Prologo

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Benvenut* nel mondo di Esther e Christian, dove anche l'anima più oscura ha la possibilità di trovare la sua luce ❤️‍🩹


Ad A.,
se avessi avuto l'amore che meritavi
probabilmente saresti ancora qui.

ESTHER POV

Un mese prima, 27 Luglio

Un mese prima, 27 Luglio

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Sola. Svuotata.
Dovrei esssere incazzata, triste, disperata.
Dovrei provare qualcosa ma niente.
Non sento niente.

I miei piedi sembrano aver deciso da soli quale strada imboccare dell'immensa Manhattan mentre la mia mente ripercorre le ultime ore della giornata per punirmi.

O forse solo per accendere qualcosa dentro di me.

La chiamata.
La voce spezzata di mia nonna.
Le lacrime.
Lo sguardo freddo di mio padre.
Il senso di colpa.
La rabbia.
La paura.
La morte di mia madre.
E ora, il vuoto più totale.

Potrebbero accoltellarmi ora, mentre mi addentro nel South Side, e non sentirei nulla se non un enorme sollievo.
Me l'hanno portata via, hanno portato via tutto ciò che c'era di buono nella mia vita.

Penso si chiami apatia, la totale assenza di emozioni. Non voglio riaccendermi, il dolore mi investirebbe e non riuscirei a sopportarlo. Voglio rimanere così, per sempre. Sospesa nel vuoto all'interno di un limbo impenetrabile che mi protegge dalla distruzione di ogni molecola del mio essere.

Ho sempre vissuto intensamente le emozioni, non mi sono mai tirata indietro. Spesso facendomi anche carico di quelle degli altri.
Ma, questa volta, sento che non ce la farò.
Non posso sopportare la sua assenza.

Un'insegna al neon attira la mia attenzione, forse mi sono addentrata un po' troppo nella parte proibita della città, quella che, i genitori, ti vietano tassativamente di frequentare

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Un'insegna al neon attira la mia attenzione, forse mi sono addentrata un po' troppo nella parte proibita della città, quella che, i genitori, ti vietano tassativamente di frequentare. Ma io i genitori non li ho più, quindi faccio ciò che mi pare.

MOY SVETWhere stories live. Discover now