19-giovane e bello

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Sono sdraiata nel mio letto, stamattina sono stata dimessa, non ho più infermiere intorno a me, flebo e pessimo cippo, penso a tutto quello che è successo ieri sera, Damon ieri sera mi ha dato il suo sangue per guarirmi più velocemente, i punti fanno male anche se mi hanno dato una medicina per calmare il dolore, capisco perfettamente la situazione di Stefan, so che non poteva essere lì a causa del sangue e questo, non mi fa stare male o altro, perché so che sarebbe stato lì.

<<sto bene mamma, il dottore te l'ha già detto>> le dico mentre mi sistema i cuscini. <<non devi parlarne con papà>>

<<deve sapere che hai dei punti al polso e all'addome, non è cosa da niente>> sbuffo, non mi piacciono queste tensioni e mia madre non può accorgersi che sto guarendo più velocemente del normale.

<<non posso credere che non sia stato lì, Matt è fatto molto male da quando Tyler ha baciato sua madre, situazione di forte ubriachezza, e ieri sera l'ha cacciata di casa>> la guardo stupita. <<questa situazione è una delle quali che succedono quando sei ubriaco e non puoi ricordare>>

<<il tavolo della cucina è pieno dei preparativi di scuse da parte di Tyler e della sua famiglia, dolci di ogni tipo>> aggiunge mia madre e io annuisco, spero che ci siano i muffin alla banana. <<hanno pagato la fattura medica anche se ho insistito affinché non lo facessero>>

<<so che non era loro intenzione ferirmi, ma quello che succede ad entrambi e in qualche modo travolgente e io voglio solo riposare>> mia madre mi bacia la fronte.

<<riposa tesoro, sarò in salotto>> annuisco e se ne va.

Faccio un sospiro, ho preso le medicine, quindi cominciano a fare effetto e mi addormento velocemente.

Dopo un paio di ore apro gli occhi per le sette, sento la gola che si graffia, aggrotto la fronte quando vedo un'ombra il lontananza.

<<mamma?>> sussulto quando vedo Stefan. <<ehi>> tolgo le coperte e mi siedo.

<<Cami non->> lo interrompo abbracciandolo.

<<sto bene, ieri sera Damon mi ha dato il suo sangue, non fa più male>> si aggrappa a me e sento la sua paura e il suo sollievo tra le sue braccia.

<<mi dispiace di non essere stato al tuo fianco Cami, in ospedale, tenendoti la mano e facendoti sentire la mia presenza>>

<<no Stefan...ti capisco. Va tutto bene?>> si separa da me e si passa una mano tra i capelli.

<<no>> risponde e abbassa la testa.

<<parlami>> si gira a guardarmi e i suoi occhi si cristallizzano, si siede sul mio letto. <<Stefan, parla con me>> dico preoccupata.

<<ho fatto davvero fatica a controllarmi ieri sera e funzionava, funzionava, ma...poi sono andato nel patio per vedere se eri lì e ho visto il tuo sangue per terra e la sensazione che ho provato quando ero vicino, mi ha ucciso dentro. Mi ha fatto odiare me stesso>>

<<cos'è successo?>> chiedo preoccupata.

<<il tizio del parcheggio, volevo nutrirmi di lui, ci ho messo tutta la mia volontà per non farlo, e questo perché ti ho vista>> aggrotto la fronte. <<ti stavano portando in barella con la maschera per l'ossigeno, ero più distratto dalla per sentire i paramedici dire che stavi bene>>

<<non lo hai fatto, Stefan>>

<<no, ma volevo>> abbasso la testa e lui fa lo stesso, appoggiandoci sopra le mani. <<Camille, io...mi sta scoppiando la testa, mi sento come se la mia pelle fosse in fiamme, dentro di me sento una fame che non sentivo da tempo, che non ho mai sentito in vita mia, e penso solo che ti ho promesso che non ti avrei mai nascosto nulla, per questo te lo sto dicendo>>

𝐃𝐄𝐒𝐓𝐈𝐍𝐘-stefan salvatore¹✔︎Where stories live. Discover now