Avrei navigato in eterno sull'incertezza
ma vedo terra
mi trascina la corrente
sulla tua sponda
sarei stata pronta a galleggiare
in eterno
ad ammirare da lontano l'Eden
eppure
le mie gambe stanche poseranno sul terreno solido
e la mia gola secca potrà dissetarsi alla sorgente
ma tremo della paura di vivere
ma tremo della paura di amare
ero pronta ad affogare qui
quale coraggio serve ora per salvarsi
e concepire questa nuova realtà
ad un passo dalla salvezza dell'anima
le mie onde del -ti voglio-
mi porteranno a te
cado sulle ginocchia
ora come, cosa?
Mi spaventa la felicità?
Mi spaventa che la realtà non sia all'altezza della poesia?
Mi spaventa l'amore che mi rende misera, fuori controllo?
Il desiderio mi ha ubriacata
la sua soddisfazione sembra un miraggio
che anche se reale bramo di evitare
per paura
per codardia
