Fairy tale- Mew& Matthew Amici23

Cap.3

<Guarda che ti ho visto che eri con uno> disse Angela ridendo e mi diede un colpetto sulla spalla.
<mh? io?> dissi <È uno della mia scuola, non so neanche come si chiama> continuai addentando la colazione
<se se.. non ti credo> Rispose lei.
<Non lo so è stato strano.>
<Racconta dai>

<sinceramente non so che dirti, stamattina gli ho chiesto l'accendino e l'ho incontrato prima mentre aspettavo> alzai le spalle e sbuffai.
<ti sembra carino?> domandò lei.
<è un ragazzo normale per me, a scuola è molto popolare però, da quello che ho sentito molte gli vanno dietro> risposi, era vero.
<Tu compresa?> scherzò
<Dai non fare la scema> le diedi un colpetto
<Lo sai che li tutti mi vedono come una troia e poi lui non mi piace quindi smettila di parlare di questo> dissi e lei annui, magari si era arresa.
<Tu invece? come va con la tua conquista?>
<Sarah? tutto okay>
(NON È UNA SHIP SEMPLICEMENTE MI SERVIVA UN NOME A TEMA)
<che avete fatto ieri> domandai io.
<un giro> rispose lei nascondendo un sorriso da furbetta.
<un giro cioè avete fatto cose da lelle o?> ci risi su prendendola in giro. Io sono bisex e di conseguenza supporto tutti al massimo.
<In realtà non abbiamo fatto niente, lo sai che non mi sento ancora pronta.. la cosa però mi spaventa perché sicuramente lei ha già esperienza> disse mentre il suo viso si spegne dall'ansia.
Io le risposi di stare tranquilla e che non dovrebbe preoccuparsi di questo. Infondo se Sarah non la capisce è lei a perderci.
Parlammo del più e del meno ancora per un oretta finché poi non facemmo una passeggiata per il parco.

12:00
Cercai le chiavi di casa ma venni preceduta da mio "padre" che mi aprì la porta.
<Sei già qui? Io lo sapevo che non eri andata a scuola! Fai schifo proprio come tua madre> sbraitò lui.
Strinsi i pugni nella mano, un fuoco iniziava a bruciare dentro di me dalla rabbia.
<Cosa c'entra mamma ora?> risposi fulminandolo con lo sguardo.
<NON SAPETE FARE NIENTE! MI AVETE DELUSO ENTRAMBE PRIMA LEI E ORA TU SEI UNA BUONA A NULLA> disse sbattendo la porta di casa.
<Ah si? e cosa ti avrebbe fatto lei?> risposi.
<MI AVETE ABBANDONATO DA SOLO COME UN CANE>
<E qual'è il problema? Mamma non ti amava più e tu non facevi che trattarci male. Ti rode perché non avevi più nessuno che ti facesse la spesa? il bucato? il pranzo e la cena? Non funziona così, hai 50 anni dovresti anche saperti fare le cose da solo.>
<SI È COSÌ. Ho sposato tua madre perché un uomo ha bisogno di una donna che lo assecondi e che si occupi della casa. E TU NON SAI FARE NEANCHE QUESTO> Disse e prese tra le mani una bottiglia di vetro per minacciarmi.

Avevo solo paura mi potesse fare qualcosa, i suoi occhi azzurri erano diabolici e pieni di rabbia. Gli tremavano le mani e puzzava di birra.
<Sei un pezzo di merda> dissi sputando fuori tutta la mia ira e corsi in camera mia chiudendomi dentro.

Continuò a urlarmi addosso cose che non capivo, avevo la mente annebbiata e mi scendevano gocce dagli occhi bagnandomi la maglia.
Iniziò a girarmi la testa e mi fischiavano le orecchie.
Stava per tornarmi un attacco di panico.
Respiravo a fatica e mi sentivo chiudere la gola, come se qualcuno cercasse di soffocarmi.
La vista iniziava ad essere più debole ma piano piano riuscii a stendermi sul letto per riposarmi un attimo con gli occhi chiusi.
Cercai di calmarmi controllando il respiro e fortunatamente dopo qualche minuto tutto tornò alla normalità.

*Tiiin* suonò il telefono, mi allungai e vidi una notifica da instagram. Un tale Matthew.ro mi aveva invito la richiesta. Curiosa aprii l'app e vidi che si trattava di quel tipo strano, quello dell'accendino.

Serial killer? Di chi? Delle ragazzine 14enni della nostra scuola?

CIAO RAGA COME STATE? SPERO TUTTO BENE. SECONDO VOI COSA SUCCEDERÀ???
CHE NE PENSATE?