𝟭𝟳. 𝘁𝗵𝗲 𝗽𝗿𝗼𝗺𝗶𝘀𝗲

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Prostrati ai piedi del grande drago di pietra, il Septon pronunciò a gran voce "Popolo della Vecchia Valyria, nobili e guerrieri, siamo qui oggi per unire in matrimonio due anime destinate a governare, in un futuro prossimo, con fuoco e sangue

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Prostrati ai piedi del grande drago di pietra, il Septon pronunciò a gran voce "Popolo della Vecchia Valyria, nobili e guerrieri, siamo qui oggi per unire in matrimonio due anime destinate a governare, in un futuro prossimo, con fuoco e sangue. Rhaella Targaryen e Aemond Targaryen, avvicinatevi"

Sobbalzai quando sentii la mano calda di Aemond scivolare improvvisamente nella mia. Temetti di avere una visione, temetti di essere scoperta sotto gli occhi di tutta Westeros. Quando ciò però non accadde, lo osservai brevemente, e con un sospiro di sollievo ricambiai la sua stretta. Un sorriso gli increspò le labbra, e così, infondendoci coraggio a vicenda, ci rialzammo. "Rhaella, figlia di Rhaenyra Targaryen, principessa di roccia del drago, accetti Aemond Targaryen come tuo legittimo sposo? Prometti di amarlo, onorarlo e sostenerlo nei giorni di gioia e di tristezza, nella salute e nella malattia, fino alla fine dei tuoi giorni?"

Tentennai soltanto per qualche secondo. Pensai a tutti quelli che sarebbero potuti morire per colpa della guerra, pensai alla mia famiglia, pensai al mondo che conoscevo e che temevo di non rivedere mai più. E mi resi conto di aver preso la decisione il giorno stesso in cui Viserys mi aveva pregato di avvicinarmi allo zio. "Lo prometto," pronunciai ferma.

"Aemond, figlio di Viserys I Targaryen e Alicent Hightower, accetti Rhaella Targaryen come tua legittima sposa? Prometti di amarla, onorarla e sostenerla nei giorni di gioia e tristezza, nella salute e nella malattia, fino alla fine dei tuoi giorni?" Lo zio lambì la mia pelle con il polpastrello, replicando un secco "Lo prometto" Il Septon, con soddisfazione in volto, riprese parola. "Allora, con il potere conferitomi dagli dei antichi e nuovi, vi dichiaro marito e moglie. Possano i vostri draghi vegliare su di voi e la vostra unione portare prosperità e forza ai Sette Regni"

❝🐞🐉❞

Dopo la cerimonia, i festeggiamenti si spostarono alla fortezza rossa. I nobili più prestigiosi si riunirono nella sala del trono, mentre gli altri si godettero il banchetto nei cortili e nelle sale minori. Tutto si era svolto esattamente come avevo previsto, nonostante il chiaro malcontento sui volti dei Verdi. Ora, da coppia a tutti gli effetti, eravamo costretti a fingere che quel legame fosse voluto dall'amore, e non dalla politica. Mi domandai ininterrottamente perché quel giorno le visioni non si fossero palesate: la nostre mani si erano toccate innumerevoli volte, persino mentre ci dirigevamo verso la nostra tavola per il pranzo e per il brindisi, pelle contro pelle, non avevo visto o sentito niente.

"Vi prego, un brindisi."

Prima che potessimo sedere, infatti, Tyland Lannister ci aveva raggiunti con una coppa di vino ed un sorriso affascinante dipinto sulle labbra sottili. Gemello di Jason Lannister, egli era noto come Mastro delle Navi, nel consiglio di Viserys. Prima che mia madre si maritasse con Laenor, infatti, i due fratelli si erano contesi la sua mano, venendo successivamente scartati. Tyland aveva una chioma dorata e un paio di occhi verde smeraldo, assolutamente ipnotici. "Principessa Rhaella, lasciate che vi faccia le mie congratulazioni ed esprima la mia gioia nel vedervi così radiosa!" esclamò, suscitando un guizzo fugace ed impercettibile sul volto di Aemond, che per fortuna riuscii a notare. Il leone afferrò la mia mano e ne baciò il dorso. "Ti ringrazio Ser." replicai con un sorriso.

"Ser Lannister," incalzò Aemond, con dispetto. "Non vedo vostro fratello importunare le dame. L'avete lasciato a Castel Granito?" Scioccata, mi voltai nella sua direzione soltanto per scoprire una risata abbandonargli le labbra. Tyland non si lasciò intimorire, e dopo un sorriso di cortesia, innalzò la coppa nella nostra direzione "Avrà pur preso esempio da qualcuno"

I due esplosero in risate fragorose, dopodiché, si abbracciarono sotto i miei occhi stralunati. Mi ricordavano due vecchi amici che non si vedevano da tempo, e forse, notando la chiara confusione sul mio volto, Tyland si premurò di rendermi partecipe con una delucidazione. "Io e il Principe Aemond siamo molto amici, Principessa. Potreste non saperlo, ma abbiamo spesso passato del tempo insieme"

"Oh," fu l'unica cosa che riuscii a replicare.

"Le vostre nozze sono state inaspettate, devo ammetterlo" continuò il leone, prendendo un doveroso sorso di vino. Quell'affermazione non passò certo inosservata alle nostre orecchie: era ovvio che la gente si fosse fatta delle domande. Perché celebrare un matrimonio così insolito alla vicina caduta del Re? Forse quello che destava confusione era proprio il fatto che per lungo tempo, io e lo zio avessimo condiviso pressoché astio e rancore, durante quegli anni. "Per caso l'amore è sbocciato all'improvviso?" ci punzecchiò. E se da una parte avrei voluto sotterrarmi, dall'altra ero curiosa di scoprire cosa avrebbe risposto Aemond. Fasciato in quell'abito perfetto, l'argenteo si lasciò scappare un ghigno. "Chiunque sposerebbe una fanciulla graziosa come Rhaella, non ne convieni?"

𝐃𝐑𝐀𝐆𝐎𝐍𝐒 𝐊𝐈𝐍𝐆𝐃𝐎𝐌 [𝐀𝐞𝐦𝐨𝐧𝐝 𝐓𝐚𝐫𝐠𝐚𝐫𝐲𝐞𝐧]Where stories live. Discover now