Cap.2

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8:15
<Oh cazzo è sempre in ritardo> sbuffai.
Il tabacchino era ancora chiuso e così tutti i giorni.
Non era proprio una tabaccheria ma come un "combini",avete presente quelli asiatici? Solo che questo non era aperto proprio 24 ore su 24. Vendeva di tutto, e avevo bisogno di prendere le sigarette e qualcosa da mangiare.
Presi l'ultima sigaretta nella speranza che aprisse presto perché non potevo farne a meno, ero molto nervosa. Ovviamente mi ricordai di nuovo di aver dimenticato l'accendino ed imprecai di nuovo contro me stessa per essere così stupida.
<Hai bisogno di qualcosa?> sentii una voce provenire dalla mia destra. Con ancora la sigaretta tra le labbra vidi il ragazzo di prima, alto e biondo.
<Ci si rivede> dissi.
Il ragazzo frugò con la mano dentro alle tasche dei pantaloni porgendomi di nuovo il suo accendino nero con una fiamma rossa ricamata sopra.
Lo usai e glielo ridiedi, il ragazzo aveva un sorriso strano sulla faccia ed io avevo paura fosse lì solo per farmi qualche dispetto, registrare tutto e avere una scusa in più per essere presa per il culo da tutti.
Non volevo dire nulla, mi appoggiai al muro della tabaccheria e aspirai il fumo che mi inebriava le narici, quasi bruciandole e questo mi rendeva viva.
<Allora? come si dice?> disse il tipo ancora con quel sorriso in faccia.
<Grazie?> risposi io storcendo le sopracciglia.
<Non dovresti essere a scuola?> continuai, volevo assolutamente rimanere da sola.
<Potrei farti la stessa domanda> ribattè lui quasi per provocarmi.
<Tsz..> sorrisi.
<Quindi che ci fai qui? aspetti disperata, come me, che apra?> disse con aria scherzosa indicando la porta di vetro vicino a noi.
<Perspicace>
<Beh se non ti va di parlare bastava dirlo> disse guardandomi negli occhi, sembrava scocciato.
<Se sei qui per prendermi per il culo e umiliarmi con tutta la scuola> aspirai <bastava dirlo> continuai giocando con il fumo grigio.
<Perché dovrei? non mi fanno ridere queste cose>
<Stavi con quel gruppetto stamattina, è ovvio che sei qui per questo> dissi gesticolando
<Non è ovvio, io non sono come loro>
<Mh.. vediamo. Sei popolare, sei intelligente, sei simpatico, bello>
<AHHH quindi mi trovi pure bello??> disse battendo le mani
<Si speraci, sai cosa intendevo. Rimane il fatto che non ti credo>
<Vabbò, come vuoi.>
In quel momento arrivò il tipo del negozio, così potemmo entrare. Io mi dirisi a prendere le mie cose, un tramezzino prosciutto e formaggio e uno bresaola e verdure, un succo di frutta.
<vedo che anche a te piacciono i tramezzini eh> disse il ragazzo spuntandomi da dietro le spalle.
<mh mh> risposi, poi feci per pagare e il ragazzo disse <ci si vede allora> agitando la mano e sorridendo.
Io accennai un "si" mezzo svogliato, non credo che ci riparlerò. Quel tipo è strano e continua a sorridere, è un po' inquietante.

Uscendo vidi Angela dall'altra parte della strada che stava andando al nostro parchetto, quello dove andavamo sempre da piccole.
La raggiunsi e ci sedemmo su un tavolino da picnic.
Angela è la mia sorellastra, mia madre aveva divorziato da mio padre ed io avevo deciso di andare con lei. Aveva trovato un altro uomo che a me piaceva, e lui aveva già Angela. Non siamo davvero sorelle, non di sangue ma per me lo è lo stesso.
Mia madre mi lascio 2 anni fa, è stato un colpo duro per me e lo è ancora. Avevo 17 anni quindi essendo ancora minorenne dovetti tornare da mio padre. Lo odiavo era dir poco. Una persona con la mentalità chiusa e che non sa esprimersi come una persona normale senza urlare. Voleva sempre avere ragione e la maggior parte delle volte era ubriaco. In più si faceva cacciare sempre da lavoro quindi non avevamo neanche soldi. Non vedevo l'ora di trovare un lavoro per potermene andare.

<Guarda che ti ho visto che eri con uno> disse Angela ridendo e mi diede un colpetto sulla spalla.
<mh? io?> dissi <È uno della mia scuola, non so neanche come si chiama> continuai addentando la colazione
<se se.. non ti credo> Rispose lei.
<Non lo so è stato strano.>
<Racconta dai>


CIAO CHE NE PENSATE? SCUSATE IL RITARDO.

Fairy tale- Mew& Matthew Amici23Where stories live. Discover now