essere sempre in forma.

Più volte la siamo dovuti andare a riprendere dalla sala dove si era chiusa per far venire alla perfezione il pezzo assegnatole.

"Sono convinta che se vai tu apre"

Mi lascia così la bionda, facendo nascere spontaneamente un sorriso sul mio volto. Non devo darmi tante arie, l'avrà detto solo perché sono l'ultima speranza.

Busso con la nocca sulla porta, ma non ricevo nessuna risposta.

"Sono io, Joseph"

"Vattene, non ho voglia di sentire nessuno"

"Non fare la bambina"

So che provocarla è l'unico modo per ricevere una reazione, non a caso la sento sbottare da dietro una porta.

"Non sono una bambina, coglione"

"Oh si che lo sei, solo i bambini si chiudono in camera a fare i capricci"

"Giuro che apro solo per spaccarti la faccia"

"Fallo dai, voglio vedere che sai fare"

Mi sentirei infantile in un qualsiasi altro contesto, ma sto imparando grazie alla bionda che non c'è sempre bisogno di essere maturi e saggi. Ci sta ogni tanto ritornare infantili e soprattutto ci sta se almeno così riesco a farla uscire dalla camera.

Alla fine apre e forse avrei preferito che non lo avesse fatto. Ha tutto il trucco colato e le scie di lacrime ancora visibili sulle guance rosse.

È bellissima.

Ma è soprattutto distrutta. Lo si capisce da come non si cura di farsi vedere così da me o da qualsiasi altra persona.

"Entra prima che ti chiuda la porta in faccia"

Mi minaccia quando mi vede imbambolato a fissarla. Subito mi butto come una balena sul suo letto aprendo le braccia per farmi stringere dal suo corpo minuto.

Mi ignora palesemente andando in bagno a struccarsi. Decido di seguirla e di stringerla da dietro, senza avere nessuna reazione.

Mentre butta l'ennesimo dischetto, finalmente inizia a parlare.

"Rischio uno stop di venti giorni, che qui dentro vuol dire troppo. Appena il dottore decreterà la gravità della contusione si deciderà"

È apatica mentre parla come se non avesse realizzato o semplicemente come se la situazione fosse esterna a se.

Le lascio un bacio tra i capelli continuando a guardare il suo riflesso allo specchio.

"E se non è grave?"

"Due giorni di stop e tutore per aiutare i movimenti"

"Allora tra due giorni ritorni più forte di prima, fidati del maestro"

La vedo accennare un sorriso e questo vale per me più di un primo posto.

"Comunque io sono appena tornato, sto morendo di fame mi fai compagnia?"

Lei scuote la testa.

"Dai io ti ho aspettato l'altra volta"

"Nessuno te l'aveva chiesto Joseph"

Nonostante sappia che il suo rispondere male è solo un sistema di difesa, la prendo a male. Quando entro in confidenza con le persone inizio a rivelare il mio essere molto permaloso.

"Va beh, ma io te lo sto chiedendo"

"E io ti sto dicendo che non ciò voglia"

"Fai come vuoi allora"

Decido di andarmene veramente, non posso mica a mettermi a pregare le persone per passare del tempo assieme.

Alice P.O.V.

Appena Holden lascia la camera sospiro ributtandomi sul letto. Ho paura al solo avvicinarmi al cibo in questo momento. So che finirebbe con un'abbuffata e il seguente vomito per senso di colpa.

Ho sempre sfogato male le emozioni negative o con scatti di rabbia o con abbuffate che non mi posso permettere.

Devo mantenere una linea perfetta per continuare a danzare e non voglio nemmeno apparire ridicola agli occhi di tutta italia, quindi è meglio che sto distante dal cibo in questo caso.

Mi dispiace aver risposto male a Joseph, ma allo stesso tempo sono felice di averlo fatto.

Perché tra tutti solo lui è riuscito a convincermi ad aprire la porta? Ci sono persone qui dentro con cui ho un legame più stretto, ma che mi hanno soltanto fatto innervosire di più.

Mentre mi perdo nei miei pensieri sento una mano accarezzarmi dolcemente i capelli. Sono troppo stanca per aprire gli occhi, ma poco dopo capisco di chi si tratta.

"Dai fammi spazio, dormiamo un po' ti va?"

È Francesco, quello che mi sta per cingere i fianchi mentre prendiamo sonno.

𝒪𝓅𝓅𝑜𝓈𝒾𝓉𝑒 - HoldenUnde poveștirile trăiesc. Descoperă acum