𝐃𝐑𝐀𝐆𝐎𝐍𝐒 𝐊𝐈𝐍𝐆𝐃𝐎𝐌 [𝐀𝐞𝐦𝐨𝐧𝐝 𝐓𝐚𝐫𝐠𝐚𝐫𝐲𝐞𝐧]

𝗮𝗰𝘁 𝗶𝘃

Rhaella Targaryen si piegò in due dal dolore. In una frazione di secondo, le sue urla strazianti invasero la Sala del Trono, mescolandosi al ruggito di Vaessia, che là fuori da qualche parte, aveva percepito tutto.

L'aria nella sala, invece, si era come ghiacciata nel tempo. Nessuno riuscì a muovere un muscolo, nemmeno Aemond, che rimase pietrificato come una statua: costretti ad assistervi impotenti, la giovane corvina crollò tra le braccia di sua madre la Regina, - l'unica accorsa - zuppa di sangue, con gli occhi ricolmi di lacrime. "Il sogno di Viserys.." borbottò delirante la Principessa, mentre una goccia di sudore le solcava la guancia. "Ziry iksos daor kesīr, Ziry iksos daor kesīr*" - Non c'è più, non c'è più*

Quel trauma improvviso che Rhaella dovette affrontare, schiaffeggiò la dignità di Alicent, che tempo addietro aveva aspramente criticato la stirpe di Rhaenyra ancor prima di conoscerla. Vedere in prima persona, assistere senza poter muovere un dito  alla perdita di un figlio, la fece sentire una sciocca. Alicent desiderò perfino di essere punita. Si coprì la bocca con una mano, nel tentativo di soffocare un singhiozzo.

"Ser Harrold!" esclamò la Regina angosciata, mentre Rhaella si agitava tra le sue braccia. La guardia giunse in fretta, ma dovette frenare i suoi passi e deglutire a vuoto quando notò la pozza di sangue che si era allargata ai piedi della Principessa. "Maestro Gerardys!" ordinò Rhaenyra "chiama Maestro Gerardys!" Poi lo sguardo della Regina tornò su sua figlia. "Ziry iksos daor jēda syt se jaes hen morghon*"  - Non è ancora giunto il momento per il Dio della Morte*

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La vita di Rhaella cambia drasticamente dopo il giorno dell'incoronazione di sua madre. Tutto le sembra spento, la vita le scivola tra le dita e la felicità che un tempo sembrava donarle conforto, non l'aggrada più. L'ultimo atto del racconto affronta i punti cruciali di questa nuova era: l'accettazione di Rhaella nei confronti della perdita di suo figlio, l'avvicinamento graduale di Aemond e, finalmente, lo sbocciare di quel sentimento che entrambi soffocavano sotto anni e anni di astio.