Ch. 60 :Insieme, lontani

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«La distanza e la gelosia deformano la percezione dei sentimenti.»
MASSIMO GRAMELLINI

Poggio gli avambracci sul cornicione, sollevo il mento e allungo il viso in direzione dei tiepidi raggi di sole che illuminano tutto il parco dell' università. 

Respiro a fondo l'aria fredda di questa mattina invernale che sa stranamente di primavera e mi fa sentire diverso. Ho lasciato Lex che stava tornando da sua zia e ho guidato fin qui con la testa vuota e il cuore che esplodeva. 

Le scie bianche tagliano il cielo e si riflettono nel grande fiume che ci divide dall'altra sponda. 

Mi è sempre piaciuta questa terrazza, da quando ho iniziato a studiare al Mit, ho corrotto Betty, la custode, a darmi le chiavi per rifugiarmi qui. Mi ricorda il Sunset lake, anche se ci sono solo alti palazzi a specchiarsi nelle acque scure e non la nostra piccola chiesa azzurra. 

Ci devo portare Lex appena sarà tornata. 

Estraggo il pacchetto dalla tasca è mi accendo una sigaretta. 

Quasi non ci credo che stiamo insieme. 

-Ero sicura di trovarti qui! - 

Butto fuori il fumo senza voltarmi. 

-Ti ho aspettato stamattina. - 

Hanna mi affianca sporgendosi oltre il parapetto. I sottili capelli biondi si alzano nel vento e il suo sorriso dona altra luce a questa terrazza che sovrasta il corpo centrale dell'istituto. 

-Gli altri sono tutti in palestra ad allenarsi! Ben è da ieri che ti riempie di messaggi e si lamenta che lo ignori. Te lo ricordi che dopo domani avete la partita contro Portland, vero?- Mi osserva in attesa di una risposta. 

-Se ti devo dire la verità, non me ne frega piú un cazzo. 

Mi studia sorpresa -Deduco che con Alexis vada bene.- sogghigna riprendendo a guardare nella mia stessa direzione. 

-E tu… ora te la fai con faccia da schiaffi? - faccio un altro tiro e inclino l'angolo della bocca.

-È serio, a quanto pare.- Si stringe nel golfino rosa peloso tirato fino alla punta delle dita. 

-In realtà avevamo iniziato a frequentarci, dopo che mi hai spinto a vedere quel tuo compagno di corso.-

Da quando?? 

Mi giro perplesso. 

L'idiota si é presentato durante l’appuntamento esclamando:” Lei può uscire solo con quelli della squadra di football!”- Imita la voce di Luis saltellando da un piede all'altro come uno scimpanzé. 

Me lo immagino!

-Ovviamente il tizio si è volatilizzato ma io non ci ho più visto. Mi sono messa a strillare che ero già uscita con ogni membro della squadra e che non poteva continuare cosí. - Appoggia il mento sui palmi e rabbrividisce forse per la temperatura. 

-Come se nulla fosse, ha detto:” Con me non sei mai uscita!” - Solleva le spalle. - Ed eccoci qui. - 

Finalmente quel coglione si è deciso!

-Quindi era colpa tua, se per un mese mi è toccato dormire da Ben! Eri tu quella per cui non lasciava la stanza per giorni! - 

Arriccia il naso, un po’ imbarazzata. 

-Ma… - faccio una pausa, cercando di calcolare quanto tempo è passato. 

- L’altro giorno, dava spettacolo facendo il cretino con qualunque ragazza gli capitasse!- Aggrotto la fronte, scrutandola in attesa di una spiegazione che mi convinca a non spaccare la faccia al mio migliore amico. 

REFLEXED [Concluso In Revisione] Where stories live. Discover now