1

108 7 3
                                    

LEGGETE IL CAPITOLO PRIMA CHE HO SPIEGATO IL QUIRK
Mi scuso in anticipo se i tempi verbali non sono esattamente corretti ma faccio veramente schifo in grammatica. qua si capisce che non frequento il classico o qualunque altra scuola. (chimico biologico💪)

Aprii piano piano gli occhi a modo che si adattassero alla luce, a svegliarmi ci fu il suono fastidioso di quella sveglia che segnava le 7:00. Controvoglia mi alzai, e scesi a fare colazione "buongiorno Paco" sorrisi quando vidi il mio cagnolino venire verso di me scodinzolando, mi inginocchiai davanti a Paco e iniziai a riempirlo di coccole. Poi mi accorsi che mia madre era dietro di me "hai proprio un bel coraggio a salutare prima Paco e poi me" disse, seguita da una risata calorosa, io mi avvicinai e le stampai un bacio in fronte "pensavo che eri a lavoro quando sono a casa tu non ci sei mai oramai ci sentiamo solo per telefono" dissi preparandomi del caffè, "hai ragione, ma sai com'è il mio lavoro sono sempre occupata a volte finisco per dormire in agenzia" rispose non levando i gli occhi di dosso. Io gli sorrisi e tra una chiacchera e l'altra, dopo aver finito colazione ed essermi messa la divisa mi avviai verso la mia scuola la yuuei.

Durante il tragitto da casa mia alla yuuei continuavo a pensare alle lettere che mi sarebbero arrivate questa mattina a scuola siccome i famosi tirocigni ci sarebbero stati da li a breve.
Dopo essermi fatta notare al festival sportivo arrivando seconda, credevo che almeno un eroe tra i primi 10 si sarebbe proposto di avermi come stagista.

Mi blocco letteralmente davanti ai cancelli della yuuei, mi tocca veramente entrare? Si, mi sa di sì, nonostante non ho per niente voglia di seguire le lezioni, oggi era veramente una giornata noiosa, niente potenziamenti del quirk o prove pratiche solo teoria.

Appena arrivai davanti la mia classe feci un respiro profondo ed entrai. Subito Mina mi saltò addosso.
Mina: "t/n!! Quante lettere hai avutooo te?? !" per poco non caddi. "buongiorno anche a te Mina, fammi appoggiare la cartella e poi le guardo subito" dissi sorridendo.

Appena arrivata al mio posto, sotto gli occhi di Mina, appoggiai lo zaino atterra e mi accomodai sulla sedia, presi un bel respiro e iniziai a sfogliare una a una, cercando quella che mi avrebbe incuriosito di più, c'erano 4 richieste da eroi tra i primi 10.
Sono veramente tante richieste, un po' me lo aspettavo ma la scelta è veramente dura.
Mina: "quante richieste t/n, dimmi quale pensi di accettare?!" bella domanda pensai.
T/n: "ci devo ragionare su, tanto è tra circa una settimana che iniziano i tirocigni, e io posso decidere questi 3 giorni e dare una risposta il quarto, giusto?"
Mina: "Certo che puoi, fammi sapere cosa decidi alla fine"

sinceramente non mi attirava nessuna di quelle richieste, tutti quirk veramente lontani dal mio, non sapevo se mi sarei trovata bene con loro, con i loro quirk piuttosto. Ma rimandai i miei pensieri alla fine delle lezioni quando vidi il sacco a pelo del prof Aizawa entrare in classe.

Finalmente era suonata la campanella della fine delle lezioni, e come sempre mi avviai al mio ristorantino in cui offrono alette di pollo e cibo da sgranocchiare appena dopo scuola.
Era quasi buio, di solito ci andavo con Mina ma questa volta era dovuta tornare subito a casa per un impegno improvviso così mi feci tutta la strada da sola.

Appena arrivai il signore dietro al bancone mi urlò "t/n che bello vederti! Prendi il solito!?" mi conosceva troppo bene "certo" gli sorrisi mentre mi spostati una ciocca di capelli dietro l'orecchio.
In questo ristorante veniamo sempre io e Mina dopo scuola e poi torniamo a casa insieme, oramai conosciamo pure il proprietario di questo posto. Seduta al solito tavolo vicino la vetrata mi guardai intorno, una signora anziana, un uomo sulla quarantina, e un ragazzo vicino al mio tavolo con le ali simili a quelle di un pollo,
oggi stranamente non conoscevo nessuno, questo locale è talmente imboscato e piccolo che pochi ci vengono e di solito gli conosciamo ben tutti io e Mina. Invece questa volta è diverso.

Quando mi servirono, thè e alette di pollo entrò un uomo apparentemente sulla trentina, barcollava si vedeva che aveva bevuto, feci finta di niente e iniziai a sgranocchiare le mie alette di pollo mentre guardavo fuori dalla vetrata.
L'uomo si trascinó fino a sedersi vicino a me, io invece continuai a mangiare. Finché sta lì zitto e buono e non mi crea problemi non mi fa ne caldo ne freddo ma certo che è veramente difficile mangiare sentendo tutto quell'odore di alcool, ogni volta che si muove mi arriva un colpo d'aria che sa di whisky.
"lo sai che sei veramente bella" disse l'ubriaco afferrandomi una ciocca di capelli e girandosela tra le dita che schifo. "non toccarmi, ha bevuto se ne dovrebbe andare a casa" gli risposi togliendoli la ciocca di capelli dalle mani e allontanandomi di più finendo quasi attaccata alla vetrata.
L'uomo mise la mano nel mio piatto e mi afferrò un'aletta di pollo "se vuoi che vada a casa potresti accompagnarmi e magari fermarti da me la notte" mi guardò masticando a bocca aperta l'aletta che poco prima era nel mio piatto io invece lo guardai schifata ma prima che potessi rispondere o reagire l'uomo mise le sue mani tra i miei capelli come se mi stesse per baciare, gli tira una secca gomitata nello stomaco e l'uomo si piegó, subito, cercai di alzarmi e andarmene ma lui si girò di scatto con la mano alzata verso di me e prima che potessi reagire chiusi gli occhi di scatto...

Aspettai ma non arrivò da parte sua né una sberla, né un pugno, nulla che mi aspettavo. Aprii piano gli occhi che prima tenevo serrati.

Vidi il ragazzo che era nel tavolo vicino, quello con le ali da pollo, tenere saldamente il polso dell'uomo ancora alzato in aria.
"ha detto che non la devi toccare, vattene"

I due si continuarono a fissare per quella che sembrava un infinità di tempo e poi l'ubriaco si alzò e uscì dal ristorante.

sotto la mia ala (hawks x Reader) Where stories live. Discover now