CAPITOLO 36

975 42 30
                                    

È normale provare sensazioni contrastanti? La paura si mescola all'amore, in modo così prepotente che vengo scombussolata.
Non ricordo quando ci siamo messi a letto, non ricordo i nostri momenti, ma i suoi baci, le sue carezze e le sue attenzioni sono impresse nella mia mente.

Il suo volto tranquillo e addormentato mi fa sorridere, è così sereno e spensierato. Non mi lascia, il suo braccio pieno d'inchiostro mi avvolge la vita, tenendomi stretta a lui. Il suo profumo è ancora avvolto nel mio.

Le coperte coprono il mio corpo nudo, al caldo. Non so che ore sono, non so nemmeno quanto tempo passa, resto solo lì ad ammirarlo.

Le sue labbra rosee, le sue guance poco arrossate, forse per il calore, e il suo fiato che esce lieve, sfiorandomi la pelle. Non voglio svegliarlo, voglio che quel momento sia magico.

Il mio cuore salta un battito quando apre lentamente gli occhi, due fessure sottili, mi incanta quei due smeraldi verdi. Le sue labbra si trasformano in un piccolo sorriso, la sua voce risuona roca e assonnata.

«Buongiorno» una parole, mille emozioni.
«Buongiorno» rispondo dolcemente.
Mi accarezza la guancia, per poi stiracchiarsi. Sento le coperte spostarsi insieme a lui.
«Sono le 13.00» uno sbadiglio smezza la sua frase.

Mi meraviglio per il tempo passato a dormire, ma in quel momento non ci do peso. Abbiamo dormito insieme, io e lui. Di nuovo.

Mi perdo nei miei pensieri, solo per qualche secondo.
A risvegliarmi è il campanello, qualcuno suona ripetutamente. Sebastian rotea gli occhi, la sua espressione mi fa divertire.

Si alza dal letto, prendendo da un cassetto dei boxer e una semplice tuta grigia. Li indossa e io lo seguo con lo sguardo. «Metti questa» mi lancia la sua camicia.

Mi alzo a mia volta e indosso i miei slip, non so come ci siano arrivati lì, ma non mi faccio altre domande.
Abbottono la camicia e quando ho finito seguo Sebastian lungo il corridoio.

Si gira e i suoi occhi mi scrutano per qualche secondo. «Sei bellissima» mi sorride, avvicinandosi.
La camicia mi arriva fin poco sopra alle ginocchia.
Il campanello spezza nuovamente il silenzio tra di noi.

Lo vedo sbuffare e dirigendosi verso la porta. Lo seguo restando però sulle scale, curiosa di vedere chi è.
«Auguri!!» La voce di Ludwig risuona nella stanza, allegra e divertita. Sebastian resta immobile mentre il suo amico lo abbraccia.

Sorrido a quella scena, sono totalmente opposti.
Sebastian ha i capelli neri, viso serio e calmo, mentre Ludwig ha i capelli biondi, viso allegro e vivace.
«Ludwig non lasciarmi indietro» protesta una voce femminile.

Isolde fa il suo ingresso nella casa, il suo sguardo mi cerca e quando mi trova sorride in modo soddisfatto.
I suoi occhi luccicano. «Sapevo di trovarti qua» dice con aria divertita.

Sebastian e Ludwig si siedono sul divano.
«Vedo che vi siete appena svegliati» Sebastian lo guarda male, come per riprendere il tono ironico dell'amico.
Isolde mi guarda, prima di spostarci verso il divano.

«Quindi, cosa farai oggi?» si mette più comodo sul divano. «Nulla, come al solito» gli lascia un veloce sguardo, prima di sospirare.
«Devi festeggiare, Sebastian» insiste Ludwig.

Alza le spalle, «Non ho voglia» I suoi occhi si posano momentaneamente su di me.

.

Dopo quel momento, decido di tornare a casa. Fortunatamente, Isolde e Ludwig si offrono di riaccompagnarmi. Salgo di sopra e mi preparo, decido di tenere la camicia di Sebastian.
Lego i capelli per stare più comoda e scendo di sotto.

More Than Bruises.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora