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Kayra si sentì pervadere dall'emozione mentre la gabbia delle tigri veniva aperta.
Quel giorno avrebbe trovato la sua tigre, il suo Animale-Totem che l'avrebbe affiancata ed aiutata nei giorni a venire.
Una delle tigri era ben riconoscibile per il suo manto più scuro rispetto a quello delle altre. Kayra rabbrividì nel vederla: era una Tigre Swalhossjiana, una razza di tigre caratterizzata dal temperamento aggressivo e testardo.
Sperò che non fosse quella la sua tigre.

Il Capotribù Zakhar delle Tigri, al centro della Piazza Principale, richiamò le tigri sollevando il suo bastone.
Gli animali, ruggendo, si lanciarono nella piazza, raggiungendo Kayra. La ragazza era al bordo della piazza, attendeva che una delle tigri si avvicinasse a lei, scegliendola come Compagna SemiUmana.

La Tigre Swalhossjiana sbadigliò, mettendo in mostra le sue letali zanne gocciolanti di saliva, sulle quali passò la lunga lingua rosea.
I suoi occhi famelici si soffermarono sulla ragazza.
In quel momento Kayra comprese che quel giorno, il giorno che sarebbe dovuto essere quello della sua Sacra Cerimonia, si sarebbe mutato nel giorno in cui la ragazza avrebbe smesso di vivere.

O almeno, se non fosse stato per Ashlin.

La Tigre Swalhossjiana, con un ruggito spaventoso, si precipitò a grandi falcate verso Kayra.
Fece scattare le sue fauci a pochi millimetri dalla ragazza, che riuscì a sfuggirle balzano agilmente all'indietro.
Ma sapeva che non sarebbe riuscita ad evitarla ancora.

La Tribù delle Tigri al completo osservava la scena senza aiutarla.

La Tigre la colpì di striscio, facendola cadere su un fianco. Terrorizzata, Kayra strisciò all'indietro, preparandosi al peggio.

Poi, tutto intorno a loro si fermò.

Il possente felino scoprì le zanne e sollevò una zampa, per darle il colpo decisivo, quando un'altra tigre si scagliò sulla Swalhossjiana, assestandole un poderoso colpo al fianco.
Ashlin.

Kayra aveva conosciuto la tigre anni prima, quando lei era solo una bambina e Ashlin una giovane cucciola. Quest'ultima era figlia di Luj, la tigre della madre di Kayra, Yas.
Mentre Yasmine e il suo Animale-Totem si esercitavano nel combattimento, spesso le due piccole giocavano assieme, imitando i rispettivi genitori.
Era credenza popolare, però, che i bambini non dovessero affezionarsi alle tigri prima della Sacra Cerimonia, o questo avrebbe influito negativamente sul rapporto uomo-animale che si sarebbe creato successivamente, come punizione inviatagli dagli Spiriti Guardiani per essersi permessi di scegliere il compagno animale.
Nonostante le critiche dei compagni di Tribù, niente aveva avuto effetto sul comportamento di Yas, che aveva continuato imperterrita a rafforzare il legame che si stava forgiando tra sua figlia e Ashlin, un legame tanto profondo da far invidia anche a chi, come la maggior parte della Tribù, era a tutti gli effetti legato con una tigre, secondo le leggi della Sacra Cerimonia.
Un giorno, però, mentre le due giocavano, Ashlin aveva ferito Kayra senza volerlo - tutt'ora, a distanza di dieci anni, la ragazza ne riportava la cicatrice - e l'avvenimento aveva suscitato negli abitanti delle Terre delle Tigri un profondo sconvolgimento: secondo Shivani, la saggia sciamana delle Tigri, quello era stato un avvertimento da parte degli Spiriti della Natura. Questa volta, la notizia colpì anche Yas, che si lasciò persuadere a tal punto da proibire alla figlia il rapporto con la tigre.
Da quel giorno Ashlin aveva vissuto emarginata dal resto della Tribù, allontanata sia dalle persone che dalle altre tigri.
Kayra non avrebbe mai dimenticato la paura negli occhi dell'amica a quattro zampe quando era stata portata via da lei; la tigre aveva cercato di raggiungerla disperatamente, grattando con le zampe nella terra mentre due uomini la trascinavano lontano afferrandola per la corda che le avevano messo attorno al collo proprio per portarla via. L'unica speranza che avevano di tornare insieme era nella Sacra Cerimonia: solo se Ashlin sarebbe stata scelta dagli Spiriti degli Elementi le due amiche avrebbero potuto stare insieme.
Aiuto, sembravano voler dire i suoi strazianti ruggiti. Aiutami, non voglio andarmene!
Ma Kayra non aveva potuto fare altro se non guardarla andare via lentamente, piangendo e gridando il suo nome, seguito da una raffica di strattoni alla gonna di Yas - che assisteva alla scena al suo fianco - e di domande quali «Dove la stanno portando?», «Le faranno del male?», ricevendo in risposta solo silenzio.
Per dieci anni Kayra ogni notte aveva temuto che le fosse successo qualcosa.
Per dieci anni aveva trascorso notti insonni con il ruggito di Ashlin nelle orecchie e l'immagine del suo sguardo implorante negli occhi.

Wilderness | A Shadow In The Hearts Of WarriorsWhere stories live. Discover now