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Audaces fortuna iuvat:

La fortuna aiuta gli audaci

T/n's pov:

Stupida,stupida,stupida.

Ecco cosa mi ripeteva il mio cervello all'infinito,come avevo potuto lasciare la moto dietro quel gamestop per tutto questo tempo?

Per di più adesso ci trovavamo in questa situazione di merda e in qualche modo ci saremmo dovuti sbarazzare dei poliziotti che ci avevano circondato con le volanti e che si stavano avvicinando sempre di più a noi.

Qualche minuto prima avevo infilato una pistola nella tasca di Baji,stando attenta a non farmi vedere e gli rivolsi uno sguardo veloce.

<<Che cazzo facciamo?Non possiamo sparargli>> bisbigliò Keisuke abbassandosi leggermente alla mia altezza.

<<Tranquillo Baji-kun, qualcun altro lo farà al posto nostro>> risposi con nonchalance.

Tirai fuori il telefono sperando mi avesse risposto o,come minimo, avesse visualizzato il messaggio ma nessuna delle due opzioni fu quella giusta; finché non mi arrivò una chiamata,portai il telefono al cuore con fare teatrale e tirai un sospiro di sollievo.

Sono in debito con te,Hanma-san.

Spinsi il tasto verde così che la chiamata potesse avere inizio,fregandomene dei poliziotti che avanzavano e minacciavano di tenere le mani in alto.

Portai il cellulare all'orecchio e sorrisi al suono di Hanma e Kazutora che ridevano come due matti:<<Allora?>> dissi io ridendo tra me e me.

<<T/n-chan preparati ad una bella sorpresa>> urlò Hanemiya,con fare goliardico,dall'altra parte del telefono e senza darmi il tempo di rispondere chiuse la chiamata.

<<T/n che facciamo>> ribadì Keisuke posizionandosi davanti a me e guardandomi dritto negli occhi.

Boccheggiai,nel tentativo di dargli una risposta immediata quando,di colpo, un boato inaspettato ci raggiunse e vidi Hanma,Kazutora e Kaede in testa ad un'orda enorme di motociclisti.

Quel pomeriggio,fino alla sera,fu un vero disastro.
L'intera Valhalla aveva bloccato tutte le strade e i vicoletti di Tokyo,impedendo alle macchine e ai pedoni,terrorizzati,di passare.

Girai la testa di lato,per vedere cosa mi stesse circondando in quel momento,ma avevo la vista offuscata e non riuscivo a capire chi fossero quelle figure sfocate che si scontravano tra loro.

Vidi una di loro avvicinarsi a passo lento e deciso verso di me,non riuscii a riconoscerla,provai ad alzare la testa per analizzare meglio la persona che si trovava davanti a me ma fu tutto inutile a causa della botta che avevo dato poco prima sul cemento del marciapiede.

Balbettai qualcosa di cui non ricordavo una singola parola,non ottenni una risposta ma venni presa in braccio da qualcuno e in seguito portata nel casinò della Valhalla

L'ultima cosa che ricordo,per ovvi motivi, sono le volanti della polizia che prendevano fuoco mentre l'incendio prendeva sempre più piede nell'intera Shibuya.

L'odore di fumo mi solleticava il naso e mi faceva lacrimare gli occhi perciò li chiusi e in poco tempo,meno di quanto pensassi,mi ritrovai distesa sul divanetto del piccolo ufficio.

<<Merda>> imprecai a bassa voce mentre mi toccavo la testa,sentii qualcosa bagnarmi le dita e per questo le guardai attentamente.

Quando la vista tornò sufficientemente chiara e nitida notai delle macchie rosse rivestirmi la pelle delle dita,così come i vestiti e i capelli.

Tatuaggi:un amore pericoloso •Baji Keisuke x reader•Where stories live. Discover now