𝟮𝟮. 𝗽𝗮𝘀𝘀 𝗷𝘂𝗱𝗴𝗲𝗺𝗲𝗻𝘁

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 Fuoco e fiamme divampavano tutt'attorno

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Fuoco e fiamme divampavano tutt'attorno. Soltanto che questa volta non sembravano aver pietà di me, ustionandomi la pelle e bruciando la mia carne senza remore. Tentavo di urlare, di dimenarmi, ma il corpo era bloccato da una forza superiore che non ero in grado di controllare. Il dolore era fortissimo, mi toglieva il respiro.

Mi svegliai di soprassalto, piegandomi in due a corto di fiato, mentre la testa martellava incessantemente. Ero così spaventata che in un primo momento non mi accorsi di avere la mano intrappolata in una calda e familiare carezza. "Oh, Issa byka qēlos..*" bisbigliò addolorata la voce sottile di mia madre, proveniente dal mio capezzale. Rhaenyra mi stringeva con delicatezza con le sue mani morbide, adornate di anelli.  - Mia piccola stella*

"Madre?" replicai confusa e con gli occhi acquosi.  Ella mi guardò, annuendo brevemente. 

"Stai bene? Tuo padre..lui..quando ti ha vista non ha creduto ai propri occhi. Sono anni che temo ti strappino dalle mie braccia," La delizia tremò a quella constatazione, ma cercò in tutti i modi di non crollare davanti a me. "Sapevo che l'ennesimo attacco avrebbe colpito un altro dei miei figli, ma non volevo essere io a dare inizio alla ribellione.."

"Adesso so, madre." la interruppi gentilmente, increspando le labbra secche in un sorriso sghembo, ma che sperai la rassicurasse. " So ogni cosa. So che il fuoco mi protegge, e che Otto Hightower è il responsabile del tentato omicidio di Lucerys. Possiamo dimostrarlo," Ma Rhaenyra scosse la testa. "Con la corte in subbuglio e la vicina caduta di mio padre..dubito che ascolteranno le nostre parole. Negheranno, come hanno sempre fatto."

 Dopodiché, passi pesanti fecero il loro ingresso nelle camere. Senza alcun preavviso, infatti, la figura alta e snella di Aemond Targaryen si palesò davanti a me. "Che cosa ci fai tu qui?" mia madre scattò in piedi furibonda. Se lei avesse saputo che in realtà egli avesse tentato, ancor prima di Otto, di togliermi la vita la nostra notte di nozze, lo avrebbe ucciso davanti ai miei occhi. "Rhaella è mia moglie. Sono accorso quanto prima" rispose lo zio, lanciandomi uno sguardo preoccupato. Tuttavia non compresi. Il nostro matrimonio era soltanto una facciata, quindi perché preoccuparsi improvvisamente per me? E nel frattempo, nella mia testa ribadii: Perché preoccuparsi per la mia vita se il primo ad attentarvi era stato proprio lui?

Mia madre lo fronteggiò con coraggio. "Io non mi fido di te. Non mi fido della tua famiglia, e tantomeno di tua madre. Perché sei qui?" ripeté ancor più duramente. Aemond non ci girò intorno. "Non amo tua figlia, è vero. Ma il dovere e quel poco di affetto che mi lega a lei mi ha spinto ad accertarmi che stesse bene. Mi è giunta voce che qualcuno abbia attentato alla sua vita, sulla collina di Visenya-"

"E perché non smettiamo di mulinare intorno alla questione? Perché non pronunci il suo nome?" si intromise un'altra voce, quella di mio padre. Daemon era zuppo d'acqua, dalla testa ai piedi: probabilmente era tornato dal fondo delle pulci. Infatti, la nostra fazione si era guadagnata il seguito necessario per poter vincere un'ipotetico assalto alla Fortezza. Aemond si voltò nella sua direzione con sguardo gelido. "Daemon," pronunciò, quasi a sfidarlo. La Canaglia strinse i pugni e fece per avanzare verso di lui, ma lo interruppi bruscamente. Non volevo si ripetesse l'episodio del naso rotto e sanguinante di anni addietro. "No, Kepa. Non ne vale la pena." risposi. "Lasciatemi sola con lui, così che io possa parlargli" 

Mio padre mi fulminò, contrario alla mia proposta. Ma non obbiettò, e dopo aver lanciato un cenno a mia madre, entrambi uscirono dalle camere, lasciando a Aemond la possibilità di avvicinarsi a me. Mi misi a sedere e gli feci spazio al mio capezzale, in attesa di udire una qualche scusa da parte sua che tuttavia non sarebbe mai arrivata. "Ho fallito la notte di nozze.." cominciò Aemond, schiarendosi la gola. "E mio nonno ha ben pensato di prendere le redini in mano." Increspai la fronte. "Perché mi dici questo? So già come stanno le cose.. Anzi, spiegami perché avete così tanta voglia di sbarazzarvi di me!"

Il Guercio scosse la testa con incredulità, come se stesse parlando con una bambina e non con sua moglie. "Dovresti saperlo, Rhaella. Loro hanno paura di te."

𝐃𝐑𝐀𝐆𝐎𝐍𝐒 𝐊𝐈𝐍𝐆𝐃𝐎𝐌 [𝐀𝐞𝐦𝐨𝐧𝐝 𝐓𝐚𝐫𝐠𝐚𝐫𝐲𝐞𝐧]Where stories live. Discover now